Vendetta dall'inferno • pt2

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  1. Fantasi Lando
     
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    Vede le reazioni di Moore e si ritrova a dover dire con calma.. troveremo una soluzione a tutto questo.. per il momento ogni tentativo è andato a vuoto, sei ancora vivo e forse seppur vedere coltelli andare contro la propria persona possano essere inquietanti.. non volevano ucciderti. non so addosso, ma da quel che vedo, la tua pelle non ha nemmeno un graffio.. pensa a vederla così... qualcosa si sta divertendo a perseguitarti, ma in realtà non ha provato ad ucciderti, è più una minaccia.. ma le minacce non sono fatti e se voleva.. poteva averti già ucciso.. si diverte di più a torturarti.. mi sa commenta con un sorriso, come se avesse appena offerto un leccalecca colorato ad un bambino che non voleva altro.. e invece si trova davanti ad un uomo adulto che normalmente non perde il controllo, che sostiene arringhe contro criminali in tribunale, un uomo che non si fa piegare da nessuno e che eppure ora è come un bimbo in preda alla necessità di ricevere molteplici rassicurazioni.

    Lei si muove per la casa come un folletto, fa un giro per prendere confidenza con la dislocazione delle stanze, per valutare il tragitto che un coltello dal cassetto della cucina debba fare per arrivare in camera del poverino. Controlla che le finestre siano chiuse, anche se non creda che ci sia infrazione da parte di nessuno, la magia ha le sue regole e non solo quelle fisiche, pertanto... chi muove i fili di questa bizzarra situazione? dove deve guardare Janis? non lo sa, ma di certo ha intenzione di scoprirlo, perchè la sua vorace necessità di imparare, di sapere di più, di scoprire è insita in lei e nella sua curiosità. Proprio mentre guarda una finestra, per constatare la sua chiusura, si accorge di un battito di ali nell'oscurità della notte. Crow è li, anche questa volta, non riesce a non sorridere sapendolo sempre al suo fianco.

    vediamo di fare qualcosa di caldo va.. borbotta tra se, mentre si reca in cucina, apre il frigo per vedere il suo interno e gli ingredienti, c'è sempre tempo e spazio per mangiare e bere, ma in realtà mette su solo dell'acqua nel bollitore elettrico, che dopo pochi istanti prende a fischiare. spegne l'acqua e apre tutti gli scaffali in cerca di tazze ed è proprio in quel momento che le viene una bizzarra idea. apre il cassetto delle posate e raduna tutti i coltelli che va a chiudere poi nella cella freezer del frigo. Semplicemente cambia posto a quegli oggetti, non li rende inaccessibili, ma semplicemente li sposta, chiudendoli in un elettrodomestico che ha bisogno di maggior forza per essere aperto di un comune cassetto.

    Seppure Moore le comunica che la stanza degli ospiti è a posto, lei si mette a girovagare e ad osservare anche quella stanza, in particolar modo si sofferma su fotografie, soprammobili, insomma quelle cose inutili che però parlano della persona proprietaria molto più di altro. Dettagli..

    c'è una tisana pronta a base di camomilla... e prima di andare a dormire, fatti un doccia.. non sei solo.. non questa notte.. quindi cerca di riposare, ti sveglio se accade qualcosa sembra volerlo rassicurare e farlo calmare fai uso di tranquillanti? chiede andando a curiosare anche in bagno
     
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  2. GameMaster3
     
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    Vendetta dall’inferno - Cosa mangiate? -
    In effetti Moore si sentiva alquanto spaventato e frastornato…forse perché in tribunale, tutto sommato, nessuno aveva mai tentato di ucciderlo. Era abituato ad avere a che fare con le persone dietro ad un banco di tribunale con tanto di forze dell’ordine e, soprattutto, con casi civili. Uno con il temperamento pacifico come il suo non sarebbe mai riuscito a sopravvivere con dei casi penali.

    «F-forse hai ragione….»


    Farfugliò prima di salire le scale per andare nella sala degli ospiti e aprire l’armadio. C’era una bella collezione di lenzuola, coprimaterassi e coperte belle calde di tanti colori e fantasie. Decise quindi di prendere un bel piumone ocra e un lenzuolo per accompagnarlo.
    Tornò al piano inferiore con la pila in braccio per andare poi verso il divano e iniziare a sistemare tutto per il suo ospite. Preparò il giaciglio con grande precisione e delicatezza, era evidente che non fosse un uomo che normalmente lasciava le cose al caso, che era abituato ad una sua quotidianità e rituali…e quegli episodi di omicidi avevano stravolto tutto.

    «Sono da poco passate le 19…io di solito a quest’ora mangio. Preparo qualcosa per tutti? Cosa piace a te e al tuo amico di solito? Ho dei Meat Pie scongelati e della carne di canguro con il quale poter fare degli ottimi Hamburger…cosa ne dici?»


    Chiese alla ragazza che sembrava aver deciso di farsi solo un po’ di thé.

    «Poi prometto di farmi una doccia calda e mettermi a letto con una buona tisana e un bel libro!»


    Annuì iniziando a tirare fuori il cibo dal frigorifero e rimanendo in attesa del via libero per darsi alla cucina.


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  3. Fantasi Lando
     
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    Segue ogni movenza di Moore e quando si giunge alla cucina, una delle sue stanze predilette, fa un balzo e sale sul ripiano di lavoro, intreccia le caviglie e ciondola le gambe

    non preoccuparti per Ken, lui resterà qui fuori e se lo conosco sta già ingurgitando un panino .... poi fa una faccia strana e decisamente scettica il canguro si mangia? chiede sorpresa, di certo alla casa famiglia non passavano carne di canguro, ma carne scadente da supermercato a ridosso della scadenza, troppe bocche da sfamare e pochi i contributi riservati ai ragazzi.

    sarà quella roba che ti fa avere visioni strane? chiede cercando di scherzare, ma quando si tratta di mangiare.. nulla da fare è il suo punto debole se vuoi un pò di compagnia mangio volentieri, altrimenti non ti preoccupare ho visto che hai del gelato in congelatore posso prendere uno di quei bicchieri... si ha già ispezionato il frigo a quanto pare e subito dopo commenta come se si fosse ricordata di una cosa importantissima
    non spaventarti, se troverai tutti i tuoi coltelli nel freezer non ci sono arrivati da soli, ma ce li ho messi io commenta verso di lui e già pensa che quando Moore andrà al bagno cambierà nuovamente posto per quelle lame, non sa ancora dove, ma troverà la soluzione al suo dilemma, ma di certo i coltelli verranno nascosti dove Moore non abbia l'opportunità di vederli, per tutta la notte almeno.

    Janis dal canto suo è decisamente del tutto particolare, se Moore si attendeva un mercenario discreto, uno di quei tizi cupi e seriosi che non sanno mai fareuna risata ma che devono ricordare al mondo intero che lui non scherza e che non bisogna rivolgergli parola, beh Janis è l'esempio opposto per questo anche molto poco credibile in quel ruolo. Lei è più un folletto colorato che non riesce a stare ferma, decisamente stravagante e anche impicciona, poco discreta, e la sua curiosità lo dimostra, rumorosa.. di certo non può passare inosservata, ma al di la di questo c'è da dire che tende ad entrare in empatia con le persone che gli stanno attorno, cerca di comprenderle, che ci riesca o meno è un altro conto, ma è portata a fare questo, vedere le persone per le loro emozioni.

    Cerca di intavolare un discorso per quando distensivo che dici con la carne ci accompagniamo un bicchiere di vino rosso? chiede verso Moore con modo affabile e socievoleè davvero carino questo appartamento.. ho visto le lenzuola.. è merito tuo.. o sono della mamma? chiede sollevando un sopracciglio, come di chi ha la mamma ancora presente e si occupa del figlio single inviando anche lenzuola di un certo tipo
     
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  4. GameMaster3
     
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    Vendetta dall’inferno - La cena è servita -
    Mentre si preparava a cuocere per bene il cibo appena preso dal frigorifero, si rivolse a Janis guardandola con aria piuttosto perplessa.

    «Siamo pur sempre in Australia…il canguro è una carne piuttosto comune e di utilizzo giornaliero.»


    Rispose senza effettivamente capire il fatto che, come molti ragazzi di quel luogo, la giovane Janis non aveva potuto godere di cibo di qualità decente ma di cose piuttosto orribili che passava il convento ai suoi tempi.

    «Non ti preoccupare, c’è abbastanza carne per tutti!»


    Ridacchiò finendo di cuocere la carne e impiattando due fette per ognuno servendoli poi sul piatto. Senza farselo dire due volte prese anche un paio di bicchieri e dal frigorifero tirò fuori una bella bottiglia di vino rosso.

    «Come mai hai messo i coltelli in freezer?»


    Chiese piuttosto curioso sedendosi a tavola e invitando la ragazza a fare altrettanto con un ampio gesto della mano. Prima però prese anche Ketchup e maionese oltre che a del buon pane per accompagnare il tutto.

    «È tutta roba mia. Mia madre purtroppo è venuta a mancare qualche anno fa per un infarto…cose che succedono purtroppo.»


    Gli occhi gli si velarono di tristezza ma era evidente che ormai fosse abituato a quella condizione piuttosto solitaria e con un’alzata di spalle prese il ketchup per metterne un po’ sul bordo del piatto e, con forchetta e coltello che aveva portato a tavola prima, iniziò ad attaccare letteralmente il suo piatto.


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  5. Fantasi Lando
     
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    Lo vede preparare per due e lei con un balzo scende dal piano cottura e si sistema a tavola, di fronte a Moore, andando a sedersi in modo non proprio composto. Appoggia una gamba sulla seduta e poi si accomoda su questa, lasciando solo il piede destro a terra.

    Osserva il piatto e ne assapora il profumo a quanto pare la mamma ti ha anche insegnato a cucinare, sembra buono ma lo osserva sollevando un sopracciglio e di sottecchi come se gli stesse lanciando uno sfida con il sorriso sulle labbra vediamo se è anche buono

    Affetta la carne prima di portarne un boccone alla bocca, mentre sente quella curiosità sul aver spostato i coltelli, deglutisce,sia mai che una vera signora parli con la bocca piena. Nonostante stiano solo parlando la vitalità della ragazza sprizza da tutti i pori, può anche vestirsi da darkettona, ma in realtà c'è una sorta di entusiasmo vivo che emerge da ogni suo gesto, come se la vita comunque non l'avesse ancora mandata al tappeto nonostante tutte le difficoltà.

    oh beh semplice, se vuoi usare dei coltelli dove li cerchi? in cucina e solitamente o nello scola posate o nel primo cassetto dalla cucina.... sono li a portata di mano, sicuri, certi... e se vuoi spaventare qualcuno ma non li trovi al solito posto, non ti resta che cercarli...e questo significa tempo per noi per osservare cosa accade spiega con totale tranquillità il motivo di quello spostamento quindi se qualcuno vuole davvero nuocerti o si metterà a cercarli, o cambierà il suo modo di operare andando a cercare altre modalità per spaventarti, qualsiasi cosa accada.. tu non sei solo sta notte spiega a Moore con estrema convinzione

    E' deliziosa commenta poi andando a recuperare un nuovo boccone, davanti alla cucina proprio non sa trattenersi, seppur il suo fisico dia l'impressione di essere una tutta insalatina, in realtà è un ottima forchetta, fortunata ad avere un metabolismo che le consuma anche l'anima.

    Cosa stai leggendo? chiede, molto probabilmente non conoscerà il titolo che lui le presenterà, nemmeno fosse un famoso classico pertanto chiederà senza vergogna di cosa parla? indaga nel comprendere quale sia l'ultimo stimolo che l'uomo da al suo subconscio e come questo possa in qualche modo centrare con quello che gli accade.

    Janis non è sicura che tutto quello che accade provenga dall'esterno, mette in conto che in realtà possa essere tutta azione dell'uomo che magari sta sprigionando inconsapevolmente del potere, non sapendolo nemmeno riconoscere, un qualcosa che riesce a fuoriuscire quando le sue difese razionali sono abbassate. sa bene come sia difficile all'inizio, soprattutto se non hai nessuno che ti guidi, ma anche le presenze di quel locale, divenute così importanti, che sia semplicemente la cavia di esercitazioni altrui? qualcuno che davvero vuole qualcosa da lui? ma cosa? domande che si accavallano sulla sua mente, ma che non esterna, al di fuori è semplicemente una ragazzina con una sana curiosità e un vorace appetito. Per ora non le resta che prendere ulteriori informazioni e stare a vedere per comprendere cosa accada.

    Non le sfugge il tono che l'uomo usa quando parla della dipartita della madre, ma non può sapere cosa si provi a perdere qualcuno che si è amato per tanto tempo, che ci ha accudito, che ci ha cresciuto, la sua storia è differente e solo ora sta provando in minima parte qualcosa del genere, avere qualcuno a fianco che si interessi a lei, davvero, che si sia affezionato a lei, che non l'abbia scansata o non l'abbia giudicata, ma semplicemente accettata per quello che è, che crede in lei e la stimola a migliorarsi, che la affronta in modo diretto e schietto, senza indorarle la pillola. Una calda coperta che per la prima volta può prendere e tenersi addosso, e lasciarsi andare a quel tepore mai conosciuto prima, ma tanto agoniato.

    ho perso i miei genitorni prima di conoscerli, come era tua madre? non si nasconde dietro ad una maschera, ed è evidente che non sia una professionista, che non mostra nulla di se, Janis da questo punto di vista è una ricchezza di umanità e sa che tutto ha un prezzo, e prima o poi questo potrebbe ritorcesi contro, ma fa parte della sua indole e non può frenarla per questo.

    e tuo padre?
     
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  6. GameMaster3
     
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    Vendetta dall’inferno - La famiglia imperfetta -
    La cena sembrava essere tranquilla e anche la compagnia piuttosto piacevole. Quando Moore era partito alla ricerca di un mercenario temeva davvero di trovarsi davanti qualcuno con cui sarebbe stato difficile scambiare anche solo quattro parole invece, tutto sommato, non stava andando poi così male.

    «Sono contento che ti piaccia!»


    Ridacchiò versandosi ancora del vino e riempiendo il bicchiere anche alla signorina.
    Quando Janis gli spiegò il motivo per cui aveva messo i coltelli nel freezer annuì piuttosto soddisfatto. In fondo era lei l’esperta di quel genere di cose e non sarebbe certo stato lui a mettere i bastoni fra le ruote dato che in palio c’era la sua vita.

    «Sto leggendo “Risposta a Giobbe” di Jung…è molto interessante, dovresti provare a leggerlo. TI piace leggere?»


    Chiese buttandosi un altro boccone in bocca e buttandolo giù con un bel sorso di vino.
    Poi il discorso si spostò su sua madre, suo padre e la sua infanzia. Non aveva di che lamentarsi in fondo ricordando tutta la sua vita fino a quel momento.

    «Mia madre era una santa. Non mi ha mai abbandonato nemmeno quando papà se n’è andato nel momento in cui avevo ricoperto la famiglia di vergogna….»


    Un ricordo lontano gli tornò alla memoria rovesciando il suo sorriso e rendendolo incredibilmente triste. Ancora se lo ricordava: il litigio fra i suoi genitori, lo sguardo di suo padre pieno di dispiacere e alla fine la separazione, l’abbandono. Lui non gli aveva rivolto più la parola e nemmeno sul letto di morto aveva desiderato vedere il figlio. Semplicemente si era rifatto una vita per dimenticarsi di lui, perché non lo aveva mai perdonato. Eppure, nonostante tutto il dolore che aveva provato e i sensi di colpa, provò comunque un po’ di compassione per la ragazza che aveva davanti, anche se le famiglie sono imperfette nella maggior parte dei casi, sono però capaci di esprimere tutto ciò che nella vita si può trovare: difficoltà, amore, odio, problemi, compassione…l’imperfezione delle famiglie era ciò che le rendeva davvero speciali o almeno questo era ciò che pensava lui.

    «Mi dispiace Janis, è per questo che hai iniziato a fare questo genere di lavori?»


    Chiese senza paura di essere indiscreto. Per lui era facile capire le persone, una specie di deformazione professionale, e ciò che le era arrivato dalla ragazza era proprio che non aveva paura di essere sfacciata e quindi si adeguò anche lui a quel suo modo di fare.


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  7. Fantasi Lando
     
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    Mangia con piacere e gusto seppur il calice di vino appena lo sorseggia, lentamente come se quel bicchiere dovesse durarle per tutta la serata. Se il suo stomaco ingurgitava di ogni a livello di cibo, per bere la ragazzetta sembrava più selettiva, ma si premurava ogni volta che il bicchiere dell’altro era vuoto di andare a ririempierlo.. Un po’ di alcol lo avrebbe aiutato a rilassarsi e forse a concedergli per una notte, un po’ di tranquillità, oppure avrebbe assopito i suoi sensi e se il potere derivava da lui, sarebbe potuto fluire con maggior facilità e lei avrebbe solo dovuto attendere, la manifestazione di esso.

    Quando lui cita il titolo del testo, solleva un sopracciglio e compie un diniego con il capo

    ho scoperto il piacere della lettura tardi, ma questo libro non lo conosco, di che parla?

    Domanda cercando di comprendere al meglio appunto le sue sollecitazioni e i gusti dell’altro, una semplice e comune chiacchierata che poteva mostrare dettagli di lui e aiutarla a raggiungere il suo scopo o capire come affrontare quello che sarebbe potuto accadere.

    Non le sfugge il cambio di espressione quando parla del padre e mentre porta il bicchiere alle labbra domanda
    cosa è successo? va affondo chiede il motivo di quella vergogna, di quegli avvenimenti in modo diretto e semplice, senza alcuna forma di giudizio, di chi è li per ascoltare e non criticare, e in effetti è quello per il quale è presente.

    Sente quel tono empatico nei suoi confronti e sorride con totale naturalezza
    non dispiacerti, io non me ne dispiaccio più da molto ormai fa una alzata di spalle come a sottolineare quella indifferenza, che in realtà per quanto ormai non procuri più reale dolore ha lasciato dei solchi profondi nell’anima della ragazza, quel bisogno costante e feroce di trovare qualcuno che l’accetti, che le voglia.. semplicemente bene e non per qualche torna conto personale. Molti sorrisi, molti volti divertiti dalla sua compagnia, ma pochi quelli che si siano mai presi la briga di starle vicino. E’ diventata una folletta per contrastare anche quel inquietudine che i suoi occhi mettono addosso alle persone

    ho iniziato questo genere di lavoro perché…. Mi intrigano le questioni irrisolte, mi incuriosiscono le stranezze in altre parole…. Voglio comprendere meglio chi sono, la magia nel suo complesso e sbattere il muso contro questo mondo arcano il più possibile e ampliare le mie conoscenze e il controllo di ciò che sono .. ma queste sono informazioni che di certo non può lasciare andare.
     
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  8. GameMaster3
     
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    Vendetta dall’inferno - Un vecchio rimorso -
    Uno dei pochi piaceri della vita, almeno dal punto di vista di Moore, era proprio la lettura. Rimanere seduto su un bel divano con una copertina a coprirgli le gambe e immergersi in un pezzo di mondo che apparteneva a qualcun altro, dimenticare chi fosse per un paio di ore e trovare posto nell’anima di uno di quei personaggi, oppure affrontare saggi che parlavano di problemi diversi dai suoi o di come si poteva affrontare la realtà. Insomma per lui la lettura era un’opportunità unica e irripetibile.

    «Insieme al compenso te ne regalerò una copia. Non mi sembra giusto privarti di questo piacere e toglierti la curiosità raccontandoti già ciò che il libro ti può insegnare…»


    Alla domanda sul suo passato, riguardo ciò che aveva portato tanta vergogna nella sua famiglia, il volto dell’uomo si fece cupo e abbandonò la forchetta sul tavolo pulendosi la bocca con il tovagliolo.

    «Esattamente cinquant’anni fa io e i miei amici abbiamo ucciso un nostro compagno. È morto annegato nel porto.»


    Fece un lungo sospiro prima di portarsi la mano destra alla tempia quasi come se gli facesse male il capo.

    «Io me ne vergogno da morire. Sebbene non l’avessimo fatto con cattiveria il risultato è stato comunque l’aver stroncato la vita di un giovane ragazzo. E questo non è come rompere un giocattolo o un vetro con una palla. Una volta morta una persona non si può aggiustare…»


    Si coprì gli occhi con la mano, era evidente che il dolore legato a quell’episodio fosse ancora troppo forte per lui per poterlo raccontare.

    «M-mi dispiace…non riesco…»


    Iniziò a singhiozzare mentre alcune lacrime iniziaronoa filtrare fra le dita bagnandole e cadendo a tratti sul tavolo.


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  9. Fantasi Lando
     
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    Appoggia entrambi i piedi sulla sedia, ranicchia le ginocchia e con le braccia avvolge le ginocchia, mentre il bicchiere di vino è tra le dita. La schiena appoggiata alla sedia e osserva l'uomo, anche quando il suo umore muta e il suo dramma emerge, resta immobile, non entra in contatto con lui, lascia che lui butti fuori, ne parli, lasci sfogare quelle parole amare che evidentemente lo stanno dilaniando dall'interno. Un senso di colpa che lo corrode da dentro, che lo dilania, che lo smembra ogni giorno , un dolore che non scalfisce la carne, ma la coscienza.

    Resta immobile ad ascoltare ogni sua parola, senza alcun giudizio chiede
    un tribunale non ti ha condannato, ma non ce n'è motivo lo hai fatto da solo per tutto questo tempo. una semplice constatazione

    come è accaduto? si va affondo in quel dolore, ormai le lacrime hanno iniziato a scendere copiose, il muro è stato infranto ora deve arrivare fino al fondo dell'abisso se vuole aiutare quel uomo.

    perchè ti giudichi colpevole? ed è chiaro che la notizia di un omicidio non l'abbia in qualche modo scalfita, non lo sta giudicando, sta chiedendo con vero e mero interesse di comprendere i fatti. Un'occasione per lui di lasciar fluire per una volta a voce alta i suoi pensieri, i suoi ricordi. Il fardello che non ha potuto condividere con nessuno, perchè nessuno lo avrebbe compreso, ora può essere alleggerito. Lei è li, davanti a lui.
    Non lo tocca, nessun contatto di solidarietà, solo la sua presenza, la sua voce priva di giudizio o di condanna
     
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  10. GameMaster3
     
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    Vendetta dall’inferno - Fuga -
    Moore era fermo, con le mani ancora a coprirgli gli occhi e le lacrime che non davano segno di volergli dare un po’ di tregua. Il ricordo portato a galla era fin troppo forte per permettergli di dire altro. Non ci sarebbe stato niente di male e non sarebbe nemmeno stato troppo difficile però, forse, davvero si era autoindotto una pena dal quale non sarebbe mai più uscito.

    «Io…io…s-scusa, non ce la faccio.»


    Non disse altro, semplicemente si alzò per andare verso la cucina e prepararsi una buona tisana che si sarebbe portato in camera.

    «Ti va una tisana di tiglio…ne vuoi un po’?»


    Dopo questa domanda sarebbe rimasto in religioso silenzio. Se Janis avesse dato una risposta positiva allora le avrebbe dato una tazza anche a lei, altrimenti si sarebbe preparato solo la propria per portarsela via. In ogni caso se ne sarebbe andato nella sua camera per cercare di dormire e non avrebbe più risposto a nessuna domanda né si sarebbe fermato davanti a qualche affermazione della ragazza.
    Voleva solo rimanere da solo per cercare di calmare il proprio dolore, la propria ansia e, forse, trovare un po’ di riposo in una di quelle notti che erano diventate tanto pericolose. Lasciò quindi Janis da sola in cucina.


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  11. Fantasi Lando
     
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    Annuisce con il capo a quella offerta della tisana, ma no fa nulla per confortarlo di più, lascia che lui si prenda i suoi spazi e senza essere ancora più invasiva, per questa notte lo lascia andare nella sua stanza, mentre lei si accomoda sul divano, ma di certo non ha alcuna intenzione di chiudere occhio e prima inoltre, va a rispostare tutti i coltelli, e dalla cella frigorifera li prende e li inserisce in una confezione di cibo che richiude nella dispensa. Fa attenzione che Moore non abbia visto la nuova disposizione.

    Si accomoda sul divano con le gambe rannicchiate e la tisana tra le mani.. appoggia la testa sul poggia testa e resta ferma in silenzio, i minuti passano inesorabilmente, noia, tanta pace, troppa pace, ma non ha intenzione di accendere il televisore, o qualche luce, se ne sta semplicemente ferma nell'oscurità, attenta ad udire eventuali rumori che sopraggiungono dalla camera di Moore, come se stesse cercando di carpire quando l'uomo si addormenta.

    L'immobilità, l'oscurità, il silenzio di certo non le rendono facile il compito di restare sveglia e vigile, tant'è che all'ennesima ciondolamento della testa improvviso, decide di sgranchirsi le gambe, si alza dal sof, appoggia la tazza ormai mezza vuota e fredda su uno dei tavolini a disposizione, allunga le braccia sopra il capo e sbadiglia vistosamente, un occhio al cellulare per verificare che sia tutto ok. Manda un messaggio su WA a Big Jim "stai contando le pecore?" digita " a che numero sei arrivato?" e allega la foto di una vignetta dove una pecora salta la staccionata, uno di quelle pecore fatte con la plastilina dalla faccina simpatica. Si avvicina alla finestra, scostando appena la tenda, ma restando dietro di essa per dare un'occhiata fuori.. Impiega qualche attimo, ma eccolo li, appostato su un ramo il suo piccolo complice: Crow
     
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  12. GameMaster3
     
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    Vendetta dall’inferno - Oscurità -
    Moore condivise quindi con Janis una tazza di tisana per poi prendere la propria e salire in camera velocemente. Appena fu da solo, circondato soltanto dalle sue cose, appoggiò la tazza sul comodino accendendo l’abatjour e spegnendo la luce grande della camera. Si svestì ripiegando i propri abiti per appoggiarli con delicatezza sulla sedia della scrivania, com’era solito fare, quasi come se fosse una magica cerimonia che lo aiutava a distendere i nervi e gli dava la sicurezza che la routine era in grado di infondergli. Si infilò quindi il pigiama e si mise a letto sotto le sue calde coperte. Prese il libro che aveva sul comodino e iniziò a leggere fra un sorso di tisana e l’altro. In breve le sue palpebre si fecero incredibilmente pesanti, dettato anche dal fatto che era da parecchie noti che non riusciva a farsi una dormita decente, e alla fine si arrese davanti al sonno bevendo gli ultimi sorsi di tisana e appoggiando il libro e la tazza vuota sul comodino. Spense quindi l’abatjour e si lasciò cadere fra le braccia di Morfeo.
    Tutto sembrava essere tranquillo e la notte completamente immobile immerso in un silenzio assoluto. Niente sembrava dover accadere ma allo scoccare della mezzanotte qualcosa si mosse. Janis avrebbe potuto capire l’ora non solo nell’osservare l’orologio in cucina ma soprattutto per il campanile della piccola chiesetta che in lontananza mandava l’eco dei dodici rintocchi della campana. Dopo che anche l’ultimo briciolo di suono si disperse nell’aria qualsiasi luce presente in casa si spense lasciando la piccola dimora completamente avvolta dall’oscurità e lo stesso fu per i telefoni o per i cellulari, la linea sarebbe risultata inizialmente disturbata con una grossa mancanza di campo per poi spegnersi definitivamente senza più dare alla ragazza la possibilità di riaccenderlo.
    Intanto, dalla dispensa, si iniziarono a sentire dei rumori come di qualcosa che si trovava all’interno e che cercava disperatamente di uscire. Per Moore sarebbe stato impossibile sentirlo ma se Janis si fosse trovata al piano inferiore non avrebbe avuto difficoltà a sentire quel suono e a capire che la fonte era proprio all’interno della dispensa.


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  13. Fantasi Lando
     
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    La notte prosegue e allo scoccare della mezzanotte proprio mentre manda il messaggio a big jim il telefono si spegne, eppure le sembrava che la batteria fosse carica, aveva fatto attenzione a caricarla, prova a riaccendere il telefono invano. Nemmeno il led della televisione spenta lampeggia più, tutto è avvolto nell’oscurità più totale, una sorta di blackout che però sembra riguardare in modo esclusivo la casa e non il resto del quartiere che intravede dalla finestra. Il tintennare che proviene dalla dispenza è avvertito per questo si avvicina alla porta della cucina, andando ad impugnare la maniglia della porta, pronta a farla scattare per richiuderla qualora gli utensili si muovessero da soli. Non richiama il suo potere arcano, al momento si concentra ampliando i suoi sensi e la sua sensibilità per avvertire qualcosa nell’aria, una fonte, un qualcosa che possa darle un cenno di presenza arcana. Segue con attenzione i suoi, sa bene che le posate sono nella dispensa.. ma il suo amico non ne ha consapevolezza, e questo è già un indizio per lei, che registra e accantona pronta ad osservare. Aspetta i rumori vengono dalla dispensa, ma lei non apre le ante, vuole vedere cosa accade e la sequenza degli eventi. Fa attenzione, ad ascoltare ogni suono anche il possibile movimento dell’avvocato al piano di sopra
     
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27 replies since 27/11/2018, 14:43   254 views
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