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Lhou.
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Ultimamente qualcosa non andava ed Angelus se ne era accorto. Forse per coloro che avevano iniziato ad accorpare soldati per il loro esercito contro il clero, o forse l'aumento di possessioni, gente impazzita ed evocazioni demoniache erano legati ad altro. Stava di fatto che era chiaro, vista la concentrazione degli avvenimenti in quella zona della città, che si fosse da poco istituita una nuova setta di cultisti nella zona e, apparentemente, si trattava pure di una setta molto intraprendente.
Fortunatamente questa intraprendenza, forse mischiata anche ad una eccessiva sicurezza di se stessi, li aveva portati a lasciare una scia di briciole discretamente facili da seguire, quindi il mezzo demone aveva passato la giornata a seguire quella scia fino a quel quartiere arrivando, per la precisione, in uno squallido bar con una bisca sul retro. Sapeva, da una testimonianza, che i tipi del posto avevano avuto diversi contatti con i proprietari di quel posto, probabilmente erano in qualche modo stati sponsorizzati da loro, o semplicemente avevano qualche altro tipo di affare, stava di fatto che quella sarebbe potuta essere l'ultima briciola. E ci sperava, il tramonto era ormai passato da un pò e quel quartiere non gli piaceva per niente.
Ora, all'interno di quel bar, il ragazzo sta tenendo un combattivo negoziato con i proprietari per farsi dare le informazioni.
<< Ragazzino, vattene. Non ci interessano i tuoi soldi.>>
Proviene la voce di un uomo sulla quarantina dall'interno, pochi istanti prima che una finestra venga sfondata e l'uomo che aveva parlato voli fuori da essa, andando quasi a sbattere contro la parete dall'altra parte del vicolo.
<< Vediamo se sei più furbo del tuo amico.>>
Dice la voce di Angelus, proveniente dall'interno, sottolineata da una serie di squittii impauriti.
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Il nuovo anno era ormai arrivato da un po', ma per chi gode - o soffre - del privilegio di vivere attraverso i secoli senza subire gli effetti logoranti del tempo, vivendo senza età, era un avvenimento di poca importanza o almeno agli occhi di un nosferatu con più di trecento anni alle spalle sarebbe dovuto apparire in questo modo;
Noctis però cercava sempre di vivere la sua non vita il più pienamente possibile, ogni giorno è importante, figuriamoci un anno inoltre Dilagon si era rivelata una città così interessante, un posto davvero tremendo in cui vivere eppure possedeva un fascino irresistibile, non solo per individui che come lui avevano dedicato la propria esistenza alla battaglia, chiunque sarebbe potuto essere attratto dalla sua spirale tortuosa che spediva senza troppi scrupoli gli incauti e gli sprovveduti all'Inferno.
Ed era proprio un gruppo di sprovveduti quello che sembrava aver piantato le proprie radici a Darksun, quartiere che sembrava essere sotto effetto di una maledizione che impediva al sole di farsi spazio in quella zona, anche un vampiro come lui avrebbe potuto camminare per quelle stradine, di giorno, in perfetta tranquillità;
L'elevato numero di avvenimenti legati all'occulto faceva pensare proprio ad una setta di cultisti, un genere di folli con cui aveva già avuto a che fare in passato, piuttosto audaci ed arroganti visto che si erano stabiliti da poco e già cani da caccia, come Noctis, erano venuti a sapere della loro esistenza.
Chi va piano va sano e lontano. chissà forse con un po' più di prudenza sarebbero potuti diventare dei pezzi grossi.
Sfortunamente per loro non appena venuto a conoscenza di questa setta non fu difficile seguire quegli indizi fino ad una squallida catapecchia, pubblicizzata come "bar", da cui seppe che i proprietari avevano avuto contatti, più o meno diretti, con i cultisti.
Altro che le briciole di Hansel e Gretel, questi per poco ci mancava che non lasciassero una mappa che mostrasse direttamente la posizione del loro covo, beh probabile che non si aspettassero di provocare scalpore così in fretta, o chissà forse si trattava di gente tanto forte che effettivamente poteva permettersi una tale audacità.
Arrivò in prossimità del posto praticamente nell'istante in cui il tizio venne scaraventato contro il muro del vicolo.
Pare che qualcuno abbia già iniziato la festa e con queste parole entrò dentro la locanda, gli avventori del posto avrebbero potuto vedere un figuro vestito con un lungo cappotto nero ed un cappuccio rosso a coprire il viso, guanti di pelle nera ed una katana legata al fianco destro.
Non sapeva di preciso cosa aspettarsi, anche se il tizio defenestrato gli aveva dato qualche spunto al riguardo, ma mai avrebbe pensato di reincontrare Angelus in quel posto, ed in quel modo.
Cavolo... è proprio vero che chi non muore si rivede, anche se il dubbio m'era venuto.. -
Lhou.
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Angelus è vestito più o meno come al solito, un paio di jeans scuri, maglia monocroma nera e la lunga giacca di pelle nera che gli arriva fino alle ginocchia o poco più sotto. a tracolla porta una custodia rigida per chitarra dove dentro nasconde Kurohime, la sua katana.
Il mezzo demone sta tenendo l'uomo sollevato per il bavero con una mano, tenendolo bloccato alla parete mentre questo farfuglia e quasi squittisce spaventato.
<< No ti prego non farmi male, io non so niente!>>
Continua a ripetere, probabilmente ha anche già bagnato i pantaloni.
<< Dovevate accettare il centone che vi avevo proposto.>>
E' la risposta del mezzo demone, che lo stacca per un attimo dalla parete per poi sbattercelo contro provocando un altro squittio misto ad un sussulto di dolore. Poi sente una voce e si volta, vedendo una figura in manto scuro e cappuccio rosso entrare, una katana al fianco.
<< Che c'è... Hanno mandato un mio sosia a combattermi?>>
Chiede stupito, osservandolo senza vederne il volto.
<< Ci conosciamo?>>
Chiede quindi, spostando e sbattendo di nuovo l'uomo contro la parete quando quello si dimena per tentare di scappare, smorzando ogni suo desiderio di fuga.. -
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Tada! esclamò con un sorriso a trentadue denti tirandosi giù il cappuccio e mostrando il suo bel faccino eternamente giovane e privo di cicatrici.
Non ti sarai già dimenticato di tutta quel casino che abbiamo affrontato assieme agli altri nel South Place? domandò retorico iniziando ad avvicinarsi al mezzodemone osservando meglio com'era fatto il locale e guardando il poveretto che probabilmente possedeva le informazioni che anche lui era venuto a cercare in quel luogo.
Tiro a indovinare, ma anche tu sei qua per la setta, vero?
Arriva a fianco del guerriero, l'odore di urina lo assale improvvisamente rendendo superfluo il notare la chiazza che si era formata sui pantaloni dell'uomo, cosa che gli portò alla mente quel criminale da quattro soldi che aveva incontrato a Jillgon assieme a Mala, Trisha e Jesper, che tentando di estorcergli informazioni con un po' troppa foga lo fece svenire dalla paura.
Se vuoi posso velocizzare il processo...
Propose, lasciando intendere che avrebbe utilizzato l'ammaliamento per convincere l'uomo a fornire loro le informazioni che erano venuti a cercare.
Non aveva una gran voglia di perdere troppo tempo in quel posto.
Non gli faccio male, promesso.
Avrebbe detto sincero.CITAZIONECharme
Se l'altro gli avesse acconsentito allora Noctis avrebbe guardato dritto negli occhi l'uomo, il quale avrebbe potuto percepire un potente ascendente provenire da quell'individuo i cui occhi scarlatti brillavano intensamente, la sensazione provata sarebbe stata piacevole, pur venendo sovrastato da quell'essenza, l'intento era di apparire più affabile di Angelus, di spingerlo a fidarsi di lui per farsi rivelare le informazioni. Non era ipnosi, per il momento non possedeva capacità del genere, ma la persuasione che poteva indurre lo charme del vampiro probabilmente sarebbe stata sufficiente per raggiungere lo scopo.
Forza dimmi come trovare questa setta, ti prometto che non subirai ritorsioni se ci rivelerai questo piccolo dettaglio, se ci aiuterai non saranno più un problema per gli abitanti di questa zona. Te lo assicuro.
Parlò cordiale ma deciso, mostrando la determinazione insita in quelle parole.
Se d'altraparte Angelus avrebbe rifiutato la proposta del cainita, questi avrebbe preso una seda e sedendosi avrebbe detto: Continua pure. osservando il proseguimento dell'interrogatorio.SPOILER (clicca per visualizzare)Charme: Se Angelus accetta la proposta, Noctis tenta di ammaliare l'uomo per farsi dare le informazioni richieste.
Punti difesa necessari a resistere: 18
Punti difesa per continuare a resistere: 6
Bonus ai punti difesa contro soggetti ammaliati: 4. -
Lhou.
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Il ragazzo pare sorpreso, quando il vampiro si tira giù il cappuccio mostrando il suo volto.
<< Oh... Noctis quanto tempo.>>
Dice con un accenno di sorriso.
<< E' un piacere rivederti.>>
Aggiunge, mentre l'uomo osserva i due.
<< Visto che voi vi siete ritrovati io ecco... Io andrei...>>
Fa per dire ma Angelus lo zittisce staccandolo dalla parete e sbattendocelo contro per la terza volta, sbuffando verso di lui, lanciandogli un occhiataccia.
<< Al terzo tentativo ti lancio fuori come il tuo amico.>>
Gli dice con fare minaccioso, per poi annuire verso l'altro, in risposta alla sua domanda. Quando poi si propone di aiutarlo ci mette poco a capire cosa intende fare ed annuisce di nuovo.
<< Grazie, mi faresti un favore.>>
Si limita a dirgli, lasciando la presa e facendo quindi scivolare l'altro lungo la parete dove cade seduto nella sua stessa urina. A quel punto il detective fa un paio di passi indietro, lasciando fare all'altro. Noctis si avvicina e guardando negli occhi l'altro inizia ad usare il suo charme per imporsi nella sua mente. Inizialmente quello pare fare un tentativo di resistere, ma si dimostra rapidamente un tentativo vano e quello cade preda dello charme del vampiro.
<< Si... Si i cultisti... Sono qui a Darksun, ci hanno pagato bene per portargli dei rifornimenti... Un paio di isolati da qui, al numero 122 di Grimmauld Corner.>>
Dice, rimanendo con lo sguardo perso nel vuoto per diversi secondi. Il mezzo demone annuisce.
<< Grazie dell'aiuto.>>
Gli dice, sospirando.
<< Da quando Tiana e Mitsu hanno lasciato la città sono... Sprovvisto... Di questi metodi e spesso gli interrogatori si fanno fastidiosamente lunghi.>>. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Creato il png, per me va bene se li gestisci entrambi te ^^
Noctis fu felice di constatare che Angelus non fosse cambiato durante quel periodo in cui era sparito, sicuramente non in peggio, d'altraparte a una prima occhiata gli sembrava essersi fatto più forte rispetto all'ultima volta che l'aveva visto nel South Place, comprensibile... dopotutto con il lavoro che svolgeva non poteva certo permettersi di impigrirsi inoltre aveva percepito in lui un istinto combattivo simile al suo, probabilmente il tempo libero lo passava ad allenarsi e ad affinare le sue tecniche.
L'uomo maltrattato viene lasciato cadere a terra bagnandosi ulteriormente per via della piccola pozzanghera formatasi per via del suo terrore, il vampiro si avvicina, parla suadente come un incantatore e senza sforzo ottiene le informazioni richieste, si rialza e guarda sorridendo il compagno d'armi da poco ritrovato.
Di niente.
Lo sguardo del notturno si fa confuso quando il combattente gli rivela delle difficoltà incontrate in situazioni del genere ora che non aveva Tiana e Mitsuhide a disposizione, vedendo che lui era tornato, Noctis si aspettava che anche l'arcanista e la vampira docile fossero tornati a Dilagon City, a quanto pare si sbagliava.
Quindi non sono tornati anche loro, ma... si fermò non sicuro di ciò che stava per chiedergli, prese tempo rimettendosi il cappuccio sul volto, il mezzodemone avrebbe potuto notare un anello dorato portato nell'indice della mano destra, un gioiello che come stemma riportava la testa di un leone dagli occhi oscuri, se Angelus fosse stato in possesso di capacità di percezione spirituale avrebbe potuto avvertire del potere arcano provenire da quel monile così piccolo; l'attesa non durò molto ed infine riuscì a porre la domanda Che fine avevi fatto? Ogni tanto passavo davanti all'agenzia ma eravate tutti spariti.
Attese una risposta e nel frattempo ripensò a ciò che l'uomo aveva detto di quelle difficoltà che si era trovato davanti, ora che non godeva dell'aiuto dei due notturni, una piccola idea si stava facendo strada lentamente nella testolina del succhiasangue.. -
Lhou.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Sisi gestisco io^^
Shep dovrebbe aver finito l'introduzione, quindi si aggiungerà a breve suppongo.
Angelus accenna un sorriso in risposta, gettando un occhiata poi all'uomo che ha perso i sensi, probabilmente dalla paura. Il ragazzo si avvicina al bancone, sporgendosi appena oltre per afferrare due bicchieri ed una bottiglia di whiskey, la osserva per qualche istante ed annuisce, discretamente soddisfatto.
<< Questa la offre la casa, vero amico?>>
Chiede retoricamente al tizio svenuto poco più in la, afferrando un paio di cubetti di ghiaccio e gettandoli in un bicchiere per poi fare lo stesso con il secondo, voltandosi e lanciando, senza troppa forza, uno dei due bicchieri verso Noctis, stappando la bottiglia con i denti e sputando il tappo appena oltre il bancone.
<< Puoi bere altri liquidi?>>
Gli chiede, eludendo per ora le sue domande.
<< Mitsu e Tiana potevano, ma so che non tutti i vampiri possono.>>
Aggiunge, avvicinandosi e versando un pò di whiskey di malto nel bicchiere del vampiro, per poi versarne anche nel suo e poggiarsi con calma al bancone, rimettendo la bottiglia su di esso..
A quel punto sospira e inizia a rispondere alle domande dell'altro.
<< Dopo quello che era successo nelle fogne... Abbiamo deciso di partire tutti e tre, Mitsu e Tiana si sono diretti verso Cina e Giappone, io in Italia, per indagare su quella pietra rossa che faceva impazzire i notturni.>>
Inizia a spiegargli, alzando il bicchiere a mo di brindisi.
<< Kasak.>>
Dice, usando la parola per il brindisi in arabo e bevendone un sorso. A quel punto osserva non molto convinto il bicchiere, probabilmente non particolarmente soddisfatto di quel whiskey, per poi continuare.
<< Non so come è andata con loro, io ho... Diciamo avuto uno spiacevole intoppo una volta la, ho perso i contatti e sono rimasto tagliato fuori dal mondo per quasi due mesi.>>
Conclude semplicemente, senza aggiungere particolari dettagli sul suo soggiorno presso l'inquisizione vaticana, per ora.. -
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Afferrò il bicchiere ed annuì alla domanda dell'altro, non gli aveva mai causato particolari problemi bere altri liquidi oltre al sangue anche se ovviamente non poteva ubriacarsi come gli umani ed il sapore non era buono come poteva esserlo per il mezzodemone, ma quel whiskey sembrava piuttosto scadente, probabilmente avrebbero bevuto alcool annacquato; si avvicinò anche lui al bancone e lasciò che l'altro versasse il liquido alcolico, alzò il bicchiere fino a davanti ai suoi occhi osservandone il contenuto con fare un po' incerto.
La voce di Angelus lo distolse da quello scadente liquido ambrato, dopotutto non poteva certo aspettarsi un Glen Grant da una topaia come quella, poi la parola "fogne" lo porta a concentrarsi completamente su ciò che stava dicendo, in silenzio, serio, prima aveva nominato quell'incidente perché era l'ultima volta in cui l'aveva visto ma non pensava che fosse proprio quella la causa della loro sparizione da Dilagon.
за здоровье. risponde, usando la parola per il brindisi in russo, con un perfetto accento, ed imitando l'altro ne beve a sua volta un sorso.
Come mi aspettavo, pessimo. pensa, agitando un po' il bicchiere tanto per vedere muoversi i cubetti di ghiaccio, appoggia il bicchiere sul bancone e torna a guardare il mezzodemone, mentre questi finisce di spiegare il perché di due mesi di sparizione.
Beh, mi fa piacere sapere che sei riuscito a tornare tutto intero. Sorride, dopotutto qua i paladini della giustizia servono eheh. lo sguardo si fa più serio e domanda: Le ricerche hanno portato qualche risultato? Sei riuscito a scoprire qualcosa su quell'affare diabolico? Anche se per certi versi dubitava di ciò, probabilmente gli unici che adesso possedevano le informazioni necessarie a fornire qualche spiegazione erano i membri del clero di Dilagon, ma figuriamoci se avrebbero mai rivelato ciò ad un notturno o ad un mezzodemone.
Peccato per Mitsu e Tiana, spero stiano bene... gli si accese lo sguardo e subito chiese Ma quindi ora lavori da solo, o hai già trovato altri collaboratori? poteva essere presa come pura curiosità ma quell'idea che si era insinuata nella mente del vampiro aveva altri obbiettivi.. -
Lhou.
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Angelus accenna un sorriso alle prime parole dell'altro, per poi bere un altro lungo sorso di whiskey, svuotando il bicchiere e, con calma, poggiandolo sul bancone. Anche lui, come il vampiro, non sortiva quasi nessun effetto dall'alcool. Certo una volta, molti anni fa, era riuscito ad ubriacarsi, all'epoca in cui viveva come un barbone in Asia, dopo la morte di Roy e prima di incontrare Al'Azif, ma aveva dovuto scolarsi una quantità tale alcool che probabilmente avrebbe mandato in coma etilico un rinoceronte, e lui aveva ottenuto poco più che una leggera sbronza.
A quel punto il ragazzo sospira e scuote il capo.
<< Niente più di quanto già non ci avesse detto quell'archeologo. Ma ho qualche altra idea, devo solo avere l'occasione di parlare con le persone giuste.>>
Risponde, chiudendo l'argomento, per poi scrollare le spalle.
<< Immagino di si, entrambi se la sanno cavare bene, non sono particolarmente preoccupato per loro. Immagino semplicemente avranno i loro motivi per stare lontani, so che entrambi avevano qualche faccenda personale da gestire.>>
Gli spiega, per poi accennare un sorriso ed annuire, staccandosi dal bancone e facendo qualche passo verso l'ingresso, facendogli cenno di seguirlo.
<< Si, ho due collaboratrici. Molto più vive dei precedenti direi. Magari te le farò conoscere. Ora che dici, riprendiamo il lavoro assieme?>>
Gli chiede, dopo aver risposto anche alla sua ultima domanda, mantenendosi misterioso come al solito.. -
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Questa città non smette mai di sorprendermi, fu l'unico pensiero del mercenario, alla vista di un uomo svenuto nel vicolo, presumibilmente sbattuto fuori, da chissà chi, attraverso una finestra del logoro edificio,che Gregor neanche osava chiamare bar.
Avrebbe mentito, però, nel dire che la cosa non lo avesse incuriosito. Dentro l'edificio stava sicuramente succedendo qualcosa di interessante, magari qualcosa che poteva interessare anche a uno come lui, e queste erano davvero poche.
Non era un caso, però, che si trovasse a Darksun e forse avrebbe trovato anche le informazioni che cercava. Fino a quel momento non aveva ancora trovato nulla a conferma delle voci da lui sentite, su una specie di setta, ma non era proprio l'esistenza di un qualche tipo di gruppo ad averlo spinto a iniziare le sue indagini. Ormai erano sette anni che il suo padre adottivo, poi mentore e infine avversario era scomparso nel nulla e dato che in quel periodo non gli erano arrivati molti incarichi, aveva deciso di prendersi una pausa per indagare su quel gruppo, sperando di scoprire qualcosa in più. Ovviamente le possibilità erano minime ma, seguendo il ragionamento del "tentar non nuoce", aveva deciso di imbattersi in quella sua indagine personale. E poi, anche se non avesse scoperto nulla su Jeremy McKenzie, aveva comunque trovato qualcosa che lo tenesse occupato fino al suo prossimo lavoro.
Mentre si avvicinava alla porta, ripensò al suo ragionamento. Tentar non nuoce? si disse. Veramente nel mio lavoro nuoce sempre.
Varcò la soglia, entrando e aspettando di trovarvi una qualche specie di rissa e... Invece l'unica cosa che vide fu un uomo svenuto e altri due che parlavano come se niente fosse con una bottiglia di whiskey davanti. Da là non riusciva a distinguere tutte le parole, ma sembrava che si conoscessero. Velocemente, Gregor lanciò una rapida occhiata al locale. Non sembrava ci fossero altri in grado di essere una minaccia, ma quei due potevano bastare. Evidentemente, poi, erano stati loro a fare quel casino, o perlomeno era l'unica spiegazione, data l'assenza di altri, si poteva dire, in salute.
Lentamente iniziò ad avvicinarci ai due e si fermò al tavolo a loro più vicino. Prese una sedia che era là accanto e si sedette, sperando che una sedia di un posto del genere, potesse reggere al peso di una persona
Sembra che sia successo un bel casino qui.
Parlò, poiché ormai non vi era alcun motivo per non rivolgere la parola agli altri due, ma una domanda continuava a rimbombargli in testa: amici o nemici? Per ogni evenienza, si tenne pronto a estrarre rapidamente la pistola, anche se a vederli, gli altri due non sembravano proprio dei dilettanti e ciò poteva essere un problema.. -
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Capisco... asserì semplicemente, lasciando cadere la questione fogne e "pietra rossa che fa impazzire i vampiri" e annuendo poi quando disse che ovunque si trovassero i due notturni al momento, probabilmente stavano bene In effetti, siamo noi quelli vicini alla bocca dell'inferno eheh... Comunque, con piacere. sorrise, dopotutto l'altro era un eccellente detective e combattente non poteva certo lamentarsi, oltre al fatto che come persona apprezzava Angelus.
Prese il bicchiere e si mosse per finire quella bevanda che tecnicamente doveva essere alcool, quando all'improvviso il suo udito vampirico udì un rumore provenire dal vicolo. Un suono di
Abbiamo compagnia. Parlò dopo aver appoggiato il bicchiere sul bancone, era tardi, le macchine che passavano era poche, i passanti nelle strade ancor meno, il cielo notturno era sereno, non c'era alcun ostacolo apparente ad impedirgli di avvertire l'avvicinarsi di Gregor, dal passo non sembrava avere chissà quale fretta o determinazione, era calmo, probabilmente non era un nemico. Probabilmente.
Il vampiro era rimasto fermo davanti al bancone guardando l'ingresso, sapeva che stava arrivando qualcuno, perché fingersi sorpresi?
L'uomo parlò neutro, ancora non dava per niente l'impressione di avere intenzioni ostili.
Staranno una favola una volta che si saranno risveglaiti, certo quello qui è un po' traumatizzato e quello là fuori avrà un bel bernoccolo in testa, ma ehi quando ti metti in affari con una setta invischiata in faccende non proprio carine, sono rischi che devi aspettarti, no? la luce era debole ed il cappuccio gettava un po' d'ombra sul viso, Gregor avrebbe potuto notare il pallore del vampiro ma difficilmente si sarebbe accorto dei canini e degli occhi scarlatti.
Noctis guardò Angelus quasi a domandargli: "Che si fa?". -
Lhou.
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Alla prima frase di Noctis, Angelus si limita a sogghignare ed annuire. Si beh, posti pericolosi quanto Dilagon City al mondo erano davvero pochissimi, probabilmente si contavano sulle dita di una mano. Ma comunque c'erano...
Questo non toglie la fiducia che il mezzo demone ha per i suoi amici, ma il discorso cade ed Angelus decide di lasciar scemare i pensieri a riguardo, annuendo alle parole del vampiro.
<< Si e dall'odore pare umano.>>
Si limita a dire, afferrando la custodia rigida per chitarra che aveva lasciato poggiata al bancone e tirandosela di nuovo a tracolla addosso. Rimane inizialmente silenzioso quando Gregor entra e si dirige a prendere una sedia e sedersi vicino a loro ed alle sue parole sogghigna.
<< Colpa mia.>>
Dice, anche sottolineando le parole del vampiro.
<< Ma questi idioti hanno sovvenzioni da alcune bande locali, ci metteranno poco a sistemarsi.>>
Aggiunge con un sospiro, osservando attentamente l'uomo, percependo ogni odore addosso a lui, mentre i suoi occhi catturano ogni dettaglio, dal tipo particolare di terra sotto le suole dei suoi scarponi, a come tiene la mano vicina a dove probabilmente tiene la pistola, da come li osserva ai suoi abiti ed i segni su di essi. Infondo notare ogni dettaglio era il suo lavoro.. -
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Gregor si sforzò di sorridere, con ben pochi risultati.
C'era stato un tempo, lontano ma c'era stato, in cui sorridere era la cosa che gli riusciva meglio... Ma era prima della scomparsa di suo padre. Jeremy McKenzie, una volta, lo aveva definito "l'incarnazione della felicità", ma dopo la sua scomparsa, tutto era cambiato. Troppe volte Gregor aveva rischiato la vita per ritrovare la spensieratezza di quando era un semplice ragazzo. Dalla scomparsa del suo mentore e avversario, Gregor si era fatto sempre più cupo, dimenticando anche come si sorridesse. Nel suo lavoro era quasi obbligato a sapere come emulare ogni singola espressione, ma in quel momento, non dovendo fingere di essere qualcun altro, non sapeva come fare.
Non aveva dubbi sul fatto che il suo sorriso doveva essere apparso terribilmente forzato, ma non se ne curò. C'era un motivo che lo aveva spinto fin là, e non sarebbe certo stata un'espressione forzata sul suo volto a metterlo in crisi.
Il mercenario si rivolse all'uomo che si era preso la colpa degli uomini svenuti. Con fare noncurante, Gregor allontanò la mano dalla pistola. Non voleva combattere, se non era proprio necessario.
Immagino tu abbia ragione.
Il suo sguardo si posò per un attimo sul tipo con il cappuccio. Gli era sembrato, per un singolo momento, che la sua pelle fosse incredibilmente pallida, ma non poteva esserne sicuro con le ombre che aveva sul volto.
E poi, se anche non fssero umani, che mi importa? fu il suo pensiero. Ci sono cose più importanti in questo momento.
Immagino anche voi abbiate sentito di questo gruppo comparso da queste parti.
Gregor si alzò, lasciando le braccia lungo il fianco, non volendo dare l'impressione di voler combattere con gli altri due, anche perché lui non voleva combattere.
L'uomo si avvicinò ancora al bancone, prendendo la bottiglia di whiskey e un terzo bicchiere. Se ne verso un sorso e bevve.
Schifo.
Fu solo quello il commento che diede alla bevanda, dopo essersi scolato tutto il bicchiere, che poi aveva riempito solo per un quarto, in un sorso. Beh, di certo non poteva aspettarsi un buon liquare da quel posto.
Dopo aver posato il bicchiere, infine, tornò a guardare gli altri due presenti.
Credo che comunque delle presentazioni siano d'obbligo. Io sono Gregor. Credo ci siano buone possibilità che siamo qui per lo stesso motivo.
Parlò con voce calma, rimanendo in attesa degli altri due. Aveva, comse suo solito, evitato di fare il cognome McKenzie. Lentamente tornò a sedersi. Se c'era una cosa che sicuramente non si poteva dire, su di lui, era che non aveva pazienza. Perché fare le cose di fretta, magari facendole male, quando si poteva fare tutto con più calma? Nonostante lui sapesse che un normale umano non viveva a lungo come altri inumani, sapeva che non era la vita non era neanche troppo breve da costringere ad agire con troppa fretta, inducendo spesso in errori.. -
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Alle parole del mercenario il vampiro annuì, dopotutto già avevano rivelato di aver messo sottosopra quel posto per via del collegamento che aveva con la banda locale.
Rimase rilassato anche quando l'altro si avvicinò al bancone per prendere una bevanda di quel veleno, dopotutto sembrava impegnarsi davvero tanto per far vedere che non cercava lo scontro.
Noctis disse con un lieve sorriso porgendogli la mano destra, senza particolare sforzo riuscì a limitare l'aprirsi della bocca così da non mostrare i canini, non aveva idea di come avrebbe potuto reagire l'altro vedendoli, anche se i mercenari in quella città di solito erano a conoscenza di quella parte oscura del mondo in cui gli incubi e le leggende si facevano realtà.
Nonostante questo per quanto Noctis ne sapeva quell'uomo poteva avere un risentimento personale nei confronti dei non umani, perciò non c'era motivo di correre rischi inutili. Suppongo di si, se anche tu sei venuto qua per mettere fine a questa piccola setta di fanatici.
Non prenderla male, ma è piuttosto evidente che sei un mercenario, per caso ti ha assoldato qualcuno?
Domandò curioso, se il vampiro ed il mezzodemone erano venuti a conoscenza di quella faccenda era probabile che anche altri sapessero, perciò era possibile che qualcuno (magari della zona) avesse assunto quel mercenario per liberarsi della banda. O si tratta di puro interesse personale? concluse prendendo il bicchiere da cui aveva bevuto e capovolgendolo a testa in giù.
Per quanto mi riguarda, se vuoi unirti a noi nella caccia non c'è problema, tutto questo casino non è stato per nulla... disse indicando con un gesto della mano il caos presente all'interno, e fuori, dal locale. Un lieve ghigno si formò sul quel viso pallido Te che ne dici? domandò ad Angelus.. -
Lhou.
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Angelus rimane in silenzio per la maggior parte della conversazione dei due, ascoltando prima le parole di Gregor e poi di Noctis, osservando le loro azioni in silenzio. Osserva come il mercenario allontana la mano dalla tasca della pistola, rilassandosi leggermente per poi andare a prendere da bere al bancone, questo gli indicò che non si trattava di una cattiva persona, o almeno non di una ostile o avrebbe già iniziato a sparare. Non che i proiettili fossero particolarmente utili contro un mezzo demone ed un vampiro.
Ascolta quindi anche le presentazioni e poi le parole e la proposta di Noctis, ed annuisce.
<< Se anche tu sei qui per i cultisti possiamo lavorare assieme.>>
Dice con calma, spezzando il suo silenzio, senza muoversi dalla sua posizione poggiato al bancone con i gomiti ed una mano a reggere la cinghia della custodia per chitarra contenente la sua spada.
<< Infondo non c'è nessuna taglia, se anche ognuno di noi fosse stato inviato da qualcuno otterremmo tutti il nostro obbiettivo.>>
Prosegue, facendo solo una breve pausa prima di riprendere.
<< Io sono Angelus. Esorcista, demonologo, dilettante delle arti oscure. E detective privato.>>
Conclude, presentandosi anche lui a quel punto..
Non nella mia città |
