Tempo di Addii

Andy - Ghunter

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Decaduti
    Posts
    219

    Status
    Dead

    ~ Tempo di Addii ~


    Le parole del sacerdote erano state toccanti, era riuscito a ricostruire le vite di David e Marta Stinson in quel breve discorso sottolineando i loro pregi, i loro difetti e tutte le cose buone che avevano fatto per la comunità. Insomma sembrava quasi che li conoscesse meglio di me. La tristezza della loro scomparsa si amalgamava a quella presa di coscienza che lentamente stava emergendo dal mio cuore. Possibile che mi ero allontanato così tanto da casa da non conoscere neanche più i miei genitori? Mano a mano che i secondi passavano la risposta sembrava essere sempre più chiara.
    La cerimonia era terminata da circa 30 minuti e le persone, che avevano assistito alla funzione, stavano mano a mano lasciando il cimitero di Korus Park per tornare alle loro vite, ma non io. Quella vicende mi aveva scosso più di quello che lasciavo credere. Infondo, nonostante le arie da grande che mi davo, ero ancora un ragazzino. Ed ora ero rimasto solo.
    Molte persone, conosciute o meno, si erano strette intorno a me per farmi le loro condoglianza, ma dopo questa mattinata la loro routine quotidiana sarebbe tornata ad influenzare le loro vite. Per me nulla sarebbe stato come prima. Nonostante la mia fuga, la sola consapevolezza che qualcuno, anche se molto lontano, mi stesse pensando mi aveva dato la forza di reagire, di andare avanti. Ora, però, non era più così.
    Rimanevo seduto su una delle panchine posizionate sui vialetti del cimitero, con il volto sorretto dalle mani. Cercavo in qualche modo di nascondere le lacrime che attraversavano il mio viso per poi schiantarsi al suolo. Anche se il sole riscaldava quella mattinata, avvertivo una stana sensazione. Come se il gelo stesse attraversando le mie membra fino a raggiungermi il cuore.
    Mi asciugai gli occhi con la manica della giacca per facilitare la vista delle due lapidi, poste a non più da 200 m da me. Il grigio intenso del marmo di cui erano composte, risaltava nel verde prato da cui erano circondate. Su di esse erano incise i loro nomi, come per ricordare che loro erano ancora lì presenti. Ma per me non era così.
    Solo poche parole uscirono spontanee dalla mia bocca.

    - Addio Mamma...Addio Papà... -
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Sfregiati
    Posts
    1,333

    Status
    Dead
    Metereologicamente parlando la giornata prometteva bene, o forse era solo che a quell'ora del giorno era più facile vedere i raggi del sole. Ghunter non era mai stato a Korus Park, ci era passato tante volte intorno, difficile non farlo se si passava da quelle parti, viste le sue dimensioni, ma ne aveva sempre e solo visto la cancellata perimetrale, o i prati non recintati di alcune sue zone esterne. Adesso però aveva dovuto attraversarlo, in mezzo a tutte quelle lapidi...
    A giudicare dalle cose che aveva visto negli ultimi mesi, non si sarebbe sorpreso troppo se all'improvviso da una delle tombe fosse sbucato fuori qualcosa di terribile a strillargli contro. Ma il fatto che quel sole vegliasse su di lui lo rassicurava un pochino. Che diamine, almeno nella consapevolezza generale e cinematografica, certe cose non succedevano alla luce del giorno! Era per questo che lui si trovava lì a quell'ora. Il lavoro che doveva svolgere non era per niente legale, anzi, era praticamente un furto con tanto di profanazione. Le ore notturne sarebbero state molto più adeguate, ma col cavolo che si sarebbe recato tra quelle lapidi a notte fonda, soprattutto poi con tutta quella nebbia che sbucava una volta tramontato il sole, che sembrava proprio voler dare il la a qualcosa di spaventoso da quelle parti!
    No, si era detto che la luce del giorno poteva andare bene, vestirsi da inserviente del cimitero, con una tuta da giardinaggio comprata per due soldi ad un mercato delle pulci, ed una pala mezza arrugginita, magari riuscivano a mimetizzarlo con l'ambiente, ed in un parco così grande doveva essere davvero sfortunato a beccare qualcuno della sorveglianza a chiedergli chi fosse e cosa stesse facendo. Poteva farcela, al massimo se la sarebbe data a gambe levate.
    Era quasi arrivato al punto. Una serie di lapidi si alzavano su un terreno leggermente in pendenza, sullo sfondo alcune cripte, una delle quali sua meta. Ghunter si guardò un attimo intorno in cerca di sguardi indiscreti, e per sua sfortuna ne trovò uno. Un ragazzo era seduto su una panchina, a guardare proprio in direzione delle cripte, forse verso le tombe del prato antistante. Non sembrava in gran forma, forse aveva appena subito un lutto, fatto stava che con lui lì a fissare proprio in quella direzione rischiava di dare nell'occhio, soprattutto perché per aprire la cripta in cui doveva entrare, avrebbe dovuto sfondare qualche vetro o forzare la porta con la pala. Decisamente poco appropriato nel luogo del riposo eterno, rischiava di far scattare la rabbia degli sconsolati. Meglio allora prendere tempo, ma conoscendo le fasi del lutto, quel ragazzo sarebbe potuto rimanere lì anche tutta la giornata.
    Ghunter arrestò i suoi passi, non sapendo cosa fare. Magari attaccare bottone avrebbe convinto il giovane a cercare un altro posto per "restare solo".


    Mi spiace per il suo lutto...

    Disse quindi, una volta avvicinato. Era arrivato fino a pochi passi dalla panchina, ed aveva piantato la pala per terra appoggiando le mani sulla parte superiore del manico, avvicinando anche il mento ma ancora senza appoggiarsi. Forse recitare la parte del custode ficcanaso sarebbe servita allo scopo.
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Decaduti
    Posts
    219

    Status
    Dead
    L'unica cosa che mi regalava un leggero sollievo in quella giornata, era il tiepido sole che dall'alto cercava di riscaldarmi. Anche se in quel momento risultava essere il mio unico amico, cercavo comunque di ripararmi da lui, porgendo la mani davanti al volto.
    Ogni tanto dirigevo lo sguardo verso le due grosse lapidi in marmo, come per controllare se fossero ancora lì. Tuttavia non riuscivo a resistere per molto, dopo pochi secondi il mio corpo mi ordinava di distogliere lo sguardo.
    Quel ciclo poteva andare avanti per l'infinito. Ci fu solo una variabile in grado di interromperlo.

    - Mi spiace per il suo lutto... -

    Alzai lo sguardo, ma questa volta non più in direzione delle lapidi, ma verso la fonte di quel suono. Un uomo, uno degli inservienti del cimitero, ero fermo a qualche passo da me. Era appoggiato su una pala, ovvero quello che doveva essere il suo strumento di lavoro. Non riuscii a percepire i dettagli del volto o altri particolari, visto che i miei occhi ancora lucidi mi impedivano di mettere a fuoco l'immagine. Mi passai velocemente una mano per asciugarmi le lacrime, sperando che questo mi avrebbe potuto aiutare. Non lo fece.
    Non riuscivo a capire cosa volesse da me. Perchè mai rivolgermi la parola anche se era palese che non avevo una gran voglia di parlare?! Feci un lungo sospiro prima di alzarmi dalla panchina e dare le spalle a quell'uomo.
    Feci solo pochi passi in direzione dell'uscita del cimitero, ma poi mi fermai. Perchè dovevo andarmene? Ero forse stato cacciato? Perchè non potevo rimanere da solo?
    Improvvisamente una forte sensazione di calore prese a risalire per tutte le mie articolazione. Era come se il mio corpo stesse andando a fuoco.

    - Ti dispiace? TI DISPIACE?!? -

    Subito mi girai di scatto, inveendo contro l'inserviente. Perchè tutto doveva andare storto? Perchè, per una volta, le cose non potevano andare come decidevo io? Mi ero rotto di quella situazione.
    Percorsi quei pochi metri che mi separavano dall'uomo, quasi correndo, con un dito dritto puntato verso di lui. Mi fermai solo quando fui vicinissimo a lui. Non ci dovevano essere più di un paio di spanne a dividerci.

    - SAI FORSE COSA VUOLE DIRE PERDERE I PROPRI GENITORI?! RIMANERE SOLI AL MONDO, SENZA NESSUNO SU CUI CONTARE O CHE TI POSSA AIUTARE NEL MOMENTO DEL BISOGNO!! MA COSA NE VUOI SAPERE TU!! -

    Quelle parole uscirono velocissime dalla mia bocca, anche se l'uomo avesse provato a rispondermi di sicuro non lo averi sentito.
    Il calore che in precedenza aveva preso il sopravvento sul mio corpo, ora aveva raggiunto tutto la mia testa. Era come se il cervello mi scoppiasse, era una sensazione insopportabile.
    Mentre i miei denti digrignavano, la mia mano si era già chiusa a pugno. Portai all'indietro il braccio per prendere slancio, per poi dirigere le mie nocche verso il volto dell'inserviente.

    Punti Vita: 40
    Punti Difesa: 30

    Colpo a mani nude: cercare di colpire l'uomo al volto
    Danno: 7
    Punti difesa necessari a schivare: 5

    PS: Ahah spero di averti sorpreso :)
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Sfregiati
    Posts
    1,333

    Status
    Dead
    Bene, a quanto sembrava era bastato poco. Ma quella era stata solo la prima impressione. Dopo che lo sconosciuto aveva fatto per alzarsi e andare via, qualcosa dovette frullargli per la testa e fargli cambiare idea. Maledetta sofferenza post-funerale. Era bastato stuzzicarlo quel poco, anche con una frase che tutto sommato poteva anche non celare nessun intento nascosto, che il ragazzo gli era tornato incontro a muso duro. Che tipo, ebbe appena il tempo di pensare Ghunter, e meno male che gli ho fatto solo condoglianze...
    Un pensiero che cadde nel vuoto perché la mossa successiva fu un pugno diretto al volto, il suo volto. Fu colto alla sprovvista, non si aspettava nulla del genere. Un secondo dopo si ritrovò barcollante all'indietro, notevole era stato lo sforzo dei muscoli addominali per non cadere per terra. Si portò una mano al volto, stava sanguinando da un labbro.


    Ah beh... se può farti stare meglio...

    Si girò di scatto, stringendo la stessa mano che si era passato sul volto, e dirigendo un pugno verso lo stomaco dello sconosciuto. Se non voleva levarsi dai piedi con le buone, lo avrebbe fatto con le cattive. O al massimo sarebbe stata soltanto una scazzottata. E poi chissà, magari quello poteva essere un buon modo per affrontare un lutto, sempre meglio che piangersi addosso. Ghunter cosa aveva fatto quando i suoi di genitori erano stati trucidati? Non ci aveva mai pensato in realtà, aveva avuto appena il tempo di fuggire, di preoccuparsi della sua di vita, e a distanza di anni il pensiero non lo aveva più sfiorato. Tutto ciò che riguardava quella parte della sua vita era triste, non un ricordo in particolare, che fosse la morte dei genitori o altro. Lui il suo lutto lo aveva mai affrontato? Magari ci avrebbe pensato dopo quella scazzottata.

    Colpo a mani nude: Ghunter tenta a sua volta di colpire l'altro con un pugno allo stomaco.
    Danno: 9
    Punti difesa necessari a schivare: 5

    Punti Vita: 60-7 = 53
    Punti Difesa: 27
    Bonus ai Punti difesa per schivare: +1
    Riduzione del danno: +0
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Decaduti
    Posts
    219

    Status
    Dead
    Il mio pugno andò ad impattare contro il suo viso, senza che nessun ostacolo si sovrapponesse tra lui e il suo obiettivo. Il suono secco di quel colpo riecheggiò nell'aria, spezzando la tranquillità dei quel posto.
    Le mie azioni avevano colto di sorpresa il mio avversario, ma nonostante questo non si lasciò scoraggiare. A causa del colpo fece un paio di passi indietro, ma riuscì a rimanere in piedi. Infatti era già pronto per la controffensiva.

    - Ah beh... se può farti stare meglio... -

    Ero riuscito a scorgere una leggere macchia rossa in corrispondenza della sua bocca, segno che il pugno era stato efficace. Eppure sembrava non averlo scalfito per niente.
    Vidi il suo pugno caricare e partire, ma per qualche strano motivo non riuscivo a muovermi. Il suo braccio si mosse più velocemente di quanto avessi mai potuto fare io, per poi raggiungere il mio stomaco. Il colpo mi spezzò il fiato. Anche se provavo a prendere grandi boccate d'aria con la bocca, essa non riusciva a raggiungere i miei polmoni.
    Era ovvio che mi ero messo contro qualcuno molto più forte di me. Forse il lavoro con la pala dell'inserviente aveva fortificato il suo fisico, al contrario mio che non era abituato a fare grossi sforzi.

    - B-Bastardo... -

    Insultai l'uomo mentre cadevo in ginocchio sul vialetto in cemento. Portai il busto in avanti quasi a rinchiudermi in una posizione fetale. Mi sembrava che in quel modo l'aria circolasse meglio nei miei polmoni. Ed era così, infatti in pochi secondi una corretta respirazione fu quasi ristabilita.
    Non poteva finire così. Anche l'inserviente ero riuscito a resistere ad un pugno, potevo farcela anch'io.
    Ancora dalla mia posizione a terra, ero pronto ad attaccare. Mi diedi lo slancio con le gambe per raggiungere la caviglia sinistra dell'uomo, mentre la mia bocca era già spalancata e pronta a mordere.

    - AAAAAHHH!!! -

    Punti Vita: 40-9= 31
    Punti Difesa: 30
    Bonus ai Punti difesa per schivare: +1
    Riduzione del danno: +0

    Colpo a mani nude: tentare di mordere la gamba sinistra
    Danno: 3 (danno ridotto)
    Punti difesa necessari a schivare: 5
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Sfregiati
    Posts
    1,333

    Status
    Dead
    Se l'era proprio meritato. Un bel cazzotto allo stomaco per farlo piegare in due e magari approfittare del tempo per ragionare su ciò che stava facendo. Fu questo che pensò Ghunter vedendo il ragazzo piegato a riprendere fiato, mentre lui stesso respirava con un po' di affanno dovuto alla tensione e al colpo ricevuto. Gli sarebbe quasi certamente rimasto un livido per qualche giorno. Lo sentì farneticare, insultarlo ancora, e poi di nuovo si lanciò contro di lui.
    Questa volta però, oltre ad essere lui stesso più allerta, il giovane lo aveva attaccato in maniera un po' sconsiderata. Si era lanciato contro la sua gamba sinistra per... morderla?! Chi diavolo era?! Che fosse incappato, anche in pieno giorno, in qualche terribile rigurgito mostruoso della città?! O forse stava solo dando di matto? Fu questa la speranza, mentre rapidamente fece un passo indietro saltando, e mettendo la pala tra lui e l'aggressore.


    Ehi! Ehi! Adesso calmati! Che diamine ti ho mai detto di sbagliato!? Scusami tanto, allora non mi spiace per il tuo lutto! Contento!? Che cavolo...

    In un altro contesto quasi certamente Ghunter avrebbe proseguito quella scazzottata. Negli ambienti in cui era stato costretto a vivere negli ultimi anni non si poteva mai dare a vedere una minima debolezza in uno scontro. Chi si ritirava dalla lotta appariva come debole, sconfitto, e rischiava di diventare la preda di tutti. Ma lì la situazione era diversa, Ghunter non si stava contendendo un trofeo tra i quartieri più lugubri della città, stava facendo a botte con uno sconosciuto qualsiasi in un cimitero, e per cosa poi? Gli tornò alla mente il motivo del suo approccio, la cripta. Fece un altro paio di passi indietro, piantando la pala per terra e sbuffando, riprendendo fiato, in attesa che magari anche l'altro rinvenisse da quell'impeto di rabbia. Oppure pronto a difendersi da un nuovo attacco, se fosse arrivato.

    Punti Vita: 53
    Punti Difesa: 27-4 = 23
    Bonus ai Punti difesa per schivare: +1
    Riduzione del danno: +0
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Decaduti
    Posts
    219

    Status
    Dead
    Nonostante mi sembrasse di essermi mosso in modo repentino, l'uomo riuscì ad intuire le mie intenzioni. Con un balzo all'indietro, uscì fuori dal mio raggio d'azione. Le mie mani non riuscirono a raggiungere la sua gamba, tanto meno i miei denti, con il risultato che di ritrovarmi per una seconda volta con la faccia a terra.
    Forse sarà stata a causa dell'adrenalina, ma il mio cuore continuava a battere all'impazzata mentre la respirazione aveva ripreso un andamento affannoso.
    Feci leva sul cemento del vialetto con le braccia per riuscire a riacquistare una posizione eretta. Non appena fui in piedi lo stomaco, ovvero dove avevo ricevuto il colpo, iniziò a bruciare. Anche se mi concentravo non riuscivo a rimanere fermo, mi muovevo come un pendolo, spostando il corpo da una parte all'altra. L'unica consolazione che potevo trarne era che anche l'inserviente non sembrava essere al meglio della forma. Tuttavia quella era una magra consolazione.

    - Ehi! Ehi! Adesso calmati! Che diamine ti ho mai detto di sbagliato!? Scusami tanto, allora non mi spiace per il tuo lutto! Contento!? Che cavolo... -

    - STAI ZITTO!! -

    Reagii d'istinto, come tra l'altro avevo fatto fin dall'inizio di quella giornata. Quel calore continuava a concentrarsi nella mia testa. Con una mano mi afferrai la nuca, come se quello potesse darmi un po' di sollievo, ma fu inutile.
    Con l'altra mano allentai il nodo della cravatta e slacciai il primo bottone. Avevo bisogno d'aria, ma era come se in quel luogo non ce ne fosse.
    Posai lo sguardo verso l'uomo. Non era così facile poichè mi appariva tutto appannato. Con fatica riuscii a vedere che era tornato verso la sua pala. Che la volesse usare contro di me?! Non glielo avrei permesso.
    La vista sfuocata, però, non mi avrebbe di certo aiutato. Non potevo essere molto preciso, ma infondo non ne avevo bisogno. Abbassai la testa e con gli occhi chiusi presi a correre. Esatto, lo stavo caricando proprio come avevo visto fare ai tori nelle corride. Questa era l'azione definitiva.

    Punti Vita: 31
    Punti Difesa: 30
    Bonus ai Punti difesa per schivare: +1
    Riduzione del danno: +0

    Colpo a mani nude: cercare di colpire il busto con una testata in corsa.
    Danno: 7
    Punti difesa necessari a schivare: 5
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Sfregiati
    Posts
    1,333

    Status
    Dead
    Ok era così che se la voleva giocare? Bene. Ghunter si passò la lingua sul labbro inferiore, ancora sporco di sangue, poco prima di vedere lo sconosciuto caricarlo con rabbia. Un attacco frontale e sfrontato, e sicuramente facile da evitare, ora che teneva meglio la situazione sotto controllo. Attese che il nemico gli fosse a ridosso, per poi scansare agilmente di lato e contemporaneamente alzare la gamba destra per dargli un calcio dritto sul volto. Se lo avesse colpito, magari l'avrebbe addirittura fatto capitolare all'indietro, di sicuro una bella botta. Ghunter sperava davvero di finirla lì, aveva dato una rapida occhiata intorno a sé, dopo aver schivato il colpo. Ancora non si vedeva nessuno, ma sarebbe potuto sbucare chiunque da un momento all'altro, avvisando della rissa e quindi costringendolo ad andare via. E non gli andava proprio di rinviare il lavoro ad un altro giorno, non per colpa di quel tipo! Visto che le parole non servivano a niente, sperò che con i fatti avrebbe presto messo a tacere le ire del ragazzo.

    Colpo a mani nude: Ghunter tenta di colpire con un calcio il volto del nemico piegato in carica.
    Danno: 9
    Punti difesa necessari a schivare: 5

    Punti Vita: 53
    Punti Difesa: 23-4 = 19
    Bonus ai Punti difesa per schivare: +1
    Riduzione del danno: +0
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Decaduti
    Posts
    219

    Status
    Dead
    Anche se tenevo gli occhi chiusi, era come se riuscissi a percepire l'inserviente. Correvo con tutte le mie forze verso di lui. Ero sicuro di poterlo colpire.
    Passa dopo passo sentivo la terra alzarsi sotto i miei piedi. Come i tori nelle arene spagnole volevo colpire quel ragazzo con la testa. Speravo solo che quella non fosse un arma a doppio taglio.
    Continuavo a muovermi, ma mi sembrava di aver percorso ormai troppi metri. La distanza che ci divideva non mi sembrava così lunga. Aprii gli occhi per ricontrollare la sua posizione.
    Presto mi resi conto che lo avevo ormai superato e che un suo calcio stava venendo proprio in direzione della mia faccia.

    - Oh, ca... -

    Il colpo dell'uomo mi colpì in pieno volto, facendomi completamente perdere l'equilibrio. Per l'ennesima volta mi ritrovai a ruzzolare per terra. Ormai la polvere e il terriccio avevano completamente rovinato il mio vestito. Lo stesso vestito che mi aveva regalato mia madre. Non potevo fargliela passare liscia a quell'inserviente.
    Con le ultime forze che mi rimanevano, mi tirai su in piedi. I pugni erano serrati e lo sguardo era dritto verso quell'uomo. Tuttavia anche questa volta non riuscivo a metterlo a fuoco. Anche se mi sforzavo la vista tornava appannata dopo pochi secondi.
    Persino quel calore alla testa non voleva cessare. Feci un passo in avanti, ma mi resi conto di non essere molto stabile, forse era meglio evitare nuove cariche.

    - Me la pagh... -

    Improvvisamente successe qualcosa. Sentii un forte fischi rimbombarmi nelle orecchie, tanto forte che cercai subito di tapparle con le mani. Guardavo in direzione dell'inserviente, ma a lui sembrava tutto tranquillo.
    Poi successe qualcosa di ancora più strano: tutto finì. Il fischio, il calore alla testa, la rabbia incontrollabile, niente di tutto quello era presente nel mio corpo, solo una strana sensazione di quiete.
    Non avevo più dolore, ma i miei muscoli sembravano stanchi, come quando ci si rilassa nella vasca dopo una lunga giornata di lavoro. Mi stavo rilassando, tanto che anche i miei occhi si stavano chiudendo.
    Prima che me ne potessi accorgere mi ritrovai ancora steso a terra. Dopo di quello, buio.

    Punti Vita: 31-9= 22
    Punti Difesa: 30
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Sfregiati
    Posts
    1,333

    Status
    Dead
    Meno male. Per un attimo Ghunter aveva temuto che quel tipo stesse per rialzarsi e ripartire. Doveva ammetterlo, aveva una buona tempra e tanta tenacia, quanto ancora avrebbe resistito? Sarebbe stato meglio battere in ritirata? Poi tutte quelle domande caddero nel silenzio. Il ragazzo sembrava abbastanza tramortito, e dopo qualche altro secondo, cadde a terra privo di sensi. Buon per lui e buon per me, pensò Ghunter. Si guardò di nuovo intorno, ancora nessuno in vista. Rapidamente spostò il corpo dello sconosciuto dietro la panca su cui l'aveva trovato seduto, in modo da occultarlo ad una prima occhiata di un qualsivoglia passante lontano. Ora era il momento di pensare ai propri affari. Sempre rapidamente corse verso la cripta oggetto della sua visita. Tutto durò poco meno di un minuto. Con la pala ruppe uno dei quadranti di vetro che adornavano la porta. Con il braccio si allungò verso l'interno, aprendo la serratura. Probabilmente con una buona spallata avrebbe ottenuto lo stesso effetto, ma così facendo sperava di non aver fatto troppo rumore.
    Si trattava di una piccola stanza, con delle scale che scendevano un paio di metri sotto il livello del parco. Ai lati, varie nicchie bianche e squadrate, un paio erano occupate da bare rivestite di fiori, molti dei quali secchi, altre invece ancora vuote in attesa di essere riempite chissà quando. Al centro c'era un piccolo altare, e su di esso un'urna. Eccolo lo scopo della visita. Una foto davanti all'urna ne confermava l'identità. Che brutta faccia. Ghunter prese sotto braccio l'urna e rapidamente lasciò quel posto. Si avviò verso il vialetto, non tornando proprio sulla stessa strada che aveva fatto ma cercando di tagliare per raggiungere subito l'uscita. Spostò lo sguardo alla sua sinistra, e vide ancora lì, nascoste dietro la panchina, le gambe dello sconosciuto svenuto. Fece solo un altro passo, poi si maledisse per ciò che stava per fare.

    Ora si trovavano in un vicolo, appena fuori Korus Park. Uscire era stato facile, ma si era anche fatto notare. Aveva portato con sé il corpo di quel ragazzo in spalla, tenendolo con il braccio sinistro, mentro sotto a quello destro portava l'urna. Aveva decisamente dato nell'occhio, considerando lo sguardo di una vecchietta incrociata a pochi passi da lui, proprio all'uscita dai cancelli. Aveva appoggiato lo sconosciuto mettendolo seduto per terra, con la schiena appoggiata alla parete del vicolo, quella di un palazzo alto almeno quattro o cinque piani, poi si era seduto alla parete opposta, distante appena un metro e mezzo, poggiando l'urna accanto a sé ed aspettando. Probabilmente il tizio si sarebbe svegliato di lì a poco, meglio però dargli una mano. Alla sua sinistra vi era una piccola pozzanghera, vi immerse le dita dentro per quel che si poteva e cominciò a spruzzare acqua sul viso dell'altro, aspettando che finalmente riprendesse i sensi.
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Decaduti
    Posts
    219

    Status
    Dead
    Lentamente aprii gli occhi, ma la luce solare, anche se fioca, mi costrinse a richiuderli immediatamente. Feci un ulteriore tentativo e questa volta andò meglio, ma riuscii a resistere solo per una manciata di secondi.
    Nel frattempo il mio corpo percepiva una strana sensazione. Era come se una leggera pioggerellina colpisse il mio viso, regalandomi serenità e freschezza.
    Mi presi un attimo per trovare la concentrazione necessaria. Ora ero pronto. Aprii gli occhi, ma quello che riuscii a vedere erano solo macchie. Più il tempo passava, più quelle macchie mutavano, assumendo diversi colori ed intensità ed infine contorni definiti.
    Ci vollero un paio di minuti prima di riacquistare il pieno controllo di quel senso, ma alla fine tutto tornò normale. Fu allora che lo vidi. Un uomo era seduto per terra di fronte a me e con la mano mi schizzava con delle gocce prelevate direttamente da una pozzanghera di acqua sporca. Con una mano cercai di ripararmi da quella fanghiglia, sperando che l'uomo smettesse di bagnarmi.
    Tuttavia non era un uomo qualunque, lo avevo riconosciuto. Era l'inserviente del cimitero con cui avevo avuto un battibecco.
    C'era però qualcosa di strano: non mi trovavo più al cimitero, ma in una sorta di strada secondaria, un vicolo.
    Provai a staccare le spalle dal muro, ma non appena lo feci la mia testa prese a girare. Forse non era ancora giunto il momento di alzarsi. Passandomi una mano sulla fronte, provai a rivolgermi all'uomo.

    - Ma cos'è successo? Dove siamo? -
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Sfregiati
    Posts
    1,333

    Status
    Dead
    Non appena notò che il ragazzo iniziava a riprendere i sensi, Ghunter smise di lanciargli gocce d'acqua ed attese. Sembrava ancora abbastanza intontito, poi iniziò a guardarsi intorno. Strinse gli occhi, probabilmente per mettere a fuoco ciò che lo circondava, poi rimase con lo sguardo su di lui. Probabilmente la botta gli aveva causato una temporanea amnesia, vista la domanda.

    Hai dato di matto e sei svenuto.

    Fu la risposta secca e anche un po' divertita di Ghunter, che subito dopo tirò fuori da una tasca frontale sul petto, di quella camicia da inserviente che ancora indossava, un pacchetto di sigarette, estraendone una e accendendola subito con un accendino tirato fuori dal medesimo posto. Porse poi il pacchetto al ragazzo per offrirgliene una, stringendo gli occhi mentre tirava la prima boccata. Visto il trauma non pensava che lo sconosciuto sarebbe subito ripartito alla carica, o almeno sperava che le sue rotelle non fossero così fuori posto.
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Decaduti
    Posts
    219

    Status
    Dead
    - Hai dato di matto e sei svenuto. -

    L'inserviente se ne stava seduto in quel vicolo, proprio di fronte a me. Nessun segno di rabbia o spavento nel tono della sua voce, solo una risposta secca e concisa.
    Con molta tranquillità estrasse un pacchetto di sigarette per poi accenderne una. Subito l'uomo allungò il pacchetto verso di me.

    - No, non fu...Che diavolo, perchè no?! -

    Mi estesi verso l'uomo, ma i miei muscoli presero subito a ricordami la mia condizione. Feci un piccolo sforzo per prendere una sigaretta dal pacchetto dell'uomo. Avvicinai la fiamma dell'accendino. Non appena la carta della sigaretta prese a bruciare, una vampata di fumo si fece largo nei miei polmoni. Avvertivo una strana sensazione al centro del petto, ma per tutto quello che era successo oggi, risultava quasi un sollievo. Buttai fuori il fumo e una piccola nuvoletta prese ad aleggiare davanti alla mia faccia per poi diradarsi in poco tempo.

    - Grazie... -

    Non dissi nient'altro, almeno per il momento. Sapevo che mi sarei dovuto scusare per il mio comportamento, ma in quel preciso istante mi volevo solo godere i pochi secondi di tranquillità di quella giornata. Ero consapevole che presto avrei dovuto a affrontare tutto quanto.
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Sfregiati
    Posts
    1,333

    Status
    Dead
    A quanto sembrava, lo sconosciuto aveva scaricato un po' di qualunque cosa si stesse tenendo dentro, quasi certamente per il lutto subito. Si era forse liberato un po' di qualche peso, per qualche minuto. Aveva accettato la sigaretta, e rimase in silenzio, a fumarla. Ghunter fece lo stesso, ma con lo sguardo che di tanto in tanto tornava su di lui.
    Quando ebbe finito la sua, la lanciò via con un colpo con le dita, dopodiché appoggiò le braccia sulle ginocchia rivolte verso l'alto, e lasciò le mani penzoloni davanti a sé. Non sapeva se riprendere il discorso partendo subito dal tasto dolente, o far completamente finta di nulla e lasciare all'altro la decisione dell'affrontare o meno l'argomento. Ma cosa poteva dire? Se ripensava al motivo per cui aveva attaccato bottone con quel tizio non poteva fare a meno di sentire un profondo senso di vergogna. Lui aveva solo un lavoretto da svolgere e tutto ciò a cui mirava era allontanare quel poveretto, ancora preda del dolore, dal posto che lui doveva derubare... Quanto era caduto in basso!? Non si era mai visto in quel senso. Talmente abituato a sguazzare tra la sua stessa feccia, non si era mai chiesto come sarebbe stato se il sé stesso adolescente l'avesse visto, o addirittura la sua famiglia... cosa avrebbero pensato di lui? Ma che razza di pensieri?!
    Ghunter scosse la testa, allontanando tutte quelle congetture, e finalmente parlò.


    Io sono Ghunter, mi spiace per...

    Accennò, indicando sommariamente lo stato fisico dell'altro. Da quello che aveva imparato, quando due persone si azzuffavano, la colpa non stava mai da una parte soltanto, anche se così poteva sembrare agli occhi dello sconosciuto, che di certo ancora non conosceva le motivazioni di Ghunter.
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Decaduti
    Posts
    219

    Status
    Dead
    I secondi si susseguivano senza che nessuno dei due accennasse ad aprire la bocca. Solo un forte silenzio rimbombava nella poca distanza che ci divideva.
    A grandi boccate continuavo a buttare giù quel fumo nauseabondo nei miei polmoni. Ci volle poco tempo prima che la nicotina prese ad avere effetto. Riuscivo quasi a sentirla scorrere nelle mie vene fino ad arrivare all'estremità delle mie dita.
    Una volta finita la sigaretta, l'inserviente la lanciò via con un colpo delle dita. Feci lo stesso, più per imitare il suo movimento che per separarmi da quell'oggetto fumante.

    - Io sono Ghunter, mi spiace per... -

    Finalmente il silenzio fu rotto, anche se forse era meglio che lo avessi fatto io al posto suo. Per come si era messa quella situazione, colui che aveva il compito di scusarsi per primo ero io.
    Scossi il capo affermativamente, in modo fargli capire di aver accettato le sue scuse. Bene, era arrivato il mio turno.

    - Sì, scusami per averti coinvolto in tutto questo...Ti ho anche distolto dal tuo lavoro... -

    Con un lieve cenno del capo indicai verso l'uomo, riferendomi alla sua tuta da lavoro. Era probabile che gli inservienti del cimitero ne fedessero di tutti i colori, ma ero quasi sicuro che una cosa così non fosse mai capitata a Ghunter.

    - Sai, oggi è una brutta giornata...Ho da poco perso i miei genitori... -

    Mi fermai alcuni secondi senza sapere bene cosa dire. Tuttavia quella ritrovata lucidità, mi costrinse a continuare il discorso.

    - Forse in un lavoro come il tuo, in cui si ha a che fare con la morte tutti i giorni, tutto questo può sembrare eccessivo, ma questo è stato un duro colpo per me -

    Non ne capivo il motivo, ma confidarmi con l'inserviente mi face sentire leggermente meglio. Forse era questo di cui avevo bisogno, parlare. Per sentirmi un po' meno solo.
     
    Top
    .
20 replies since 26/8/2014, 19:27   315 views
  Share  
.