Allenamento - magia e demonologia

Jesper - Janis

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    "Se io devo morire, allora andrò incontro alla Tenebra come a una sposa... per stringerla tra le mie braccia."

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    Dopo l'avventura al campanile, Jesper tornò alle prese coi suoi numerosi impegni. Trascorse gran parte del giorno a seguire intento nel raccogliere informazioni, contattare gente fidata e mandare avanti tutta una serie di ricerche personali. Molte delle sue attività erano ignote tanto a Misato quanto a Janis o ad alti, perchè rivelavano un lato di Jesper così oscuro e inumano da fargli temere di ricevere disprezzo da coloro a cui teneva di piu. In questo cosa non aveva niente a che fare il demone, non direttamente almeno. Una parte della mente del rosso era stata deviata da una serie di avvenimenti della sua vita e dalla visione del mondo che aveva assunto, tanto da spingerlo a commettere azioni che i piu potrebbero considerare psicopatiche. Tutto ciò era relegato inei recessi piu profondi della sua mente allo stesso modo in cui il monastero sua dimora, se paragonato alla mente del giovane, ospitava negli anfratti dei sotterranei quegli stessi oscuri segreti che teneva celati.

    Sono circa le 15:00 e Jesper si trova in una delle celle sotterranee.

    L'accesso è sempre sorvegliato da un ghoul che fa la ronda all'ingresso delle scale sul retro dell'organo della cappella. Da quelle scale si puo salire al piano superiore oppure scendere. Scendendo ci si ritrova davanti a un lungo e stretto corridoio, simile a un bunker con da entrambi i lati delle porte di metallo con tracce di ruggine ma ancora robuste, chiuse da pesanti lucchetti. Il corridoio prosegue dritto per una decina di metri, poi svolta a sinistra e giunti infondo si raggiunge una grossa botola anch essa di metallo e sigillata, che permette l'accesso alla rete fognaria della città tramite una scaletta di metallo rossa.

    Talvolta si possono sentire urla o gemiti soffocati provenire dalle scale che portano ai sotterranei, ma non è dato sapere chi o cosa le origini.
     
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  2. Fantasi Lando
     
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    alcuni giorni passarono nella tranquillità e la calma, un periodo in cui Janis ha potuto studiare e sperimentare tomi, ha preso appunti, ha fatto disegni, ha riempito il suo taccuino di domande alle quali ancora deve dare risposta, periodi nei quali metteva fuori il naso per mangiare, ovviamente, e per andare a prendere una boccata d'aria all'osservatorio astronomico, metà di molte sigarette. Nei momenti di stanchezza totale però di rado è scesa tra i senzatetto, ha portato il suo buonumore condito dalla stanchezza, quindi con ancora meno filtri, la si è vista servire pasti caldi e indumenti, in quel suo look decisamente fuori dal comune. Piano piano inizia a instaurare i rapporti con alcuni dei clochard, che iniziano a scambiarla per una volontaria. Una volontaria dal sorriso e la battuta sempre pronta. Schietta e diretta da demonizzare la loro condizione economica che diviene motivo per scherzarci, li dove in molti sarebbero in imbarazzo lei trova la sua spontaneità e lo è a tal punto da mettere a proprio agio i suoi diretti interlocutori. Qualche nomignolo incominciano ad affibiarle per quei suoi occhi chiari, ma convinti di una malattia rara o di qualche aggeggio tipo lenti colorare, non ci fanno ormai più caso.. e questi stimoli per lei sono di un calore che nessuno può immaginare. Trova collocazione facilmente tra gli emarginati, empatizzando con loro.

    Ma no, oggi non è scesa al pian terreno, al contrario è il momento di mettersi in movimento e sperimentare gli studi dei giorni e delle notte precedenti, pertanto munita di un abbigliamento consono, leggins rosso fuoco- maxi t-shirt bianca con scritta nera "fuck you" e scarpe sportive, delle adidas bianche con stringhe rosse ai piedi. I capelli lunghi sono sollevati e legati dietro la nuca a formare un cipollone voluminoso, la frangia corvina le ricade a coprire la fronte.

    Raggiunto l'organo, si ritrova davanti alla guardia, non sa esattamente se la faranno passare o meno, ma lei cerca di fare l'indifferente per oltrepassarla, attendendo un qualche alt, ma che a quanto pare non avviene. In realtà Jesper aveva già dato indicazioni che lei poteva accedere nelle varie aree, pertanto si ritrova a scendere le scale, si guarda attorno con curiosità quel posto è da film horror e lei non sembra soffrirne particolarmente. Ancora non ode urla o grida, pertanto quasi saltella gradino dopo gradino, come se appunto fosse solo su un set cinematografico
    yoaouuuu c'è nessuno? dice ad alta voce mentre prosegue per il corridoio in cerca di qualche segno di vita, e indicazione sul dove andare. Per l'occasione tutti gli anelli e gli orecchini sono stati lasciati nella stanza.

    Quando respira l'aria però qualcosa la colpisce e si ritrova a smettere di saltellare, come se fosse divenuta più seria, come se avesse percepito qualcosa, una sensazione, nulla di più.
     
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    Mentre Janis avanza nel corridoio, passando accanto a una delle porte, la sente improvvisamente sbattere, come se qualcosa di pesante l'avesse urtata dall'interno. Poi seguono dei mugolii richiamati probabailmente dalle urla dell'arcanista. Quei brevi e sospetti rumori si spengono subito dopo nel silenzio.

    Piu avanti una seconda porta, sempre chiusa, emette una sorta di ronzio ovattato. Subito dopo, un altra cella non presenta il lucchetto e prendo la porta Janis poteva vedere nella penobra della luce del corridoio, dei tavoli con su vari arnesi, alcuni scaffali con vasetti di vetro dal contenuto misterioso su un lato e al centro della stanza una sedia di metallo fissata al pavimento e dotata di ganci sui braccioli e ad altezza collo, simile ad una sedia elettrica, ma senza cavi. E' un po arrugginita e sporca di sangue rappreso.

    La strana sensazione avvertita dalla ragazza però non proviene da queste stanze, bensì dal fondo del corridoio, o piu precisamente, dalla porta che si trova subito a sinistra, svoltato l'angolo. L'odore di umido, di ferro e di bruciato si mescolano assieme li sotto, ma diventano piu forti avvicinandosi.

    Raggiunta la porta avrebbe sentito delle voci attenuate dalle mura, non del tutto chiare, ma una di esse è simile a quella di Jesper.
    La porta è chiusa dall'interno
     
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  4. Fantasi Lando
     
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    Mano a mano che avanza, quel luogo perde la sua fisionomia di posto abbandonato, come suolo storico dell'edificio e incomincia a prendere una nuova realtà ai suoi occhi, quando passa dinnanzi a quelle che erano state celle un tempo può udire che queste sono abitate, da chi o cosa, non lo sa, da un lato la sua curiosità la porterebbe a cercare di comprendere, dall'altra parte non vorrebbe scoprire cose che è meglio non emergano... tipo qualche altro demone?

    Si appresta e sofferma il passo vicino alla cella dalla quale i rumori sommessi cessano all'improvviso quando lei richiama l'attenzione di colui che cercava. Resta immobile quasi a voler sentire altro oltre la porta, senza aprirla, appoggia le mani su di essa restando in ascolto in un muto silenzio, ma nulla non giunge più altro, prova ad aprire quella porta che però risulta essere bloccata e un pensiero si fa largo "Janis non sficcanasare, trova Jesper..non lo fare" si ripete come un mantra quasi per condizionare la sua volontà, ma nulla quella porta è chiusa, pertanto procede ora con maggior attenzione, un passo dopo l'altro, la suola di gomma la aiuta a non far rumore, se non fosse che quando arriva alla cella aperta, e si sporge al suo interno, la porta cigoli per quel movimento, si irrigidisce subito, si morde il labbro e gli occhi attenti cercano di perlustrare la stanza per quanto le è acconsentito. Sa che Jesper a modo suo è pro tortura, glielo aveva detto, tutto torna, forse quelle parole al tempo non erano solo chiacchiere, ma reali. Jesper tortura le sue vittime. Un pensiero netto, ma che non la sconvolge, in realtà da quando sta con lui ha compreso che le conosce e le ambizioni dell'amico sono tali che di certo deve essersi fatto dei nemici o deve avere degli ostacoli davanti a lui e tutto quello è naturale amministrazione per gestire le situazioni più pericolose.. poi finchè le persone stanno li sono vive.. o sarebbero altrove.. Decide di passare ancora avanti fino a giungere alla porta che sembra anch'essa animata e viva. Sente i versi e le voci arrivare da dentro, non le comprende chiaramente, ma si accosta alla porta e riconosce la voce di Jesper, essendo in casa sua non ha timore che l'amico sia in pericolo, più che sia li per qualche nemico da far cantare. "forse è il caso che torno dopo" pensa tra se, sta per voltarsi e andarsene, quando torna sui suoi passi. Scuote il capo.. no.. vuole sapere tutto di lui, quindi prova ad aprire la porta che risulta essere chiusa anch'essa, ma dall'interno sarà evidente che qualcuno sta cercando di entrare. Ecco si trova in quella condizione in cui se avesse dato retta ai suoi pensieri ora non dovrebbe passare da ficcanaso che è... è pronta ad una ramanzina, e il suo viso si corruccia, ma non fugge per il corridoio.. resta li in attesa che qualcosa avvenga, che si senta una voce o che la porta venga aperta. Resta li gli occhietti si corrucciano, come di chi ha timore del dopo, ma allo stesso della paraculaggine fatta persona.. donna
     
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    Il tentativo di aprire la porta da parte di Janis viene ovviamente recepito da Jesper. Dopo alcuni istanti la ragazza puo sentire da dentro dei passi avvicinarsi e il chiavistello interno muoversi con suono metallico. La porta si apre di qualche centimetro e Jesper sbircia con sguardo scocciato, sbuffando.

    Ti ho detto che non-...
    Si interrompe di colpo vedendo che non era il ghoul a chimarlo ma inaspettatamente Janis si trovava li.

    Sbarra gli occhi in un misto di stupore e timore, per poi chiudere subito la porta con violenza. Richiude a chiave, si sentono i suoi passi allontanarsi, alcuni bisbigli, e poi ritorna. Apre nuovamente la porta e sguscia fuori cercando di non far vedere alla ragazza cosa ci fosse all'interno, richiudendo subito a chiave con quattro mandate.

    A quel punto si rivolge alla ragazza evidentemente infastidito.
    Cosa ci fai qua sotto? Non è che hai fatto qualcosa di strano vero? Aperto qualcuna delle celle... non c'è niente che possa interessarti!
    E così dicendo si avvia verso il corridoio per controllare che nessuna delle porte fosse stata forzata e tutto fosse in ordine.
    Passando per la cella aperta, la chiude repentino e poi usa le chiavi per sigillarla.
     
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  6. Fantasi Lando
     
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    Il tono usato di Jesper la sorprende e sbatte le palpebre davanti a quella porta che senza alcuna spiegazione viene richiusa e le viene sbattuta in faccia. Resta senza parole, letteralmente allibita, un qualche istante e sta per andarsene, quando la porta alle sue spalle viene riaperta e Jesper esce richiudendola evidentemente per evitarle di vedere e le parole che le vengono rivolte successivamente sono chiare

    Osserva Jesper negli occhi restando in silenzio, senza rispondere nell'immediato, vede con quale premura richiude tutto, lo lascia camminare e fare quello che più necessità, lei rimane ferma e incrocia le braccia al petto, in una smorfia che sa quasi di broncio

    ok, me ne vado, chiaro e limpido e così dicendo riprende a camminare lungo il corridoio, passandogli anche affianco, con uno sguardo severo misto alla delusione in realtà, ma lo supera come se non avesse altro da aggiungere se non fosse
    quando hai finito con i tuoi segreti e vuoi allenarti mi trovi nella mia stanza dichiara, non è sostenuta, sa di essere in torto, non doveva sficcanasare, ma il suo era stato un fare del tutto involontario, era nel posto sbagliato e lo ha scoperto solo dopo. Quel luogo è chiaramente off limits, ma il punto non è questo, non è questo a ferirla, quanto il tono usato da lui e la sua mancanza di fiducia. Sono su livelli diversi, lei si è data completamente e lui a quanto pare ha degli aspetti che non vuole condividere, non con lei.

    Cerca di riprendere le scale, senza voltarsi a guardarlo ancora quello che fai qui sotto non sono affari miei, scusa non c'è orgoglio che regga, comunque chiede scusa spiega ai tuoi scagnozzi chiaramente dove posso o non posso circolare, per evitare tutto questo in futuro.. torno a studiare il tono è basso, più basso almeno di un tono della sua voce normale.
     
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    N-no... ti prego, aspetta...
    Dice subito, dispiaciuto.
    Le afferra il polso per trattenerla, ma poi glielo lascia subito.

    Perdonami...
    Ha lo sguardo da cane bastonato, chi di è seriamente pentito per un proprio errore.

    Non volevo essere scortese, è solo che...
    Espira profondamente, come se fosse difficile mettere insieme le parole.

    Ci sono segreti che è meglio che rimangano tali, per il momento almeno... non è che non mi fidi di te, non mi fido... di me. Nessuno deve sapere, nemmeno Misato lo sa... Per favore abbi pazienza... per il momento, ok?!
    Dice il tutto soffermandosi piu volte come a scegliere le parole da usare, concludendo con un sorriso un po forzato.

    Mi farebbe molto piacere allenarmi insieme a te, ti va? Sarebbe una buona scusa per suonarmele, me le sono meritate!
    Prova a scherzare, sperando che Janis riacquisti anche solo in parte il buon umore.
     
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  8. Fantasi Lando
     
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    sarà il suo tono di voce, ma si scioglie come neve al sole a quelle parole, legge la difficoltà in esse, per la prima volta vede un lato di lui che non corrisponde a quella immagine ideale di Jesper, ma in fondo ognuno ha i proprio punti deboli e in questo caso, forse Janis, si è imbattuta in modo accidentale in quelli del ragazzo. Quella presa al polso seppur momentanea è sufficiente a farla fermare e voltarsi verso di lui per osservarlo diretta. Il fatto che neanche la persona a lui più cara ne sappia nulla la fanno desistere immediatamente da qualsiasi pensiero

    io ci sarò quando tu vorrai dice solamente, evitando di guardare quelle porte, come se volesse tutelare l'imbarazzo di Jesper e si concentra solo su di lui. Sorride che io te le suoni la vedo improbabile, ma ciò non mi limiterà dal provarci annuisce con il capo. Si volta ora di spalle e una vena di serietà le si traccia sul volto, ma non è visibile a lui, una sorta di preoccupazione che la pervade, ma che non condivide. Intrapprende i primi gradini quando sofferma il passo e dice senza voltarsi, come se volesse lasciarsi quei luoghi alle spalle e non essere di troppo

    dimmi dove, io vado avanti intanto, tu finisci pure qui muove le spalle come farebbe un lottatore di boxe che scioglie i muscoli del collo mentre si prepara all'incontro io vedrò di attrezzarmi per affrontarti meglio il suono della voce è nettamente più leggero di quanto prima, come se quel momento di difficoltà fosse già accantonato per quanto le riguarda, che poi lo sia davvero o meno è un altro discorso, ma il suo modo di fare induce a pensarlo o almeno vorrebbe
     
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    Si sente molto sollevato nel vedere la reazione favorevole di Janis e le sue parole, per quanto potessero suonare da frase fatta, gli fanno molto piacere.

    Questo è lo spirito giusto! Mai dire mai.
    Le dice di rimando sul fatto che proverà a dargliele, sorridendo con rinnovata serenità.

    Apprezza la comprensione dimostrata dalla ragazza, ben maggiore di quanto si sarebbe aspettato. Per un momento aveva temuto di ricevere il quarto grado o che lei tenesse il broncio e finissero col litigare, invece lo aveva compreso e basta.

    Il poligono al secondo piano, accanto alla biblioteca, funge anche da palestra...
    Suggerisce solamente, accettando di buon grado i minuti concessi.

    Nel raggiungere la sua destinazione Janis non avrebbe incontrato ostacoli. I ghoul di guardia ormai la conoscevano. Il poligono era in realtà una semplice stanza ovale, con dei bersagli posti in fondo dal lato opposto all'ingresso. Vicino le pareti vi erano vari attrezzi da allenamento, manubri, pesi, un bilanciere. Qualche tappetino di gommapiuma arrotolato, guantoni, un sacco da boxe, ecc.

    per dare un idea della grandezza della stanza, sono le uniche immagini che ho trovato dell'aula magna dell' Università Niccolò l'Arena di Catania, edificio da cui ho preso spunto per la base XD

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    Vi era anche qualche katana poggiata al muro, un paio di spade di bambu, nunchako, e altri tipi di atmi bianche da allenamento.
    Jesper sarebbe sopraggiunto entro una decina di minuti e nel frattempo l'arcanista avrebbe avuto modo di prendere confidenza con le attrezzature e decidere come impostare il suo allenamento.
     
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  10. Fantasi Lando
     
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    In realtà la testolina di Janis elabora milioni di domande inespresse, il non sapere crea in lei la fantasia più sfrenata e negativa possibile, il motivo di quel volto preoccupato che lui non avrà notato. Il terrore anche di porre domande sbagliate o volere sapere cose che non la riguardano che potrebbero condurla ad un troncamento di quel legame, un pericolo che al momento non si sente di voler correre, ma quanto ha visto, cioè nulla, le fa sollevare tutti i campanelli di allarme, ma cerca di tenere a freno la sua fantasia e il fatto che lui non la segua immediatamente è quello che a lei occorre.
    Tutto il percorso lo fa con passo cadenzato, un ritmo costante, sguardo lontano, passa supera i ghoul,ma proprio non li vede in quel breve tragitto che la conduce al poligono, solo una volta all'interno sussurra a se stessa non ti riguarda.. concentrati si auto impone provando a tornare in se e a lasciarsi alle spalle l'accaduto.

    Una volta dentro la sala ovale osserva il suo arredamento i suoi accessori, ma ogni volta che i suoi occhi incontrano un'arma una immagine si concretizza nella sua mente, Jesper che l'adopera su qualche sprovveduto malcapitato, ma quando lo immagina, lo immagina con gli occhi del demone, non con quelli caldi, determinati a tratti dolci e protettivi che ha imparato a conoscere.
    Quasi che quelle immagini fossero per lei un deterrente anche solo a toccare qualcuna di quelle armi.. si posiziona al centro della sala ovale, chiude gli occhi e respira, allarga le braccia lateralmente a formare una croce con il corpo. Respira lentamente eppure quel respiro prende ad avere un suono sempre più percettibile, come se fosse profondo. Ed è proprio su quel suono che si concentra, in quel suo mondo non sa esattamente quanto rimane, è completamente assorta nella respirazione, si è dovuta agganciare a questo per non pensare ad altro
     
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    Finite le sue incombenze, Jesper da ordini piu precisi ai ghoul nel sorvegliere i sotterranei, quindi sale di sopra a cambiarsi. Indossa una maglia a maniche corte di cotone, pantaloni di tuta e scarpe da ginnastica, tutti neri, lega i capelli a coda e prende una bottiglietta d'acqua dalla dispensa e un asciugamano dai bagni che si poggia sul collo.

    Raggiunge il poligono e silenziosamente osserva Janis in quella strana posa, immobile, assorta. Rimane ad osservarla a lungo squadrandola da capo a piedi, memorizzando ogni dettaglio della sua fisionomia, immaginando come potesse essere il suo corpo privo di quegli indumenti, la sua pelle candida, il tutto reso piuttosto facile per via della loro aderenza.

    Continuando a fissarla, a un certo punto, inizia a sembragli piu bassa del normale, come se la prospettiva e il metterla a confronto con l'ampia sala, ne riducesse le dimensioni. Trova buffa la cosa e si lascia scappare una mezza risata, cosa che attira l'attenzione della ragazza.

    Che peccato. Sarei potuto rimanere qui a fissarti per tutto il giorno!
    Dice entrando nella sala.

    Si sfila l'asciugamano e lo poggia su una sedia li accanto assieme all'acqua, per poi raggiungere Janis.

    Che cos'era? Una sorta di meditazione di riscaldamento? E' la prima volta che vedo una posa del genere.
    In effetti anche Stefano meditava prima dei loro allenamenti, ma lo faceva normalmente, seduto a gambe incrociate.

    Se hai un modo tutto tuo di esercitarti puoi mostrarmelo. Allora, da cosa cominciamo?
    Le dice con tono apprensivo, per metterla a suo agio.
     
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  12. Fantasi Lando
     
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    E' ferma immobile, in quella posizione che non le sembra scomoda, come se abbracciasse il mondo, come se fosse un obiettivo e stesse convergendo dentro di se ogni energia circostante, non si accorge di Jesper, almeno finchè non gi sfugge quel suono che ne dichiara la presenza, ma non si volta verso di lui, è consapevole che sia arrivato, quando lui incomincia a domandare, lei solleva le palpebre e gli occhi si mostrano radiosi, di una luce innaturale, che sembra provenire come oltre una coltre di ghiaccio, con sfumature che tendono all'azzurro.

    Abilità Potere Ki - Magia dell'Aria


    Non parla, il volto è serio ma disteso, è concentrata nel catalizzare l'aria che la circonda, quell'aria immobile, che improvvisamente prende a muoversi, come se qualcuno avesse aperto una finestra, seppur questo non è. E' evidente che per la prima volta, davanti agli occhi di Jesper, la ragazzina stia manipolando gli elementi, esattamente l'aria. E' evidente che però non riesca a tenere il controllo in modo preciso, i capelli seppur legati si muovono sotto quel flusso d'aria, la frangia le batte sulla fronte incontrollato. Sta impiegando più tempo del dovuto, ma fino ad oggi non aveva mai sperimentato a muovere e gestire un afflusso di aria così importante, che possa far muovere un uomo, ma si è limitata a piccoli esercizi nelle sue stanze, nello studio e nella libreria, nel creare leggeri moti , e ora eccola li a provare e sperimentare, le mani sono aperte, un moto delle braccia che sono ancora distese, in avanti fino a far toccare le mani quasi che si sfiorano ma non battono, un movimento deciso come di chi vuole spostare qualcosa di invisibile e impieghi molta forza nel farlo.

    Un'ondata d'aria generata dalla ragazza correrà incontro JEsper, senza colpirlo in un punto preciso, ancora non gestisce quel potere in modo così preciso, è più come un'onda che si muove verso di lui cercando di spingerlo e spintonarlo più o meno violentemente all'indietro.

    Non parla, ma una volta completato il movimento, con gli occhi ancora come acqua fluida che si muovono, circolano come un vortice, puntella bene i piedi a terra e porta entrambe le braccia in una sorta di posizione di difesa, flette le ginocchia. ma resta al centro della stanza.

    Janis cerca di colpire con una follata di vento Jesper

    Janis
    Punti vita: 45
    Punti difesa: 27
    Bonus difesa a schivare: 1

    Danno: 10
    Punti a schivare: 6 (+5 magia dell'Aria)

    Potere Ki 3
    Danno: 19 +10 (magia dell'Aria)=29
     
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    Le sue domande suonano quasi retoriche poichè la ragazza dimostra subito coi fatti come intende procedere. Jesper socchiude gli occhi diventando subito serio, valutando i movimenti di Janis, la sua concentrazione e quella sorta di massa d'aria generata. Si lascia investire dal colpo per saggiarne la potenza, limitandosi a difendersi con gli avambracci come se stesse parando in un incontro di boxe. Il getto d'aria è piustoto forte, tanto che diventa per lui necessario puntellarsi con le ginocchia leggermente piegate per evitare di perdere l'equilibrio e farsi spiengere indietro.

    Bel colpo!
    Le urla, impedito dal vento che gli sferza in faccia.

    Una volta terminato l'attacco prosegue con le sue constatazioni.
    Niente male devo dire, però ho notato una certa irregolarità nel flusso d'aria. A tratti era piu intenso, a tratti meno. Volendo avrei potuto sfruttare la cosa per evitarlo o contrattaccare. Inoltre il cono d'azione è troppo ampio se associato a questa forza. Dovresti ridurre il diametro del flusso, oppure aumentarne la potenza se vuoi riuscire a spingermi via.
    Prova a spiegare cercando di essere utile all'amica.

    Dai, riproviamo! Stavolta però prova a emettere un getto con un diametro piu stretto e col flusso di energia costante, piu fluido. Prova a mirare qui, sul mio petto.
    Suggerisce, indicandole dove colpire.

    Scusa ma non capisco perchè hai scritto "Danno: 10 Punti a schivare: 6 (+5 magia dell'Aria)". Siccome usi il potere ki, devi far riferimento solo a quello come punteggi, aggiungendo i bonus della magia dell aria xD quindi sarebbe:

    Potere Ki 3
    Danno: 19 +10 (magia dell'Aria)=29
    Punti difesa necessari a schivare: 8 + 2 (magia dell'Aria)=10

    Jesper
    Para l'attacco.
    Punti vita: 205
    Punti difesa: 97 - (10 - 9) = 96
    Bonus difesa a schivare: 9
     
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  14. Fantasi Lando
     
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    in effetti mi sono confusa.. se non ci fossi tu dovrebbero inventarti


    Quando sente che lui avrebbe potuto sfruttare quella debolezza, inclina il capo dal un lato e domanda seria perchè lo hai fatto? se non mi rispondi, se non mi metti alle strette, se non mi costringi a reagire è un allenamento a metà... datti da fare.. ho bisogno di questo dice come se fosse convinta di quello che sta dicendo, non vuole un pungi ball che testa le sue capacità, ma una simulazione reale di pericolo, incontrollata e non programmata, che la stimoli ed inventare e creare situazioni nuove.

    colpisci....colpiscimi tante volte non fosse stata sufficientemente chiara glielo ribadisce in modo diretto.

    Quegli occhi non smettono di brillare, è bella decisamente unica, seppur di certo lei pensi a tuttaltro, ma quello che si presenta a Jesper è una visione decisamente gradevole, quella luce è a suo modo affascinante, per chi non si spaventa e la accoglie. I suoi occhi sono vivi, quell'iride normalmente chiara quasi trasparente prende a muoversi attorno alla pupilla nemmeno avesse un vortice interiore che la risucchia e si mostra nei suoi occhi.

    Potere Ki 3 - Magia d'Aria


    Respira è ancora al centro della stanza, lui la invita a procedere e lei non se lo fa ripetere due volte, sente quell'energia arcana scorrerle dentro, con la concentrazione, prova ad accarezzarla e a sospingerla su un arto specifico, la mano destra che da aperta e spalancata si richiude su di se a pugno come a tenere stretto qualcosa che cerca di uscire, ma vuole contenerlo. Il braccio le vibra, trema come se fosse sotto sforzo muscolare, sovraccaricato. Lo fissa osserva quel punto che lui le ha indicato, ma in realtà lei tenta di mirare alle sue gambe affinche queste cedano o perdano di equilibrio, una scelta la sua di chi non vuole solo giocare, ma fare sul serio. Nemmeno lanciasse una pallina da baseball la mano si apre completamente e un fascio di energia parte da quel palmo vorticando in orizzontale verso Jesper ma all'altezza delle sue caviglie di chi vuole proprio togliergli il pavimento da sotto i piedi, o meglio i piedi dal pavimento in questo caso.

    L'utilizzare tale potere le comporta non indifferente fatica, ma al momento sembra ancora reggere bene, in fin dei conti è li per quello sperimentare e alzare il livello di asticella della difficoltà

    Janis tenta di scagliare una palla di magia d'aria contro le caviglie di Jesper

    Punti vita 45
    Punti difesa 27

    DAnno 19 + 10 magia d'aria= 29
    punti difesa a schivare 8 + 2 magia d'aria= 10
     
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    Le osservazioni di Jenis gli fanno alzare un sopracciglio, poi però annuisce facendo spallucce.

    Credevo volessi procedere per gradi ma... come vuoi! Cercherò di raggiungerti e toccarti come se avessi in mano un coltello.

    Osserva con rinnovato stupore lo sfolgorio dei suoi occhi divampare e ondeggiare, come i riflessi che si creano nelle grotte marine dall'acqua che trasporta i raggi del sole al loro interno. Uno spettacolo da togliere il fiato, ma non era il momento di farsi distrarre. La posa e i movimenti della ragazza sono abbastanza eloquenti. Jesper inizia a correrle contro e a un paio di metri da lei, mentre sta per scagliare la sua sfera d'aria, nota lo sguardo abbassarsi in direzione delle sue caviglie, intuisce quindi il vero obbiettivo e riesce ad evitare il colpo saltando, lasciando che quell'aria compressa si schianti al suolo con un suono simile a un sacco molto pesante che cade a terra.

    Nei pressi di Janis, il rosso allunga la mano per cercare di toccarle il ventre. Lo sguardo è deciso ma sorride come se stessero giocando.

    Dopo quel tentativo, che fosse andato a segno o meno, l'avrebbe scartata sul lato sinistro allontanandosi da lei di qualche metro per poi fermersi alle sue spalle.

    Quando attacchi a distanza ravvicinata come adesso, cerca di non guardare il punto in cui stai mirando altrimenti il tuo avversario puo capirlo e sapere in anticipo come evitarlo. I tuoi occhi luminosi, per quanto bellissimi, rendono molto piu facile questa cosa, quindi sta attenta. Magari potresti sfruttare la cosa guardando in un punto e poi mirando in un altro... e dovresti tu stessa osservare il tuo bersaglio e leggere i suoi movimenti per anticiparlo. Se ad esempio ti sta correndo contro è piu probabile che si sposti verso destra a meno che non è mancino, si nota la contrazione dei muscoli e il corpo tendere in quella direzione, se invece vedi che per un istante esita vuol dire che sta compiendo uno slancio nella direzione opposta. E' questione di attimi, di decimi di secondo, ma con l'abitudine riesci a captarli senza nemmeno starci a riflettere, fanno parte delle nozioni base di combattimento.
    Spiega ancora. Non si trattava solamente di fare pratica con la magia, ma di imparare ad usarla durante uno scontro quindi andavano associate ad essa nozioni di difesa personale.

    Inoltre dovresti cercare di tenere una posizione piu sicura, mettendoti con le due spalle e le gambe perpendicolari al tuo avversario, in questo modo restringi l'area del tuo corpo che il nemico vede di fronte a se e gli è quindi piu difficile colpirti, o quantomeno lo costringe a muoversi di lato anzicchè attaccarti frontalmente. Inoltre in questo modo i tuoi organi vitali sono protetti dalle braccia in caso usino armi da lancio... meglio beccarsi un pugnale nel braccio che nel petto.
    E le mostra cosa intende dire.


    Si prepara ad attaccarla di nuovo.

    Ho notato che impieghi un certo sforzo e ti ci vuole un po di tempo per lanciare un colpo di quella portata. Magari proviamo a massimizzare il tutto. Se ad esempio tu riuscissi e lanciare un colpo ancora piu piccolo, ma piu potente, sarebbe come un proiettile o una lama affilata. Prova a comprimere maggiore forza in un colpo molto piu piccolo o sottile...
    Suggerisce infine.

    Jesper
    Evita l'attacco.
    Punti vita: 205
    Punti difesa: 96 - (10 - 9) = 95
    Bonus difesa a schivare: 9

    Cerca di toccare Janis (colpo a mani nude).
    Danno: 0 (ridotto)
    Difesa per schivare: 10
     
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117 replies since 22/10/2018, 14:01   652 views
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