Un'insegna nel nulla

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Drizzt 89
     
    .

    User deleted


    Ma dove cazzo ero finito?
    Possibile che mi fossi perso? Beh quella città era dannatamente grande e quando si segue una pista senza avere praticamente nessuna informazione direi che il trovarsi a vagare in una zona del tutto sconosciuta sia praticamente all'ordine del giorno. Camminavo in mezzo alla strada, intorno a me soltanto qualche casa e... e cos'altro? Mi sembrava di essere finito in mezzo al dannato nulla! Quella città era pazzesca... un attimo prima ti trovi a navigare in un mucchio di gente che cammina per le strade tra palazzi e grattacieli e un attimo dopo finisci a vagare lungo una strada collocata in mezzo al niente e costellata solo da qualche edificio adibito ad abitazione di qualche genere.
    Mi fermai un attimo e mi guardai intorno cercando di usare il mio senso dell'orientamento per capire dove fossi finito. Foxy si sedette vicino alla mia gamba e si mise a guardarsi intorno mentre la luce dei lampioni sembrava combattere con l'oscurità della sera che pareva volesse inghiottire interamente quella zona periferica della città. Perché era ovvio che mi trovassi in periferia, poco ma sicuro! Ero il più lontano possibile dal centro della città, probabilmente seguendo la strada che avevo percorso fino a quel momento mi sarei ritrovato nella piana desertica e sconfinata che avevo percorso per un piccolo tratto insieme a Lorn per raggiungere l'osservatorio diroccato dei Lesòmanti. Ed era possibile che mi trovassi a Sud... poco prima avevo attraversato un quartiere che sapevo di sicuro trovarsi nella zona Sud della città, era quindi altamente probabile che mi trovassi nei paraggi del porto! Merda, Nicholas non mi aveva mai parlato dei quartieri così periferici della città, mi sentivo un pesce fuor d'acqua!
    Beh, di sicuro non potevo continuare ad andare avanti o mi sarei trovato veramente a vagare nel bel mezzo del deserto che circondava la città! Dovevo tornare indietro, verso la civiltà, verso la vita! Avevo bisogno di chiedere informazioni! Facendo un cenno con la mano a Foxy, mi rimisi a camminare guardandomi intorno: non c'era neanche un'anima viva in giro! Prima o poi mi sarei informato riguardo la densità di popolazione delle varie zone di Dilagon City!
    Camminai ancora per qualche minuto poi qualcosa attirò la mia attenzione. Era un'insegna luminosa quella che vedevo più avanti affacciarsi sulla strada? Sì, sembrava quelle insegne che si vedono fuori dai locali americani, quelle con le scritte a Led illuminate... peccato che per metà le scritte di quell'insegna fossero spente e, avvicinandomi, fui in grado di leggere la scritta "ub" in un angolo dell'insegna, chiara conclusione della parola che identifica il luogo come un Pub. Avvicinandomi vidi dalla porta d'ingresso fuoriuscire degli spiragli di luce, segno che il locale era aperto! Forse tutti gli abitanti di quel quartiere si trovavano in quel luogo! Beh sì, anche io avrei preferito chiudermi in un bar piuttosto che vagare per le vie della città!
    Appoggiai la mano sulla porta e spinsi in avanti entrando nella luce e nel tepore del locale, mi aspettavo di sentire il parlottio delle persone, il tintinnare dei bicchieri di vetro e delle bottiglie, il ruminare di qualche avventore che mangiava qualche nocciolina... l'unica cosa che mi accolse fu il silenzio. E insieme a lui una decina di persone distese a terra, immobili, perfettamente immobili, molto probabilmente morte.
    Ecco, sempre così andava a finire! Possibile che non potessi neanche entrare in un fottuto bar a chiedere informazioni senza che ci scappasse il morto?

    "Oh per l'amor di Dio..." sospirai coprendomi il volto con una mano "E adesso a chi chiedo informazioni? A dei fottuti cadaveri?"

    Sbuffando scocciato mi voltai e feci per lasciare il locale ma, improvvisamente, qualcosa mi bloccò. Oh sì, lo conoscevo bene quel qualcosa! Si chiamava curiosità e dovevo ringraziare lei per ogni casino in cui mi ero ficcato a partire dall'età di tre anni e mezzo. Eppure ancora le davo ascolto! Però in quel momento dovetti ammettere che anche io ero piuttosto vulnerabili agli stimoli della mia curiosità: c'erano dieci persone inspiegabilmente morte all'interno di un malandato locale in una delle zone più periferiche della città! Avanti, il mio spirito da Hercule Poirot non poteva tirarsi indietro!
    E se seguendo la mia curiosità su quei dieci morti fossi anche riuscito a trarne un guadagno... beh, sarebbe stato fantastico!
     
    Top
    .
  2. Amarth
     
    .

    User deleted


    Narrato - Pensato - Parlato


    Se c'era una cosa che Christine odiava erano gli incontri nei posti assurdi ad orari assurdi per cose assurde.
    Quello sarebbe dovuto essere uno di quei giorni.

    I raggi solari si stancarono presto di fare compagnia alla giovane sbarbatella e lei si stancò presto di aspettare.

    " Odio questo dannato posto! Sempre la stessa storia quel buono a nulla! Mi seguono, di qua di là! Ma vaffanculo! "

    Smorzò l'irritazione fra i denti, scimmiottando ad alta voce qualcuno d'imprecisato.
    Ma dopotutto chi poteva darle torto?
    La zona di Roads ha sempre fatto vomitare. Un posto sperduto per anime poetiche o strafatte di peyote. In ogni caso ottima per fare qualche affaruccio illecito lontano da occhi indescreti.

    Sbuffò profondamente gonfiando le guance come un rospo gigante, infilò le mani nella tasca della giacchetta di pelle e s'incamminò quasi stizzita in direzione della civiltà.

    " Magari lo incrocio 'sto stronzo...mierda, devo comprarmi un telefonino."

    A scompigliarle i capelli scuri un leggero venticello, quasi fastidioso tanto quanto un ritmico cigolio non troppo lontano di un mucchio di lamiere e schifezze varie.

    " I'm sitting in the middle of nowhereeee..."


    Intonò sottovoce una canzone molto appropriata alla situazione, sebbene non fosse seduta, ma stesse camminando.
    I suoi passi, la melodia e quel dannato cigolio per una volta ruppero il silenzio di quel posto dimenticato da Dio.
    Tuttavia una nota stonata colpì l'attenzione della mezzo messicana.
    Un'insegna sgangherata degna dei peggiori motel della Route 66.

    "Cazzo, sono a Lullaby!"

    Abbozzò un sorrisetto, deviando leggermente l'andatura verso l'oggetto della sua curiosità.
    Arrivata di fronte si fermò osservando il luogo non troppo convinta, storcendo più volte le labbra ed il naso, analizzandone ogni angolo con minuzia, per quanto la poca luce permettesse.

    " Magari s'è fermato qui a bere. Sai che novità!"

    Rassegnata decise di entrare dentro, ma ciò che trovò non fu esattamente l'allegria dei postacci di Jillgon, ma una funerea festicciola di corpi stramazzati al suolo.
    Saltò all'indietro come un canguro, strabuzzando gli occhi.

    " Madre de Dios! Ma che ca..."


    La fine della poetica affermazione fu bloccata alla vista dell'unico essere vivente che non notò subito entrando.

    " Che cazzo hai fatto?! "

    Avrebbe potuto forargli un timpano da quanto acuto e stranito fu il tono. Di riflesso mise le mano sul manico del pugnale destro che penzolava dal fianco dentro la fondina. Ne aveva un altro sul lato sinistro, ma non lo sfiorò, preferendo usare quella mano per indicare l'animaletto della'arcanista.

    " Ma quella è una volpe!?"


    Alternò lo sguardo fra il biondino, l'animale ed i cadaveri, limitandosi a stringere il manico dell'arma in attesa di risposte più che di un qualche attacco da parte loro.

    Quello sì che fu un incontro assurdo, in un posto assurdo ed in un orario assurdo.
    Mancava ancora da vedere se anche il motivo lo fosse.
    In ogni caso, l'avrebbe odiato.

     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    14,410

    Status
    Dead
    Nonostante l'ora del pomeriggio non fosse così tarda, il cielo si era già colorato di rosso, dipingendo con i suoi riflessi tutto il paesaggio di quel quartiere, freddo e sicuramente poco frequentato. Sembrava di essere in un posto sperduto, difficile immaginare che alle spalle di tutto ciò sorgesse una delle città più grandi del mondo. L'unico rifugio per i malcapitati passanti era qualche locale, uno di questi consisteva in una struttura isolata, dalle forme squadrate e rettangolare, senza nemmeno un tetto spiovente. Tutto ciò che l'insegna lasciava intuire era che fosse molto vecchia, e che sicuramente i proprietari non avevano bisogno di curarsene, visto che forse gli unici avventori di quel luogo erano soliti clienti, quasi come ci si trovasse in una stazione di servizio di un qualche paesino sperduto ai confini del deserto.
    Ciò che si trovava all'interno di quel locale però, non aveva sicuramente nulla di prevedibile. Una decina circa di persone senza vita. Il locale aveva in totale quattro tavoli, due a sinistra e due a destra, separate da delle panche di legno. In fondo poi vi era il bancone con vari sgabelli. Il tutto era abbastanza piccolo, roba da poco.
    Due individui, un uomo e una donna poco sopra la trentina, erano accasciati su un tavolo a destra, seduti come se fossero svenuti mentre mangiavano, ma ora con la faccia immersa negli hamburger a patatine ancora nel loro piatto. Ad un tavolo a sinistra invece la stessa scena riguardava una famigliola, padre e madre forse cinquantenni, un adolescente che doveva essere caduto dalla panca, e che ora era disteso per terra, ed una bambina di una decina d'anni, con la testa appoggiata allo schienale e gli occhi chiusi, quasi come se dormisse. Al bancone un solo individuo aveva resistito nel rimanere seduto, accasciato in avanti oltre il banco. Altri tre invece erano caduti all'indietro, con la schiena per terra, e se ne stavano distesi, inermi. Dietro il bancone vi era un altro uomo, probabilmente doveva essere il barista e forse proprietario del posto, anche lui sulla cinquantina. I volti di quei corpi erano molto pallidi, ma non sembravano esserci ferite, né tracce di sangue. Nel locale non si respirava nemmeno odore di morte, forse perché, qualsiasi cosa fosse accaduta, era accaduta da poco.
    Le birre sul bancone erano state consumate per metà, e così anche i pasti ai tavoli non sembravano essere stati completati. Un'analisi più accurata avrebbe anche rivelato che erano ancora caldi...
    Dietro al bancone, all'estrema sinistra, vi era una porta a soffietto che probabilmente dava alle cucine.
     
    Top
    .
  4. Drizzt 89
     
    .

    User deleted


    Oh cazzo! Ci mancava pure una tizia isterica che entra nel bar e mi accusa senza avere prove in mano! Ah beh, facile lanciare accuse così! Se veramente i casi di omicidio di massa fossero così semplici, la giustizia avrebbe tempi di attesa molto meno ristretti!

    "Ehi ehi, non saltare a conclusioni errate, tu!" dissi rivolto alla donna che aveva parlato con uno strano accento che non fui in grado di identificare subito "Non ho ammazzato io questa gente! Quando sono entrato era già tutti così!"

    Senza badare più molto alla tizia che era entrata nel locale, mi chinai su uno dei cadaveri più vicini a me e toccai leggermente il polso... niente, era ovviamente morto, anche se a sentire bene il corpo sembrava ancora tiepido. Dovevano essere morti da poco, quindi... interessante!
    Rialzandomi tornai a guardarmi intorno facendo bene attenzione ai particolari che potevano essermi sfuggiti durante la prima analisi dell'ambiente. A giudicare da quello che potevo vedere, l'ipotesi più probabile per spiegare quella carneficina era che il cibo e le bevande fossero avvelenate, doveva essere stato un veleno veramente potente per causare quelle morti così evidentemente improvvise.

    "Che cosa sei venuta a fare qui?" chiesi lanciando un'occhiata diretta alla donna "Beh, non me ne frega niente a dire il vero... in ogni caso, già che sei qui, aiutami a capire che cazzo è successo!"

    Le feci cenno di seguirmi e mi avvicinai al bancone osservando la porta collocata dietro di esso. Qualunque cosa ci fosse stata nel cibo di quella gente, di sicuro era arrivata dalla cucina! Per un attimo mi fermai a chiedermi ancora per quale motivo non avessi ancora imboccato la porta e non fossi tornare in strada per riprendere a vagare in quel nulla! Forse perché, tutto sommato, non avevo niente di meglio da fare! Tra vagare nel nulla e giocare al detective insieme ad una manciata di cadaveri, cazzo, era decisamente molto meglio la seconda possibilità!
    Sbuffando feci cenno a Foxy di aspettarmi lì vicino al bancone, poi lo scavalcai rapidamente e mi avvicinai alla porta a soffietto che, probabilmente, mi avrebbe condotto alle cucine.

    "Diamo un'occhiata dentro" dissi al mio Watson personale con un mezzo sorriso "Prima le signore, no? Dopo di te!"

    Feci un ironico inchino e mi accostai alla porta della cucina per entrare subito dopo la donna. Ero stato veramente maleducato, pensandoci bene! Non ci eravamo neanche presentati!
    Bah... dopo ci sarebbe stato tutto il tempo, se si fosse rivelata disponibile le avrei anche offerto da bere magari!
    Ma in quel momento ero immerso nel mio gioco! Cazzo, che eccitazione! In Inghilterra cose del genere le avrei potute vivere solo durante un film!
    Sì, stavo iniziando ad adorare Dilagon City!
     
    Top
    .
  5. Amarth
     
    .

    User deleted


    Narrato - Pensato - Parlato


    Il biondino le rispose senza mezze misure ed in effetti, se fosse stato lui, sarebbe stato veramente un esecutore perfetto, preciso e pulito fin troppo.
    Chinò di lato il capo mugugnando, prestando attenzione ai gesti del nuovo compagno di sventure, in un riflessivo e traumatizzato silenzio, ignorando le sue domande.

    " Questa è opera del demonio direbbe la nonna! Però...mmm..mai visto nulla di simile, senza sangue. "


    Cercò di darsi una calmata, per quanto fosse possibile in una situazione del genere e mollò la presa dal coltello, accendendosi una sigaretta.
    Aspirò profondamente per poi rilasciare il fumo in un gesto liberatorio, come se potesse spazzare via quell'orrore.

    Si mosse cauta verso il bancone facendo tappa nei punti salienti, controllando di sfuggita l'improvvisato Sherlock di tanto in tanto, ma non osando toccare nulla. Sì limitò ad ossevare trattenendo il fiato, senza una ragione precisa, ogni qual volta si avvicinava troppo, almeno secondo il suo istinto di sopravvivenza.

    Una volta nei pressi del bancone, di fianco a Foxy, si decise a spiccicare parola.

    " Va bene. Comunque questo è qualcuno che ci sa fare. " Gettò fuori il fumo dalle narici come un drago incazzato, anche se l'espressione tradì una certa preoccupazione.

    " Dalle mie parti la gente ti fa schizzare il sangue dalla testa e ci tiene anche a farsi notare. Ma questo...questa è roba da gente seria, da criminali in cravatta."

    Proseguì seria, senza nessun accento particolare che lasciasse intendere provenienze straniere o capacità bilinguistiche.
    Da buona Dilagoniana dei bassifondi, però, lasciò intendere che la situazione non poteva altro che peggiorare.

    Scavalcò il bancone affiancandosi al gentiluomo, donandogli un sorrisetto beffardo con tanto di sguardatina affilata. Con un gesto plateale gettò il mozzicone della cicca a terra, spiaccicandolo ben bene al suolo con l'anfibio consumato.

    " Spero tu sia armato gringo! Apri la porta ed io..."

    Non finì la frase. Si limitò a sfilare una pistolona da sotto la giacca di pelle ed imitare un Boom con le labbra, togliendo la sicura dall'arma.
    Sorrise fra sè e sè, per farsi coraggio.

    " La Mala si mette nei guai ancora una volta."

    Nemmeno lei si preoccupò delle presentazioni, troppo concentrata a trovare un modo per riportare le chiappe a Jillgon.
    Avrebbe potuto subito, se solo non fosse stata curiosa tanto quanto Justin.

     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    14,410

    Status
    Dead
    L'aria tesa di quel luogo silenzioso fu spezzata dalle loro parole, e dalle rapide boccate che Chris aveva dato alla sua sigaretta, spenta poco prima di avvicinarsi alla porta della cucina.
    Una volta scavalcato il bancone fu meglio visibile il corpo del barista, disteso ed esanime come tutti gli altri. Da dove si trovavano riuscivano già ad intravedere una parte della cucina oltre la porta a soffietto. Sembrava un'ambiente piuttosto piccolo, dalle pareti bianche e sporche. Al centro vi erano i fornelli, su un ripiano di cemento, mentre sopra penzolavano vari mestoli e pentole. La porta a soffietto fece appena un po' di rumore, ma ci volle poco a capire che lì non c'era nessuno. Bastò affacciarsi, fare un passo, e si poteva praticamente avere una visione completa della stanza. Non c'era nessuno. I fornelli erano spenti, ma dovevano essere stati accesi fino a poco prima. Varie pentole e alcuni piatti erano accatastati in un lavandino, altri erano sul piano cottura, probabilmente pronti all'uso. Una piccola finestra quadrata, in cui a malapena ci sarebbe passato un gatto, era in un angolo in alto a sinistra, quasi a tre metri di altezza.
    I loro occhi erano fermi su quei particolari, nel tentativo di trarne quante più informazioni possibili, quando improvvisamente un rumore proveniente dalla sala attirò la loro attenzione. La porta d'ingresso. Era stato il rumore della porta dalla quale erano entrati anche loro poco prima, il rumore di quando viene chiusa rapidamente. Tornando nel locale però, sembrava proprio che lì non fosse entrato nessuno. La stanza non aveva particolari luoghi in cui potersi nascondere tanto facilmente, e se qualcuno fosse entrato, a meno che non fosse stato invisibile, l'avrebbero sicuramente notato perché si erano voltati di scatto.
    Un'importante particolare però avrebbe potuto aiutare i due a capire cosa fosse successo. Justin sarebbe stato il primo a notarlo, ma sicuramente Christine ci avrebbe messo poco tempo in più. L'uomo su cui l'eretico si era chinato a controllare i segni vitali, quello disteso con la schiena per terra, vicino al bancone, era sparito.
     
    Top
    .
  7. Drizzt 89
     
    .

    User deleted


    Ehi, aveva il ferro la ragazza! Proprio quella che si dice una ragazza pericolosa, eh? Lanciai uno sguardo ammirato alla pistola che la donna aveva estratto da una qualche parte della sua giacca, poi attesi che lei facesse il suo ingresso nella cucina prima di seguirla. A prima vista in quel nuovo ambiente non c'era nulla di insolito: nessun cadavere, niente sangue, non che nell'altra stanza ce ne fosse, nessun particolare oggetto messo in disordine... niente che lasciasse supporre che nella stanza a fianco ci fosse una dozzina di cadaveri freschi. Sbuffando mi avvicinai al piano di lavoro e sbirciai dentro una delle pentole che stavano poggiate su uno dei fornelli spenti.

    "Oh, stavano cucinando dei gamberetti! Adoro questa roba!" commentai fermandomi qualche attimo a guardare il contenuto del tegame.

    Per un attimo ebbi anche l'idea di assaggiare un gamberetto, poi ricordai che la teoria più plausibile per spiegare quelle morti era che il loro cibo fosse stato avvelenato... e, cazzo, quei gamberetti dall'aria così deliziosa erano il loro cibo! Ecco, se mi fossi trovato in un romanzo o in un telefilm avrei preso un campione di quella roba e l'avrei mandata in laboratorio per farla analizzare... merda, era tutto più facile in televisione!

    "Beh, qui non c'è niente... comunque mi chiamo Justin, la volpe si chiama Foxy. Posso sapere il tuo nome?"

    Avevo evitato di prendere a schiaffi quella donna quando si era messa a fumare semplicemente perché mi sembrava scortese prendere a schiaffi una donna fin dal primo appuntamento... e poi aveva spento quel fottuto veleno prima di avvicinarsi troppo a me, ma mi sarei trovato costretto a farle capire con le maniere forti che fumare vicino a me non faceva per nulla bene alla sua fottuta salute! Voleva incancrenirsi i polmoni fino a morire a quarant'anni con tumori e difficoltà respiratorie? Liberissima di farlo, ma l'avrebbe fatto lontana da me o, per Dio, non ci sarebbe mai arrivata alla veneranda età di quarant'anni, cazzo!
    In quel momento percepii qualcosa, qualcosa che pareva essere un rumore, un inconfondibile rumore che avevo percepito quando avevo spinto in avanti la porta d'ingresso del locale per entrare in quel luogo di carneficina. Qualcuno aveva aperto la porta del pub, o per entrare o per uscire.
    Non dissi nulla, ero sicuro che anche la donna aveva sentito quel rumore, dopotutto il fumo non causava nessun problema all'apparato uditivo e non avevo alcun motivo di pensare che lei fosse sorda. Uscii rapidamente dalla cucina e, con un rapido salto, fui ancora dall'altra parte del bancone osservando la stanza... non c'era nessuno e, guardando l'arredamento, ero sicuro al cento per cento che non ci fossero dei nascondigli dove un qualcuno che aveva varcato quella porta da pochi secondi potesse essersi nascosto così bene da risultare invisibile ai miei occhi. La soluzione era quindi semplice: la porta era stata aperta per permettere a qualcuno di uscire ma sembrava altrettanto impossibile che un cadavere avesse deciso di alzarsi e andarsi a fare un giro nella...
    No, neanche poi tanto, pensandoci bene. Abbassai gli occhi e perlustrai in pochi secondi il pavimento contando i cadaveri. Merda... ne mancava uno! Un fottuto cadavere mancava all'appello, e non un cadavere qualsiasi, mancava proprio quello che avevo controllato pochi attimi prima! E non c'era polso, non c'era battito! Possibile che non fossi neanche in grado di capire se qualcuno era vivo o morto? Beh ma mi trovavo a Dilagon City, cazzo! In quei pochi giorni di permanenza in città avevo conosciuto più morti deambulanti che persone vive! Pensandoci bene, quel tizio che avevo controllato poteva sia essere morto sia essersi alzato ed essersene andato tranquillamente!

    "E' uscito!" dissi muovendomi rapidamente per raggiungere la porta d'ingresso del locale "Muoviti, chi cerchiamo è uscito in strada da pochi secondi, possiamo ancora prenderlo!"

    Attraversai le porte d'ingresso con il consueto cigolio che avevo già udito per quattro volte ormai in pochi minuti, Foxy mi seguì rapidamente e in quel momento non mi curai molto di quello che la dannata fumatrice avrebbe fatto. Una volta tornato in strada mi sarei guardato rapidamente intorno cercando con gli occhi e con il mio fine udito segni o indizi che potessero portarmi verso un qualcuno che stava camminando o correndo per allontanarsi da quel locale.
     
    Top
    .
  8. Amarth
     
    .

    User deleted


    Narrato - Pensato - Parlato


    Fece qualche passo vicino al soffietto e subito si accorse che l'entrata alla Rambo non sarebbe stata necessaria e per fortuna sua, visto che con le pistole non è che avesse poi tutta questa dimestichezza.
    Preferiva di gran lunga suonarle di santa ragione con le mani o con oggetti fortuiti, perchè c'era più soddisfazione, più onore.
    Ma si sa, le pippe mentali hanno poco valore quando si tratta di sopravvivere in certi posti dei quartieri vecchi e possedere un'arma da fuoco fa parte del manuale d'ordinanza per tutti i reietti Dilagoniani e Chris non faceva eccezione.

    Con la mano libera scostò comunque con cautela la porta, frapponendo la canna della Glock fra lei e la cucina.
    Nulla di nulla.
    La morte sembrò pervadere anche quell'angolo di cottura poco speciale.

    Lasciò sfilare Justin all'interno, libero di curiosare e gironzolare.
    Dopotutto l'inglese le parve più suo agio nelle vesti di detective in confronto lei, più incline a tenere la situazione sotto controllo per evitare situazioni spiacevoli.
    Quella sera decise che la sua veste sarebbe stata "il palo", sperando che non dovesse servire anche un pilota per una rocambolesca fuga.

    " Piacere, Mala."

    Rispose con naturalezza facendo pochi passi in direzione dei piatti sporchi, tenendo la pistola lungo i fianchi come se fosse una borsetta.
    Tuttavia i nervi, le orecchie ed ogni parte del suo corpo era pronta a schizzare come una molla.

    " Foxy. Originale il ragazzo, eheh."

    Non nascose un debole sorriso, volgendo lo sguardo a studiare la finestrella.
    Troppo piccola anche per quella volpe.
    Continuò ad osservare le minuziose analisi dell'arcanista fino a quando il rumore improvviso della porta d'ingresso ruppe la monotonia.
    Rizzò il capo e poi si voltò si scatto verso il soffietto puntando la pistola con un leggero tremolio della mano mentre l'eretico era già uscito.
    Prese un lungo respiro. Doveva calmarsi.

    Pochi secondi ed uscì anche lei, trovando Justin un pezzo avanti.

    " Uscito chi?"


    Rispose scavalcando il bancone, non capendo chi si riferisse.
    Vedendo il biondino così lanciato non prestò molta attenzione ai dettagli, affrettandosi a raggiungerlo per non rimaner da sola la dentro, scattando come un fulmine.

    " Aspetta cazzo!"

    Ringhiò alle sue spalle, guardando in tutte le direzioni senza capire bene che cosa avesse visto o sentito in più rispetto a lei per essere così sicuro che ci fosse un qualcuno da qualche parte, ma soprattutto che fosse uscito e non entrato.
    Si accertò di aver ben salda l'arma e che i pugnali fossero al loro posto sui fianchi e mosse qualche passo verso la strada, puntando lo Glock per sicurezza.

    L'essenziale ovviamente le fu chiaro, non erano soli.






     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    14,410

    Status
    Dead
    Rapidamente, prima Justin poi Chris, furono fuori dal piccolo locale, immersi nuovamente nella cupa e fredda periferia cittadina. Il panorama era abbastanza desolante, non fu difficile dunque intravedere i movimenti che cercavano. Verso destra, una sagoma stava correndo via, infilandosi poi subito dopo in un vicolo. L'assenza di edifici grandi o comunque di costruzioni sparse rendeva facile riuscire a mantenere il contatto visivo. Far perdere le proprie tracce in quel quartiere era sicuramente difficile. Se si fossero messi a correre, Justin e Chris sarebbero riusciti a tenere il passo del misterioso individuo, che dal canto suo non sembrava avere intenzione di rallentare. La strada non offriva molti nascondigli, poi l'individuo cambiò direzione, fiondandosi verso quella che sembrava una vecchia cava, o un cantiere abbandonato da un po'. Era in pratica un'enorme fossa, con vari macchinari da lavoro e materiali edili di vario tipo. Accedervi significava saltare da una ripida, seppur profonda appena tre o quattro metri, parete di terriccio, che il fuggitivo nella fretta discese facendo franare la terra sotto i suoi piedi e cadendo di peso. La sua intenzione sembrava attraversare la zona cercando lì un nascondiglio, o solo provando a rallentare così gli inseguitori, o a farli desistere.
     
    Top
    .
  10. Drizzt 89
     
    .

    User deleted


    Quel tizio non aveva battito ma correva abbastanza veloce per essere morto stecchito! Bella roba, cazzo, un non morto me l'aveva fatta bellamente da sotto il naso... era la tecnica più comune tra gli assassini quella di nascondersi proprio sulla scena del crimine ma, avanti, chi cazzo avrebbe potuto pensare che l'assassino si era camuffato così bene da sembrare così fottutamente morto?

    "Quel tizio a terra vicino al bancone, quello a cui ho controllato il polso..." tentavo di parlare in modo comprensibile malgrado la corsa che stavo mantenendo per non perdere il fuggitivo mi stava togliendo il fiato sempre più ad ogni passo "Quando siamo tornati dalla cucina era sparito, dev'essere stato lui ad aprire la porta ed è lui che stiamo inseguendo!"

    Mentre correvo a perdifiato tra le rade abitazioni del quartiere, ancora mi giunse da un luogo recondito la domanda che mi ero posto già un paio di volte in precedenza: bene, un possibile non morto stava scappando da noi dopo aver, ipoteticamente, ucciso una dozzina di persone... e a me che cazzo me ne poteva fregare? Probabilmente una giornata tipo a Dilagon City faceva da teatro a, in media, poco più di una trentina di massacri messi in atto da gente non del tutto normale o non del tutto in vita, quindi ancora non riuscivo a capire perché stavo eseguendo l'attività che più odiavo al mondo fuori al freddo e al buio insieme ad una tizia di cui sapevo appena il nome. Cazzo, il mio cervello doveva avere qualcosa che non funzionava del tutto... trovavo addirittura eccitante quella situazione! Mi sentivo quasi in un film d'azione, mi sarei potuto mettere a cantarmi da solo una colonna sonora se solo tutto quel correre non avesse drenato tutto il mio ossigeno fuori dai polmoni... ma mi ripromisi di farlo quando si sarebbe presentata un'occasione più propizia!
    Tutta quell'attività fisica e ancora il misterioso fuggitivo era lontano da noi, sempre a vista, ma sempre troppo lontano per poter sperare di terminare quell'inseguimento prima che mi venisse un infarto fulminante. Alla fine arrivammo vicino a quello che sembrava un cantiere di qualche genere e quello stronzo si buttò a capofitto giù per la ripida parete di una depressione probabilmente artificiale che lo portò a ruzzolare più sotto di noi di qualche metro.

    "Tu che sei molto pratica di armi da fuoco" dissi alla mia compagna indicando la sagoma del bastardo che stava tornando a scappare "Centra le gambe di quel bastardo e mettiamo fine alla sua maratona notturna!"

    Qualunque cosa avesse fatto Mala, avrei comunque iniziato a scendere con cautela quella ripida scarpata dalla quale il fuggitivo si era lanciata, evidentemente incurante dei danni fisici che un volo del genere avrebbe potuto causare su un corpo umano. Non volevo rallentare troppo e rischiare di perderlo, ma avrei di sicuro pianto di più se mi fossi risvegliato in un ospedale con qualche contusione a braccia o gambe.
     
    Top
    .
  11. Amarth
     
    .

    User deleted


    Narrato - Pensato - Parlato


    Le bastarono pochi attimi per sentire i passi di quella sottospecie di zombie ed intravederne la sagoma nella notte. Inoltre le bastò individuare il buon segugio Justin, già faticosamente all'inseguimento di quella che stava diventando una gran brutta situazione.

    D'altro canto, lei, maledì in ventisettemila lingue col pensiero la scelta di aver fumato poco prima. Fortuna che la sua abitudine a scappare dai guai le aveva donato una bella resistenza ed una gran reattività a questi imprevisti di poco conto e si lanciò nella corsa.

    " Bueno!"

    Rispose alla breve spiegazione dell'arcanista, cercando di guadagnare terreno per poi superarlo.
    Il suo fiato fu smorzato solo di rado dalla nicotina che aveva inalato, in quanto non era una gran fumatrice ed aveva comunque i polmoni piuttosto liberi.
    Cantare l'aveva salvata in gran parte da quella schiavitù, ma non da altre.
    Per quelle ci volle ben altro.

    Imprecò sonoramente al cambio di direzione del fuggitivo e dopo aver messo a fuoco quello che sembrava un cantiere deliziò ulteriormente Justin con una nuova parola spagnola di ovvia natura, che avrebbe potuto aggiungere al suo vocabolario personale d'insulti se l'avesse desiderato.

    " Questo è un pazzo!"


    Escalmò al lancio-suicida dell'uomo, arrestandosi di colpo ai bordi della fossa, ponzando in modo accentuato, ma senza presagire morte come il compagno di sventure.
    Fra un respiro e l'altro cercò di prendere per buono il suggerimento del biondino; prese quanto più fiato possibile, alzò le braccia e provò a mirare per azzoppare e poi, un colpo.

    Sperò con tutto il cuore di averlo preso, viste le sue non così buone doti e poi si lasciò scivolare giù, a pochi centimetri a lato dell'inglese, facendo ben attenzione ad attutire la discesa col tacco degli anfibi, stringendo saldamente la pistola nella destra ed usando la sinistra come "timone".

    Nemmeno lei seppe capire il motivo preciso per cui decise d'infognarsi in quella storia; forse sperava di trovare delle conferme su certe brutte favole della buonanotte che si tramandavano da generazioni nei quartieracci di Dilagon o forse, semplicemente, non aveva di meglio da fare.

    Come diceva sempre a se stessa, meglio crepare in due secondi col sorriso che vivere cento giorni col muso per non esser crepati affatto.
    E lei amava seguire i suoi poco saggi consigli.

    Colpo d'arma da fuoco: Chris tenta un colpo con la Glock per rallentare il fuggitivo.
    Danno: 8
    Punti difesa per schivare: 5
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    14,410

    Status
    Dead
    Chris e Justin arrivarono sul bordo del cantiere. La sagoma del fuggitivo sfrecciava qualche metro sotto di loro, in direzione dello scheletro di un palazzo in costruzione. Mentre l'arcanista iniziava a scendere verso il basso, la donna prese la mira e sparò. Il colpo echeggiò nello spazio vuoto attorno a loro, perdendosi subito verso il cielo. Il proiettile andò magistralmente ad impattare contro la gamba destra del fuggitivo, colpendola sul lato esterno e provocando una brutta ferita. Il misterioso individuo barcollò, capitolando per un paio di metri. Subito però si riprese, zoppicando leggermente ma continuando incredibilmente a fuggire. La sua velocità era notevolmente diminuita, ma nel tempo necessario ai due per guadagnare la discesa verso il cantiere, era riuscito ad arrivare all'edificio in costruzione. Justin e Chris l'avrebbero raggiunto in pochi secondi, e si sarebbero ritrovati in una struttura con la sola pavimentazione e i pilastri, e una rampa di scale spoglia e in muratura che saliva verso l'alto per un paio di piani. Gli unici oggetti erano contenitori pieni di mattoni e altro materiale edile, sparsi qua e la, ed oltre a quello gli unici punti per nascondersi erano i pilastri. Il fuggitivo non poteva essere andato lontano, e non si vedeva in giro né si sentiva. Nessuna traccia di sangue a prima vista, doveva nascondersi lì da qualche parte...
     
    Top
    .
  13. Drizzt 89
     
    .

    User deleted


    "Oh andiamo! L'hai mancato?"

    Avevamo seguito quel losco figuro fino ad una specie di scheletro di una struttura fatiscente che sorgeva in quella sorta di cantiere dove l'oggetto del nostro inseguimento ci aveva condotti. Guardandomi intorno, anche durante il tragitto, non avevo visto alcuna traccia di sangue e qualcuno che si ritrova un proiettile nel corpo non può, anche impegnandosi, fare a meno di sanguinare, soprattutto se è intento a correre selvaggiamente nel bel mezzo di un cantiere abbandonato! Però c'era anche da considerare il fatto che quel tizio non aveva polso, sempre tenendo per buona l'ipotesi che io fossi in grado di percepire il polso di una persona, e che fino a pochi minuti fa stava riverso a terra come morto sul pavimento di una bettola... i vampiri sanguinano quando vengono colpiti? E altri tipi di non morti? Però poco prima avevo potuto intravederlo mentre incespicava e cadeva a terra per un attimo prima di rialzarsi e tornare a correre... forse il proiettile di Mala l'aveva effettivamente colpito ma, per qualche ragione, non era stato in grado di provocare il sanguinamento della gamba o il rallentamento della nostra preda.
    Quando arrivammo all'interno di quella carcassa di edificio dove il misterioso figuro si era rifugiato, mi presi qualche secondo per piegarmi appoggiando le mani sulle ginocchia e riprendere fiato dopo la lunga ed estenuante maratona notturna; quando mi sentii non più sul punto di svenire, mi guardai intorno solo per constatare che non c'era traccia dell'uomo che avevamo inseguito fino a quel momento. Feci un rapido cenno alla mia compagna per indicarle prima i vari pilastri che stavano a distanze regolari a sostenere tutta la struttura poi la rampa di scale che avevo visto poco più in là rispetto a noi. Era probabile che l'inseguito si fosse nascosto o dietro ad una delle colonne oppure che avesse percorso la rampa di scale per raggiungere un piano superiore, in ogni caso rimanendo lì fermi non avremmo ottenuto molto.

    "Verso le scale, ma stai attenta e tieniti pronta a far fuoco, controlla i pilastri" feci a Mala iniziando a camminare verso la mia destinazione continuando a tenere sotto controllo ogni singolo movimento o barlume d'ombra intorno a me.

    Quella faccenda stava diventando più stressante di quanto avessi inizialmente pensato! Non mi piaceva quel luogo... era buio, umido e decisamente troppo silenzioso, potevo sentire il respiro della tizia di fianco a me anche a due metri di distanza!
    Cazzo, avevo troppo la sensazione di essere passato da predatore a preda nel giro di pochi istanti!
     
    Top
    .
  14. Amarth
     
    .

    User deleted


    Narrato - Pensato - Parlato


    La sua discesa fu abbastanza piacevole nonostante la polvere appiccicata ovunque. Ritrovò subito l'equilibrio per ripartire all'inseguimento di quell'uomo e lanciò un ringhio soffocato a denti stretti constatando che stava sempre correndo come un pazzo.
    Che non l'avesse colpito?
    Christine non badò a vedere se c'erano tracce di sangue per terra, troppo concentrata a guardare con espressione scura la sua preda prendere il volo.

    "Eppure ha rallentato..."

    Solo uno stralcio di frase compiuta, senza nessun inseguimento di filosofiche deduzioni. Per lei contava mettere la parola fine; io ho sparato-lui corre-lui vince-io perdo; questa sua praticità da testardo Capricorno di solito la rendeva particolarmente risolutiva quando si trattava di mettere i puntini ovunque servissero, anche alle conclusioni.

    E poi c'era quel Justin, che non sembrava certo l'atletico Tom Cruise all'inseguimento, ma aveva comunque tutta l'aria di compensare con la materia grigia di Richard Castle.
    Infatti, quando si fermarono di fronte al basilare edificio e lui quasi ordinò il da farsi, lei non battè ciglio e lo lasciò fare, in quanto aveva deciso già nel locale il suo ruolo.
    Perchè sforzare il cervello e togliere energie al fisico se c'è già uno che fa l'opposto?

    Di nuovo questo fu il suo ragionamento mentre riprese un attimo il fiato e tutta la pazienza possibile, perchè, in ogni caso, la sua natura le impartiva un ordine preciso, o meglio, un'allergia ad essere comandata che con un po' di maturità antistaminica cercava di curare quando sapeva esser giusto.

    " Non salire da solo però."


    Pronunciò d'istinto guardandolo solo per un attimo, poi si avviò come una brava soldatina verso il pilastro di destra con la pistola puntata in avanti, i passi lesti, ma felpati, sguardo dritto, ma orecchie a "guardare" dietro, insomma, il buon senso fece da padrone visto che dell'uomo non c'era traccia apparente.

    Se non ci fossero stati problemi, avrebbe continuato il giro con tutta la cautela che le sue capacità potessero fornirle fino a ricongiungersi con l'arcanista per salire le scale. Altrimenti, sarebbe stata pronta a far fuoco a bruciapelo provando a non colpire parti vitali del nemico.

    Colpo d'arma da fuoco: Eventuale colpo di Glock a bruciaperlo parti non-vitali.
    Danno: 8
    Punti difesa per schivare: 5
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    14,410

    Status
    Dead
    Poche parole e alcuni cenni erano stati gli scambi di battute tra i due, nel piano basso di quella struttura in fase di costruzione. Mentre Justin approcciava i primi scalini che conducevano verso il piano superiore, Chris aveva potuto dare uno sguardo intorno. La struttura era abbastanza spoglia, e dopo un rapido giro, si poterono scorgere più o meno tutti i lati di quei pilastri. A meno che il fuggitivo non fosse stato particolarmente abile a nascondersi, sarebbe stato difficile non notarlo.
    Se la ricerca era stata effettuata con successo, allora probabilmente si trovava al piano superiore. Bastò salire gli scalini e raggiungere il nuovo livello, praticamente uguale al precedente, per averne la conferma.


    Cosa volete da me!?

    La voce di un ragazzo arrivò a loro, poco distante. Doveva trovarsi dietro una grossa cassa di materiale edile, a circa quattro metri dalle scale.

    Non vi avvicinate!

    Minacciò subito dopo, anche se non era possibile vederlo. Oltre la cassa la costruzione continuava per altri cinque metri, intervallati da qualche pilastro, oltre cui poi si trovava solo il vuoto che dava nuovamente sul cantiere, appena tre metri di altezza. Davanti, il panorama desolato di quel quartiere ed il cielo scuro, seppur non fosse ancora notte.
     
    Top
    .
66 replies since 23/2/2012, 17:28   610 views
  Share  
.