Bene scegli come muoverti e tutto il resto XD hai praticamente piena libertà quindi vedi tu cosa fare, nel caso avessi qualche dubbio non esitare a scrivermi un mp =)
Aaron si trovava davanti a iil campo dei nomadi,in mezzo alla fredda tundra. Come poteva riuscire a prendere quel tomo?Vi erano pochissimi nascondigli,anzi diciamo nessuno,e c'erano troppe persone per tirare fuori la pistola e sparare a tutti. Restava solo una altra via:l'astuzia. Sarebbe andato normalmente e avrebbe cercato il capo dei nomadi chiedendo che gli fosse dato il tomo,e se non glielo avessero dato,cosa alquanto probabile lo avrebbe ucciso e poi sarebbe andato via normalmente,d'altronde anche lui doveva essere in un camper e nessuno se ne sarebbe accorto immediatamente,no? Aveva deciso la strategia;mise il coltello nella manica della maglia così che se fosse servito sarebbe bastato farlo scivolare e sarebbe stato pronto a colpire,mise la pistola in una posizione comoda per prenderla con il cane alzato così che sarebbe bastato estrarre la pistola e premere il grilletto per ammazzare qualcuno. Era pronto!Sui incamminò verso il campo dei nomadi con tutta la nonchalance di cui poteva disporre.
«Chi sei? Cosa vuoi? Non sei il benvenuto.» A parlare era stato un giovane con l'aria molto in cagnesca. “Gentili questi nomadi”. <<piacere,sono Rich Olden>> disse Aaron usando un nuovo nome ancora. <<sto portando un monito:sono un agente della polizia di Dilagon City e grazie ai miei informatori ho scoperto una cosa;devo comunicarlo al capo;Chi è?>> disse Aaron usando tutta la sua abilità nel mentire,che non era poca. Sperava di non dover passare subito alle mani;avrebbe perso sicuramente contro tutte quelle persone e non poteva certo aggirarle. In più se fosse andata male e avesse dovuto usare la furtività sarebbe stato un problema:pochi nascondigli,molte persone che lo avrebbero ucciso a vista,non avrebbe saputo dove andare(ancora non sapeva dove trovare il capo,e il libro). Un antico detto dice:se non puoi batterli fatteli amici...e poi tradisci la loro fiducia derubandoli di un importantissimo libro uccidendo magari anche il loro capo. Ok forse la seconda parte era un'aggiunta personale,ma Aaron non se ne preoccupava più di tanto visto che non doveva spiegare niente a nessuno,niente d vero comunque.
Questa non ci voleva proprio. Non l'aveva previsto,doveva spaventarli in qualche maniera,ma nin ooteva far capire che la minaccia era lui. Sia le buone notizie che le cattive? "Abbiamo un poliziotto infiltrato nei luoghi come bar dove personaggi non proprio molto raccomandabili vengono reclutati per dei lavori altrettanto non molto raccomandabili.Un lavoro che hanno è quello di rubarvi un manufatto,un libro. Per la vostra stessa protezione la polizia di Dilagon city vi è venuto a offrirvi di darci in custodia,per così dire,codesto libro.poi ci dovreste aiutarci a sopprimere queste persone e riavrete il libro" Lo disse e intanto pensava"speriamo ci caschino,ho scoperto più di quel che volevo le mie carte,potrebbero buttarmi fuori dal villaggio e proteggere con ancora più protezione il villaggio e il libro.e conoscono il mio aspetto."
scusa il ritardo catastrofico ma ha scuola ci stanno martellando di compiti e in più seguo anche qltri forum e poi devo ricordarmi di non vivere qui su internet quindi non ce l'ho fatta a postare prima.scusa ancora.
Tranquillo nessun problema, inoltre non c’è problema, ti avviso solo che se dovessi fare periodi particolarmente lunghi di assenza di avvisare nell’apposita sezione così chi gioca con te si regola meglio ^^ e ora mi devo scusare anche io del ritardo XD ahahahh
“Mi spiace ma come ha detto lei non ho nessun mandato. In parte vi ho mentito:non sono qui in veste ufficiale,sono qui in via ufficiosa;comunque mi devo dire assai sorpreso che un nomade conosca così bene la legge” disse con un finto stupore impresso sulla faccia. “Merda!Non ha funzionato.Dovrò passare in fase furtiva,potrei seguire il loro consiglio e dormire là sperando in una buona occasione per entrare.Oppure...” pensò. “Allora vi saluto signori visto che il mio aiuto non è desiderato” disse,si girò e iniziò ad andarsene. Poi a metà strada cadde come un sacco di patate;non emise neanche un suono,stava fingendo di essere svenuto,o avere avuto comunque qualche malore:forse avrebbero cercato di curarlo e per farlo forse lo avrebbero fatto entrare un po' di più nel villaggio,forse avrebbero abbassato la guardia vedendo come si ritrovava. Mentre cadeva era stato attento a cadere picchiando violentemente naso e bocca così da perdere più sangue possibile senza arrecarsi troppi danni e ora una macchia di sangue si stendeva stto al suo viso,chiuse gli occhi e aspettò una reazione. “Dai!Aiutatemi e abbassate la guardia stronzi!” pensà.
”Cammina con una persona integerrima per un chilometro e ti racconterà almeno sette bugie.” Lo disse una volta un giapponese e mai come in questo momento mi sembra più appropriata. E se quella fosse la sua seconda bugia? Tu vuoi portarlo dentro, cosa dovremmo fare se le sue prossime cinque bugie potessero risultare letali e pericolose?” “Ma per chi mi ha preso?Per un dilettante?Mi ci vorranno molte meno bugie” pensava mentre veniva portato nel camper e steso sul letto. Era ad occhi chiusi ma sapeva che il nomade lo stava guardando e sospettava che l'avrebbe guardato finché fosse stato necessario. Aveva un piano ma per attuarlo doveva sapere due cose:era legato?Scoprirlo non sarebbe stato un problema;oltre a quel nomade cera qualcun altro nel camper?Quello sarebbe stato leggermente più difficile da scoprire ma ce l'avrebbe fatta senza problemi. Aprì gli occhi e vide il camper e il nomade che lo guardava. Muovendosi e aprendo gli occhi avrebbe guardato se c'era qualcun altro e se era legato;aveva aperto leggermente gli occhi e alzato il busto come se avesse ripreso conoscenza e di certo il nomade lo aveva notato, ma subito ricadde all'indietro,svenuto,per finta,nuovamente.
Finalmente poteva attuare il suo piano:non era legato e nel camper c'era solo un'altra persona. Aveva solo una via fuga,e una sola arma,non poteva sparare(avrebbe allertato tutti),quindi non gli rimaneva che il coltello. Il tizio,chiunque fosse,sembrava alquanto scocciato. Dalla sua nuova posizione estrasse senza farsi vedere il coltello e aprì gli occhi sbattendoli ripetutamente come se si dovesse abituare alla luce. “Buongiorno amore” disse con aria scombussolata,poi fece una faccia a “ma che cazzo?”. “Chi sei?Dove sono?” chiese guardandosi in torno. Doveva solo girarsi,non appena si fosse girato...bhè,era meglio per il nomade non farlo. “Girati,girati.GIRATI!” pensava. Gli ci sarebbe voluto poco ad estrarre il coltello e iniziar a combattere,avrebbe usato la pistola solo se necessario,solo alla fine se strettamente necessario. Doveva solo girarsi e sarebbe stata fatta. Il coltello era in mano,era pronto. Una volta ucciso il primo sarebbe uscito durante la notte sperando di trovare meno gente possibile così da poter agire il più indisturbatamente possibile e sarebbe andato a cercare l'oggetto desiderio del suo mandante.