Xenofobia • Pt 1

Un uomo, il vestito scuro ricorda molto quello di un prete e anche il suo modo di fare ma negli occhi brilla qualcosa di strano, qualcosa di diverso. Era in uno studio, lontano dalla cattedrale, lontano dalla luce di Dio e stava seduto ad una scrivania intento ad una lettura. Improvvisamente il telefono accanto a lui prese a squillare, insistentemente. Il prete rispose con un sorriso per niente affidabile sul volto , afferrò la cornetta e non perse nemmeno un attimo, evidentemente angosciato, evidentemente preoccupato.

« Pronto, sono padre Aaron…»

Rimase quindi in silenzio, prima di sorridere e lasciando che le dita tamburellassero nervosamente sul tavolo di legno laccato.

«Perfetto…speriamo che questa sia la volta buona….non voglio sorprese ma a questo penso che ci penserò io. Tu trovami solo qualcun altro, qualcuno che sia giusto per questo lavoro.»

La sua espressione sembrava quasi invasata. Un prete che agiva alle spalle del clero…chissà cosa nascondeva, chissà perché? Una cosa però era chiara, pur di non farsi scoprire dalla sua casta era disposto a far trovare il lavoro attraverso voci di corridoio, era disposto a lavorare con la feccia peggiore pur di arrivare al suo scopo. Caritatevole? Benevolo? Chissà quanto le sue intenzioni possano essere nobili. Tocca all’eroe della nostra storia scoprirlo.