Pandemonio GDR - Urban Fantasy -

Posts written by gaeshi

  1. .
    Aloha!
    A costo di essere ripetitiva, per chi c'era allora... Ma mi trasferisco nuovamente in Giappone, questa volta per un periodo più lungo. E quindi in questi mesi sono di corsa per visti, esami di accesso, traslochi, robe robbose che mi occupano il corpo e la mente.
    Ergo, temo di dovermi prendere un'altra pausa dai gdr, perché non sarebbe giusto tenervi in ballo con "Appena riesco posto" T_T

    Shcussate ç_ç
  2. .
    Trisha guardò quella mano che le si posava sulla spalla. Delicata e liscia, calda, con un peso approssimativo che il suo cervello calcolò in automatico, prima di accorgersi che non aveva più un corpo coi sensori di pressione così accurati. Ma la procedura partiva in automatico, il Virus Cappellaio rendeva tutto più caotico e confuso... Ma, per certi piccoli dettagli, lo rendeva più interessante.
    Di umano, Trisha possedeva ben poco. Ora aveva un corpo: quell'esperienza le stava facendo raccogliere dati molto interessanti, che archiviava nella sua memoria.

    Oh, uno specchio! trillò deliziata, quando la Regina propose quella soluzione per trovare Alice e gli altri. Sì, sì, andiamo a guardare negli occhi dell'anima di qualcuno, forza! esultò, affrettandosi poi a seguire la Regina Bianca con passi veloci e saltellanti. Si voltò giusto un attimo verso Malach e Jesper, continuando a proseguire camminando all'indietro con un passo che, in un'altra realtà, era diventato noto come MoonWalk.

    Quanti amici abbiamo? O quanti dovremmo farcene per poterli trovare? chiese con aria seria e compita. Ricordo un Noctis. E una Misato. E poi... Un investigatore su cui nessuno ha investigato.

    Dati incompleti. In attesa di input.
  3. .
    L'ipotesi formulata da Trisha dovette essere cestinata, in favore della richiesta ora ben più esplicita della Regina Bianca.

    Ricerca Vorpal in corso... Eheeh, nulla. Ricerca Bigralacea in corso... Allun, heehe.

    Nonostante il linguaggio differente impostato dal Virus Cappellaio, Trisha capì di non aver capito. O meglio, di non poter aiutare la Regina Bianca, e di conseguenza di non poter progredire nella ricerca di un'uscita da quel mondo alternativo.

    Nemmeno i suoi compagni d'avventura sapevano come fare: la spada del topino era inutile, il leprotto si stava concentrando sui capelli della Regina, e quest'ultima tirò fuori un nuovo nome: Alice.

    Una ricerca nel database produsse lo stesso, vuoto risultato.

    Alice? Intende Alice? Una bambina alta ma un po' bassa, coi capelli biondi quasi neri? esclamò il Cappellaio, sgranando gli occhi e sorridendo, con un'espressione tutta allegra che si fossilizzò un istante sul suo volto... Per poi lasciare il posto ad una molto triste e abbattuta.
    No, non l'abbiamo vista... sospirò, scuotendo il capo. Si rimise poi a posto il cappello, e alzò di nuovo gli occhi verso la regnante.

    I nostri amicicci sono dispersi in questo mondo, con alte probabilità dichiarò con sicurezza, aggiungendo Forse qualcuno di loro ha incontrato Alice. O la spada. O Alice con la spada. O una spada di nome Alice.

    Rise, come se l'idea di una spada con quel nome fosse esilarante, poi con la stessa velocità tornò estremamente seria.

    Avete un modo per viaggiare velocemente in questo regno? Penso che... disse, voltandosi verso Malach e Jesper ...Dovremmo andare a cercare Alice, la spada, gli amici, e anche un senso alle nostre esistenze, se ci avanza un po' di tempo. Ah, e una tazza di the. Per il the c'è sempre tempo!
  4. .
    Scusatemi, non riesco a postare prima della scadenza, cerco di riagganciarmi appena riesco >__<
  5. .
    Il topino si era fatto silenzioso durante il viaggio, ma la cosa non aveva certo scoraggiato Jesper e Trisha. Probabilmente il Cappellaio se n'era accorto, ma aveva dimenticato la cosa un istante dopo.

    Ci sono tante risposte, e tutte giuste... E una giusta risposta è "Entrambi hanno le penne". Dereshishihihihii!

    Aveva riso, con una risata distorta e ghignante, ma nondimeno... Naturale. L'abilità di ridere era inserita tra le tante funzioni umanizzate della robot, sfumata in diversi scopi. Intimidatoria, allegra, civettuola... Il Virus Cappellaio aveva corrotto i file, e dunque la risata era uscita distorta e incomprensibile. Ma allegra, alle orecchie pelose di Jesper sarebbe apparsa di sicuro allegra.

    Cammina cammina, saltella saltella, giunsero infine di fronte al candido edificio, e la padrona di casa si affrettò a venir loro incontro. Tuttavia, non sembrava contenta.

    Scansione facciale in corso... Risultati: ansia, preoccupazione. La Regina è in pena, oppure in piena? Scopriamolo di buona lena!

    Si fermò di fronte alla Regina, e si profuse in un inchino molto profondo, ripiegandosi su se stessa in avanti, con il naso che andò a sfiorare le ginocchia tese.

    Maestà! Vostra Candida Altezza! la salutò, come se si conoscessero da sempre. Allargò le braccia, poi con uno scatto le spostò in modo che il sinistro fosse dietro e il destro in avanti, come un soldatino giocattolo.

    C'era una spada, sì sì, l'umile sottoscritto ne aveva una... Anzi due!! cominciò a spiegare con tono concitato Ma qualcosa me l'ha portata via... Una voce, un'infanzia spiritata spiritante e spiritosa...

    Si voltò verso Jesper, come a chiedere conferma, ma non la attese proseguendo nel suo monologo.

    Era proprio qua! disse indicandosi il braccio destro E l'altra era qua! si contorse un po', a indicarsi il fondoschiena. Ma niente, puff, sparite! Potete fare qualcosa? Tirarle fuori! Erano belle e lucide, zì zì!

    A suo modo, per quello che le era possibile, stava cercando di recuperare il suo aspetto originario.
  6. .
    Trisha sorrise tranquilla quando Noctis dichiarò con enfasi che l'avrebbe difesa dai suoi misteriosi assalitori. Analizzò il tono di voce, lo comparò alle sfumature normalmente percepite nel vampiro, e vi colse quella rabbia di fondo.

    Eseguire azione di empatia numero 15.

    Allungò il braccio, lentamente, e cercò il contatto fisico con la spalla di Noctis per stringerla piano, in un tocco tiepido e rassicurante.

    Ti ringrazio fece a bassa voce Mi auguro che non debba succedere.

    Ascoltò poi il resoconto delle sue avventure, che in un paio di mesi sembravano essere state piuttosto movimentate. Cercò e trovò parametri di corrispondenza con quasi tutti i nomi che l'altro le citò, e si appuntò mentalmente di cercare in seguito cose come gli Antichi, o per l'appunto questo Angelus.

    Quando poi il vampiro le chiese se la sua memoria avesse subito danni, le ci volle qualche secondo per rispondere. Secondi che impiegò a fare un check up completo, a cercare una risposta, e a inviare gli impulsi per scuotere la testa in segno negativo, assumendo un'espressione un po' abbattuta.

    Non ho modo di verificarlo con esattezza. Molti dati sono stati cancellati, ma non riesco a capire se... Erano file di sistema, dati in eccesso o informazioni importanti.

    Sospirò, chiudendo gli occhi qualche istante. Effettuò un aggiornamento e un refresh della pagina, poi tornò a guardare il vampiro negli occhi.

    Ho ancora molti file immagazzinati. Ma se dovessi accorgermi che non ricordo qualcosa o qualcuno...
    Fece una breve pausa, poi compose le labbra in una risatina allegra, aumentando anche il lucore degli occhi.
    ...Spero tu sarai lì per pararmi le spalle con un'improvvisazione sul momento!
  7. .
    A mia discolpa posso dire che non mi aveva segnalato le nuove risposte D:
  8. .
    Il Virus Cappellaio, come lo chiameremo da questo momento, persiste nel mantenere il controllo della situazione. Trisha saltella e cammina, cammina e saltella. Ogni tanto canticchia, per la maggior parte del tempo ignora i suoi compagni di viaggio oppure fischietta. Ad un certo punto, a metà strada circa, se ne esce con un indovinello.

    Perché un corvo somiglia ad una scrivania?

    Ricerca risposta in corso... Trovato 1 file. SISTEMA CORROTTO, RIAVVIARE

    Tuttavia, qualsiasi risposta del Leprotto o del Topo non avrebbero provocato che risate allegre e scanzonate, nel Cappellaio Matto che, instancabile, procede nella sua andatura saltellante.

    Non si sa bene quanto tempo dopo, lo scenario finalmente cambiò. Un immenso, bellissimo, bianchissimo castello si manifestò davanti agli occhi dei tre partecipanti al Tea Party, la più alta dei quali stirò le labbra in un largo sorriso.

    Il Castello Bianco! esclamò con certezza incrollabile, puntando il dito verso l'ovvio edificio È proprio bianco. Ed è un castello! Andiamo! annunciò garrula, cominciando a camminare più veloce. Partirono gli input dedicati alla coda, per farla muovere simulando allegria, ma quella parte del suo corpo era magicamente sparita. Quindi si limitò a correre, verso quel misterioso e candido edificio che tanto li stava chiamando a sé.
  9. .
    CITAZIONE
    Trisha accompagnò H.A.N.S. alla locanda, dove lo affidò alle cure della proprietaria. Lo catalogò come una qualsiasi delle tante persone un po' stralunate che popolano Dilagon City, senza preoccuparsi ulteriormente di lui.
  10. .
    Il Virus Cappellaio, come era stato temporaneamente rinominato in mancanza di dati precisi, faceva permanere un sorriso stolido sulle labbra di Trisha, che a malapena ascoltava i suoi compagni di viaggio ed esplorazione.
    Rise di gusto quando il Jesper-Leprotto la corresse, cercando di evitare lo scontro con la carta, e annuì con decisione facendo ondeggiare i suoi incredibili riccioli rossi.

    Sì beh, anche quello che ha detto lui può essere un'interpretazione della verità, sìsì, tutto è relativo, in fondo!

    Anche il topino rideva, e questo la metteva di buonumore. Nel linguaggio robotico, il buonumore corrispondeva ad una più veloce e pronta elaborazione dei dati. La filastrocca intonata da Jesper raggiunse i suoi circuiti, venne elaborata velocemente, e questo ebbe il potere di farla gongolare.

    Ad est arrivi al bianco in un weekend. Due sentieri. Individuazione del Nord... File corrotti, errore di sistema.

    I suoi tentativi di usare la bussola interna fallirono. Al loro posto, vennero generati altri impulsi, meno logici e probabilmente fallaci.

    Grazie, grazie o prode guardiano. Allora noi andiamo a sinistra! annunciò a voce alta, prima di muoversi saltellando verso il sentiero più a sinistra, per l'appunto.

    L'est è a sinistra, andiamo a sinistra mormorò tra sé e sé, una volta lasciatasi alle spalle la carta-guardiano. Si volse giusto un attimo per controllare se la lepre e il topo la stessero seguendo, ma continuò a saltellare di buona lena, allegra e gioiosa.
  11. .
    Non ascoltò i suoi compagni di delirio. O meglio, il suo cervello recepì le loro voci, ma i file erano talmente manomessi che non venne impostata nessuna reazione a quanto aveva udito. La priorità era continuare a camminare, anzi, a saltellare, lungo quel percorso scelto apparentemente a caso.

    Andiam, andiam, andiamo a castellar! cantava allegra, con una voce maschile abbastanza stridula, almeno per quello che riusciva a sentire lei.

    Proseguirono, ognuno col loro passo, e il paesaggio cambiò solo quando giunsero ad una radura.

    Castello Biancoooo! chiamò a gran voce, avanzando più lentamente Castello Bianco, dove sei?

    Non comparve il castello, ma una carta da gioco. Una carta da gioco animata e armata, ma pur sempre una carta da gioco. Chiese loro chi fossero, e Trisha sfoderò un gran sorriso allegro e fece un passo avanti. Si inchinò quasi fino a sfiorare le proprie ginocchia col naso, poi si rimise dritta sventolando il cappello.

    Buona guardia rubacuori, buongiorno buon pomeriggio o buonanotte, a vostra scelta!

    Allargò le braccia per indicare la Lepre e il Ghiro assieme a lei.

    Sono il Robotico Cappellaio Diversamente Sano, e loro i miei compagni di merende. Cerchiamo il Castello Bianco che si è nascosto da qualche parte per farci uno scherzone!

    Rise, una risata acuta che la scosse tutta, facendola saltellare.

    Puntereste la vostra picca verso il Castello? Che noi siamo allergici alle punte, sìsì, a me fanno starnutire un sacco, e non un sacco di patate, che almeno ci mangeremmo un po'!

    Gli occhi rimasero spiritati e accesi tutto il tempo, parendo deliziati da quella visione cartacea dell'Asso di Cuori.
  12. .
    Tutto fu rapido, incredibilmente rapido. Il tempo di un aggiornamento della scena, e Trisha si trovava seduta, diversa, modificata. Impallata, a giudicare da quei due input ricorrenti nella sua testa.

    Analisi della situazione in corso... Castello Bianco. Script ricorrente. Castello Bianco. Mano dita tatto castello bianco, la coda è al castello bianco.

    Si guardò prima di tutto quel corpo, così diverso da quello con cui era stata attivata. Niente coda, due mani, nessuna lama. Capelli, anche quelli diversi. Le funzioni interne erano ostacolate, ma non danneggiate; se si escludeva quello script ricorrente, riusciva comunque a muoversi, cosa decisamente fondamentale per un robot governato da impulsi elettromagnetici.

    Spostò lo sguardo sugli altri personaggi lì presenti. Un coniglio, decisamente anomalo, i cui occhi verdi tradivano l'identità.

    Jesper?

    Chiese, aggiungendo subito dopo con tono ilare e concitato.

    Al Castello bianco ti diranno che sei carino e batuffoloso! Ma sei sempre Jesper, così come io sono Trisha, così come nessuno di noi è chi è in realtà!

    E rise, una risata trillante a cui accompagnò il suo gesto di raddrizzamento di tutto il corpo. Si alzò in piedi, insomma, e continuò a guardarsi attorno.

    Anche tu sei carino e batuffolino, ma al Castello Bianco ti diranno di dormire, dormire sìsì!

    Script ricorrente. Castello bianco, castello bianco. Strade. Andiamo al Castello Bianco

    Andiamo al Castello Bianco! esclamò, dando voce ad uno di quei pensieri sconnessi. Puntò il dito verso la strada alle sue spalle, piroettò su se stessa, e trillò ancora.

    Andiamo, andiamo! Al Castello Bianco!

    Con passo allegro, saltellante quasi, cominciò a muoversi rapidamente verso quel sentiero.

    Prendo la strada dietro il Cappellaio
  13. .
    I suoi sensori non rivelarono nulla di attivo, per il momento. Continuava a guardarsi attorno lentamente, per non rischiare di perdere nessun dettaglio, ma ben presto quella pratica divenne inutile: la luce si accese, e un istante dopo la voce di una bambina li invitò alla fase successiva del gioco.

    Voce sconosciuta. Ipotesi: femmina, umana, età compresa tra i sette e i dieci anni.

    Trisha non riuscì a percepire alcun sistema di convogliamento della voce. Cercò ancora, ma il tipico ronzio degli apparecchi elettrici come poteva essere un altoparlante sembrava sfuggire alle sue percezioni.

    Correzione ipotesi: non umana. Dato superfluo per il momento, attendere.

    Decise che non sarebbe stato produttivo comunicare quel dettaglio ai suoi compagni di festa, per così dire, anche perché la ragazzina, o qualunque cosa fosse, li aveva appena invitati a varcare una di quelle porte. Alla robot apparvero assolutamente uguali, a parte il nome. Nessun segno distintivo che potesse farla propendere per una o per l'altra.

    Angelus, la persona che non riusciva a ricordare, pareva comunque a proprio agio. Fu il primo ad entrare, scegliendo la porta numero sette. Dopo di lui, parlò Kate, mettendo a nudo un suo pensiero apparentemente preoccupato.

    Non è una bambina. Quantomeno, non umana informò i presenti con voce tranquilla, dato che si era improvvisamente manifestata la possibilità di rendersi utili La sua voce non è uscita da nessun altoparlante o altro mezzo fisico... Quindi aspettiamoci di tutto concluse allegramente, avanzando verso la fila di porte.

    Calcolo: random-(6;7). Risultato ottenuto: 2.

    Scegliendo assolutamente a caso, decise quindi di aprire la porta numero due. Esattamente come Angelus e Kate prima di lei, imitò l'atteggiamento prudente di chi apre e poi guarda, analizza, non si butta all'interno della stanza nuova senza prima aver estrapolato tutti i dati possibili.

    Porta numero 2
  14. .
    Misato la riconobbe, le venne incontro subito. Trisha mantenne il sorriso e girò appena la testa per seguire i movimenti della ragazza, che aveva preso a girarle attorno quasi euforica.

    Calcolo prospettive in corso...

    Stava analizzando le possibili reazioni che Misato poteva avere, quando si avverò la terza da lei immaginata. O meglio, Trisha aveva previsto una base, non poteva certo formulare un tale entusiasmo da parte della guerriera.

    Ehi... Ciao sorrise, ricambiando la stretta con il braccio sinistro Rompermi? Ma che dici? esclamò ancora con espressione allegra, e una leggera risata sulle labbra. Cercò di trattenere la ragazza un po' più a lungo contro di sé, per provare a sussurrarle un messaggio.

    Misato, per favore, non svelare la mia natura se non ce n'è bisogno

    Presenza di mercenari e creature dall'alto potenziale combattivo. Livello di ostilità: ignoto. Limitare la dispersione di informazioni.

    Quando Jesper la salutò, lei sorrise di rimando. Amichevole e gentile, ma nella sua testa fervevano le attività cibernetiche per recuperare i dati sul rosso.

    File corrotti, decrittazione... Chiave inserita: Mala. Match riuscito. Decrittazione... Ripristinato: nome.

    Ciao, Jesper fu tutto quello che riuscì a produrre. La memoria si era danneggiata, avrebbe dovuto reinserire i dati sul Rosso man mano che li assimilava.

    L'idea del gruppo era quella di entrare, e lei si accodò di buona grazia. La stanza, lo notò subito, era piccola e vuota, ad eccezione dei presenti. E nessuno pareva aspettarselo, a giudicare dalle reazioni.

    Ricerca segnali radio in corso... Ricerca telecamere o altri sistemi di sorveglianza in corso... Attivare parametri "Sensi", modalità Analisi.

    CITAZIONE
    - Rilevamento Segnali Radio: l'automa è in grado di percepire se ci sono segnali radio in un raggio di 10 metri, e nel caso individuarli ed ascoltarli.
    - Spia: l'automa è in grado di sentire, vedere e registrare ogni cosa nel raggio di 100 metri. Egli è in grado di sentire nitidamente anche oltre le pareti. Ogni parete riduce il raggio d'effetto di 10 metri.

    Non poteva percepire la presenza di Alyssa, ma avrebbe fatto del suo meglio per comprendere se ci fosse altro, in quella stanza. O altre stanze, magari nascoste da qualche congegno. Per questo mosse gli occhi attentamente in ogni angolo, le pupille dilatate per cogliere più dettagli possibili.
  15. .
    CITAZIONE (Kayth @ 16/3/2015, 22:49) 
    Amo tutto ciò che concerne le lingue (infatti frequento un corso per mediatori linguistici con il trinomio inglese-tedesco-giapponese),

    Salve collega, è un piacere sapere di non essere la sola ad aver scelto una triade infame. Io ho il russo al posto del tedesco, ma più o meno dovremmo essere lì come livello di disagio.

    E bentornato, anche se mi sa che sei subentrato quando me ne sono andata io... Quindi boh, こんにちは e tutti sono contenti =D
449 replies since 22/7/2008
.