Vendetta dall'inferno

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  1. GameMaster3
     
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    Vendetta dall’inferno - Voci di corridoio -
    Dilagon è un posto oscuro, pieno di misteri e, soprattutto, in grado di dare un buon lavoro a chiunque voglia. La ricompensa? A volte possono essere soldi, altre solo la gloria di capire e di toccare l’occulto con le proprie mani.
    Ad ogni modo per poter capire cosa fare e come muoversi l’ideale era sempre sentire le voci di corridoio, le leggende metropolitane…oppure parlare con Aiden, il barista. Chiunque abbia bisogno di una missione era da lui che dovevano andare perché sicuramente avrebbe avuto qualcosa per loro.


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  2. Fantasi Lando
     
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    E' ora tarda quando Janis decide di intraprendere quella visita, nelle sue ricerche alla consapevolezza di se e di approfondimenti dei territori arcani, gli era capitato di incontrare più volte un nome di un locale e al suo seguito un nome "Aiden" la ragazzetta è famosa per non restarsene buona e per avere un tasso di curiosità incredibilmente alto, elemento di grande disordine nella sua vita fino ad ora.
    Avanza per le strade notturne della città, cercando di non destare eccessivamente negli occhi, vestita rigorosamente di nero, senza ciocche colorate per l'occasione o quanto meno niente di mostrato, nascosta sotto il parka dal cappuccio sollevato. Due esili gambette coperte in succinti leggins in ecopelle che terminano in uno stivaletto tempestato di borchie sul tallone sopra il tacco.

    Avanza con passo deciso fino all'ingresso del locale, non ha bisogno di sollevare gli occhi al cielo notturno per sapere che Crow la sta seguendo da sopra le cime dei tetti, che la tiene sotto controllo, la sua bodyguard personale, silenzioso, ma presente.

    Un solo profondo respiro prima di accedere all'interno del locale e muovere il passo senza fermarsi se non quando raggiunge il bancone, accomodandosi o meglio appoggiandosi ad uno sgabello solo con una natica, mentre le gambe restano puntellate a terra.

    Con tutta calma abbassa il cappuccio che le ricade dietro la nuca e che mostra in realtà due codini laterali neri come la pece e una frangetta diritta e sparata sulla fronte fino a sopra le sopracciglia. I suoi occhi "innaturali" sono evidenziati da un trucco scuro che ne fanno risaltare ancora di più il chiaro, un elemento che lei non cela , non giustifica ma che porta con disinvoltura, nemmeno fosse una maschera da presentare sfacciatamente al prossimo.

    Il giubbotto viene aperte e slacciato ma non sfilato, al di sotto si mostra una maglia nera a più strati quello superiore è di pizzo, quello sotto di cotone grigio che permette al decoro di risaltare, al collo molteplici nastrini di velluto che le circondano il collo come un collare per poi ricadere e insinuarsi tra le curvature del seno non eccessivamente prosperoso con il terminale di una croce di acciaio.

    Nelle tasche oltre il cellulare, le chiavi per rientrare, qualche spicciolo, non porta mai eccessivo denaro con se, non ha molto altro, un pacchetto di caramelle alla menta

    Una volta seduta schiocca la lingua contro il palato e appoggia un gomito al bancone osservando il barista con fare annoiato mentre attende che se la fili. Le unghie corte sono laccate di un fucsia quasi psichedelico. Figurarsi se sotto sotto non aveva qualcosa di particolarmente fluo
     
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  3. GameMaster3
     
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    Vendetta dall’inferno - Ciò che desideri -
    Il locale non sembrava essere particolarmente frequentato, gli avventori erano davvero pochi e sicuramente erano lì per degli affari loschi particolari, difficilmente si avvicinava gente che aveva solo voglia di passare una serata all’aria aperta.
    Aiden non ci mise molto a notare Janis, che di sicuro non passava inosservata, quindi, con un mezzo sorriso, si avvicinò a lei, ancora con lo straccio in mano.

    «Buona sera signorina…cosa posso portarle?»


    Chiese mettendole davanti al bancone non solo la carta delle bevande varie ma anche quella del cibo.

    «Cerchi qualcosa?»


    Concluse con un sorriso piuttosto sadico. In fondo lui sapeva bene che chi entrava lì dentro aveva sempre bisogno di qualcosa. Soldi, mercenari o semplicemente una grande avventura.
    Janis cosa desiderava di tutte queste cose?


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  4. Fantasi Lando
     
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    schiocca la lingua contro il palato quando le vengono offerti i diversi menu, li sfoglia distrattamente ma già ordina patatine fritte con maionese e ketchup nulla da bere, non per ora, pertanto lascia da parte le due carte e si sporge in avanti andando ad appoggiare sul bancone entrambe le braccia intrecciate davanti a se, fissa negli occhi il barista e sorride nemmeno fosse lo stregatto divertito

    qualcosa che non c'è sul menù.. decisamente... sto cercando qualcuno o qualcosa che mi conduca da lui.. dicono che tu puoi aprire molte vie... ecco a me ne serve una.. lascia in sospeso il suo dire, si prende il labbro inferiore tra i denti prima di chiedere in modo del tutto innocente credi nella magia? una domanda che potrebbe avere molto senso per alcuni e semplicemente essere banale per altri che già pensano a illusionisti del caso.

    Si alla fine ha deciso, forse un tentativo per comprendere che fine abbia fatto il suo mentore deve farlo. Sa bene che se lui non vuole farsi trovare, non sarà facile, perchè ovviamente non è lei il pericolo più grande per lui, ma altri di cui sa ben poco.. ma in fondo se quell'uomo davanti a lei poteva aprirle una pista arcana da seguire, avrebbe comunque aperto un modo da conoscere e consacrare a se stessa nel bene e nel male a prescindere il ricercato. Quindi era ora di buttarsi e vedere cosa veniva fuori.
     
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  5. GameMaster3
     
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    Vendetta dall’inferno - Uno scambio di lavoro -
    Con un mezzo sorriso Aiden appoggiò lo straccio sul bancone prima di andare verso lo scaffale dei super alcolici vicino al quale si trovava una porticina a spinta.

    «Una patatina Ketchup e maionese.»


    Urlò dentro una stanza, le cucine con molta probabilità, e tornò quindi dalla ragazza che aveva mostrato in maniera fin troppo evidente che non era lì solo per mangiare, al contrario, condivideva lo stesso desiderio di tutti gli altri avventore: cercare qualcosa.

    «Bellezza…io ho più anni di quelli che dimostro e tu non hai idea delle cose che ho visto.»


    La guardò per un lungo istante, non occhi lascivi, ma quasi come se volesse soppesare la sua anima. Le sembrava solo un cucciolo smarrito, non una grande guerriera o un’eroina forte e coraggiosa.

    «Se vuoi che io trovi qualcosa per te devi essere molto chiara nelle tue richieste…e la tua domanda è molto vaga.»


    Disse facendo spallucce e appoggiando la schiena alla parete dietro di lui incrociando le braccia sul petto.

    «Comunque se credi davvero nella magia ho qualcosa per te. Due morti strane e un uomo terrorizzato che cerca una guardia del corpo. Se tu mi dici cosa stai cercando io farò delle ricerche, intanto tu ti occupi di questa faccenda, cosa ne dici?»


    Le sue parole furono interrotte da uno scampanellio che proveniva dalle cucine. Aiden corse vero la porta oltrepassandola e tornando da Janis con un bel piatto di patatine e, sul bordo due bustine, una di ketchup e una di maionese.

    «Ovviamente il lavoro è pagato, nessuno si aspetta che venga fatto gratis. Però devi trovare chi minaccia questa persona altrimenti i soldi prenderanno il volo.»


    Disse alla fine rimanendo in attesa di una risposta.


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  6. Fantasi Lando
     
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    In realtà il riuscire a modulare al meglio e in modo puntuale la sua richiesta, sembra essere quasi che impossibile per la ragazzetta che resta al bancone. Sa perfettamente chi cerca e proprio perchè sa chi cerca, sa che ogni tentativo di seguirlo non può far altro che metterlo in pericolo. Lui che è comparso dal nulla ed è sparito altrettanto nel nulla, nella sua vita da eremita, con contatti sociali ridotti al minimo, senza una reale identità, celato in una sorta di fuga da chi lo cerca, ma al contempo attento.. in fin dei conti cosa sa di lui? poco per rintracciarlo e ogni indagine è un rischio. Vuole davvero concedere informazioni a quello sconosciuto? in fin dei conti è andata li per quello no?, eppure non riesce a proferir parola in merito a quellla ricerca. Dove è finito? perchè se ne è andato? non vuole essere trovato, nemmeno da lei, quindi forse non è il caso di mettere altri, altri chi? lei non lo sa, lui estremamente riservato non le ha mai aperto nessuno spiraglio su quella vita e ora lei si ritrova a voler rintracciare un fantasma, che è richiesto e non vuole mettere le persone sbagliate sulle sue indagini. Pertanto alla fine, decide di non dire nulla ma di concentrarsi solo su quella sorta di lavoro che le viene offerto, potrebbe essere un buon campo di allenamento, di certo non lo fa per i soldi, seppur questo non lo espliciterà. Un indice prende a giocherellare con una ciocca di capelli attorcigliandola più volte per poi sfilarla, gli occhi sull'uomo, mentre corruccia le labbra in modo decisamente teatrale come se stesse riflettendo profondamente sulla missioni, prima di accettare con tale semplicità

    ci sto. dice solamente come se a quel punto fosse l'unica cosa che le interessa

    vediamo dove mi conduci, per le mie ricerche.. saprò essere più precisa dopo... forse commenta dando poca importanza a quella richiesta che in realtà l'aveva portata li, come se in fondo avesse cambiato idea.

    sarei curiosa di vedere quello che i tuoi occhi hanno visto uomo.. non sai nemmeno quanto schietta e diretta. Arrivano finalmente le patatine, apre le bustine di salse e le sparniccia sugli stecchi fritti, macchiandole di pois bianchi e rossi, con le dita prende poi una estremità di una patatina e la fa scivolare sulle salse, per poi mangiarne subito una, solleva gli occhi al soffito, come se fossero deliziose o quanto meno stesse dando risposta ad un sintomo di famelico appetito che viene finalmente appagato.

    dimmi quello che sai... e il compenso anche se non le interessano i soldi, chiede comunque il valore di quel lavoro, questa è l'immagine che vuole lasciare di se.
     
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  7. GameMaster3
     
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    Vendetta dall’inferno - Il tuo compito -
    Aiden la guardò per un lungo istante con un sopracciglio alzato…ma chi si credeva di essere? Una pivella veniva e dettava legge a lui?

    «Tesoro forse non hai capito che di te e dei tuoi problemi non frega un cazzo a nessuno. Questo è il mio lavoro. Se voi cercare delle informazioni devi chiedere, se fai la vaga ti posso solo dire che puoi tenerti tutto ciò che stai cercando: quella che ci perde sei tu, non io. Ho abbastanza clienti da fregarmene di una bimba come te.»


    Non c’era astio o rabbia che andava a nascondere un qualche tipo di curiosità. Quello era solo lavoro per lui e aveva appena detto a quella giovane ragazza la verità universale del mondo: “A nessuno frega niente del proprio prossimo”. Era un problema suo volere trovare o non trovare Aiden ne sarebbe stato solo un mezzo, non un suo alleato.

    «Veniamo ora al lavoro….»


    Disse guardandosi un attimo intorno prima di avvicinarsi alla giovane con aria terribilmente seria, tenendo un tono di voce abbastanza alto da farsi sentire soltanto da lei. Si era chinato appoggiandosi sul bancone con i gomiti e avvicinando il viso a quello di Janis il tanto che bastava per poter sussurrare in maniera tale per farsi sentire.

    «Un avvocato, un pezzo grosso, è minacciato di morte da qualcosa o da qualcuno, è ovviamente terribilmente terrorizzato come qualsiasi colletto bianco e ha bisogno di una guardia del corpo, oltre che qualcuno che trovi chi lo minacci e lo consegni alle autorità oppure che lo uccida. E questo sarebbe il tuo compito: proteggerlo, trovare il cattivo e farlo fuori. Per quanto riguarda il prezzo dovrai vedertela con lui. Cosa fai? Accetti o no?»


    Chiese alla fine rimettendosi dritto e incrociando le braccia sul petto fissando la ragazza in attesa di una sua risposta.


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  8. Fantasi Lando
     
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    E' evidente che ha scelto le parole sbagliate per esprimere il suo passo indietro sulla faccenda della ricerca, ma non le interessa e non reputa il caso di chiarire, in fin dei conti il barista è già giunto alle sue conclusioni e ha impartito le sue lezioni di vita, che prende e porta a casa senza fiatare o commentare, seppur continui a mangiare le sue patatine e quando lui fa cenno di avvicinarsi, si sporge il minimo per poterlo ascoltare meglio, senza entrare mai in contatto fisico con lui.

    sente tutte le mansioni che lei dovrebbe svolgere e al proteggerlo non nasconde la sua incertezza, sollevando un sopracciglio, sa a mala pena proteggere se stessa, figurarsi se può farlo con qualcunaltro, il trovare il cattivo potrebbe essere più facile, il farlo fuori altra nota dolente. Si prende qualche attimo per riflettere.

    Rifiutare significa giocarsi il contatto con il barista, ma no, quello non è un incarico per lei. Forse ha fatto il passo più lungo della gamba in quella situazione. La sua testolina corre subito a terze persone che possano svolgere i compiti di cui lei non è certo in grado. Non è una combattente se non per necessità, il suo interesse di conoscenza arcana non ha nulla a che vedere con il proteggere o il far fuori. Si impiega del tempo, e se ne frega che all'altro scocci o meno attendere.

    Continua a mangiare una patatina dopo averla intinta ancora una volta nelle salse.

    quindi sei una sorta di ufficio di collocamento dice con leggerezza, il tono più aspro dell'uomo non sembra toccarla in effetti, come se l'incoscienza della gioventù fosse tale da farsi scivolare tutto addosso.

    Si schiarisce la voce
    lo so, posso dare una impressione che non è quello che è... non credo di potermi occupare della protezione di nessuno, ma di certo la parte più di ricerca mi interessa eccome, fare la guardia del corpo comporta molta dedizione e poco tempo per investigare, forse all'avvocato può interessare far convivere due assoldati per questo, di certo otterrebbe un lavoro più attento e forse anche più veloce

    cerca di proporre una alternativa a quel lavoro che è decisamente al di sopra delle sue possibilità e per quanto appaia come una ragazzina inesperta, che è, non è una sciocca e i suoi limiti sono decisamente evidenti a lei stessa.
     
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  9. GameMaster3
     
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    Vendetta dall’inferno - Deadsea -
    Il barista ascoltò molto attentamente quello che la ragazza aveva da dire, in effetti aveva esattamente fatto quell’impressione: una ragazzina inesperta e impaurita. Questo però non era affare di Aiden, non era compito suo proteggere chi capitava in quel bar alla ricerca di una strada o di un lavoro, lui doveva solo fare quello che era suo compito ossia trovare informazioni o dare lavoro ai mercenari che capitavano lì.

    «Ufficio di collocamento? In effetti nessuno l’aveva mai definito in questa maniera.»


    Ridacchiò divertito.

    «In effetti possiamo definirlo così in un certo senso.»


    Con la sola differenza che non venivano quasi mai usati mezzi legali.
    Per quanto riguardava la sua richiesta ci pensò un attimo. Questa cosa lo trovava abbastanza impreparato dato che non gli era mai capitata una cosa del genere, di solito era difficile obbligare più persona a collaborare insieme ma non gli era mai capitato di vedere persone che non desideravano lavorare da soli.

    «Penso si possa fare ma sappi che dovrete dividervi il bottino, non credo proprio che darà mille a capoccia.»


    Se avesse accettato questa condizione avrebbe poi frugato sotto il bancone fino a tirare fuori un fogliettino che assomigliava molto ad un biglietto da visita.

    «Porta pure chi vuoi…questo è il luogo dove troverete sicuramente l’uomo, il Deadsea è un bar che si trova a Sea Side…andate pure a parlare con lui e ditegli che vi mando io. Lui si chiama Jack Moore.»


    Detto ciò l’avrebbe lasciata con i bigliettino da visita dove era segnato il nome del locale e l’indirizzo, prima di tornare dai suoi clienti che probabilmente erano lì per lo stesso motivo di Janis: sempre alla ricerca di qualcosa.


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    -GdrOff-

    CITAZIONE
    Continua qui []

    -GdrOn-
     
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8 replies since 12/11/2018, 20:31   101 views
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