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//Questo topic ci servirà per saggiare la tua esperienza di gioco e iniziare a prendere familiarità con il regolamento. Non preoccuparti, se non ci saranno problemi si risolverà tutto in pochi post;)
La situazione è inventata e fuori dalla logica della storia del forum, inizia e finisce qui, e sarà dimenticata.//
Di tutti gli abitanti della città, solo in pochi sceglierebbero consciamente di intraprendere una distensiva passeggiata nella zona periferica, oltre i margini dei quartieri ancora vivibili. Ancor meno, sarebbero in grado di tornare a casa tutti interi.
L'Old Side è rinomato per parecchie peculiarità, ma quasi tutte inerenti ad aspetti molto poco puliti della vita cittadina. A zonzo per i vicoli marcescenti delle case popolari non è difficile trovare qualche sicario a basso prezzo, trafficanti assortiti, disperati disposti a mutilare per rubare una decina di dollari.
Chiunque si trovi appiedato in questa parte di Dilagon, a meno che non abbia passato parte della propria esistenza sotto un sasso, è pienamente conscio dei rischi che può correre: in un quartiere simile, il venire rapinato è probabilmente l'eventualità migliore fra tutte.
Bora si trovava lungo una via che un tempo avrebbe potuto dirsi asfaltata, sebbene l'incuria del manto stradale l'aveva trasformata in una specie di grigio ed irregolare sterrato artificiale. Pochi lampioni funzionavano come avrebbero dovuto, con il risultato che gran parte del percorso presentasse estese zone d'ombra in grado di nascondere praticamente qualsiasi pericolo.
Sebbene un silenzio opprimente circondasse l'uomo come un mantello, quando questi passò di fronte all'imboccatura dell'ennesimo vicolo alcuni suoni soffocati giunsero dall'estremità di quest'ultimo. Un uomo magro e dal corpo slanciato sembrava essere impegnato nel prendere a calci qualcosa, poco fuori dal campo visivo di Bora. Subito dietro al primo figuro, un grosso mulatto restava fermo con le braccia incrociate, dando le spalle all'osservatore. Dai gemiti soffocati che giungevano fino al suo udito, sembrava abbastanza chiaro che ciò che stava subendo quel trattamento fosse un essere umano: come se questo non dovesse essere sufficiente, alle sue narici giunse prepotente un intenso odore di sangue versato...
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Haunpet.
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Alcune persone, diciamo tutto quelle sane di mente, si sarebbero chieste con che tranquillità quel tipo magrolino avvolto in un trench poteva camminare per quelle strade di periferia senza aver paura di svegliarsi pesto e derubato, o peggio, non svegliarsi affatto. Poi tutte quelle persone sane di mente, se avessero avuto anche un minimo di buonsenso, si sarebbero risposte che non erano affari loro e che preoccuparsi di qualcun altro oltre a loro stessi gli avrebbe causato solo problemi. Problemi che avrebbero finito per costargli tempo, denaro e forse anche parecchie botte.
"Ecco qual è il problema di questa città." pensò Bora tra sé e sé, raschiando il terreno dissestato con la suola dei suoi pesanti stivali "Il problema di una persona non è mai il problema di nessun altro. Tutti strisciano nell'oscurità e l'unica soluzione che trovano è quella di inzupparsi le mani di sangue e trascinare altre persone nel buio." mentre avanzava tra le deboli luci e le profonde pozze di buio, l'espressione esibita dai lineamenti slavi dell'uomo era dura e contratta, gli occhi fissi davanti a lui mentre proseguiva tra i vicoli.
"A Dilagon City serve abnegazione. Uomini che si sporchino le mani affinché altri possano rimanere puliti. Uomini che vivano nelle ombre così che altri possano nascere nella luce." E proprio mentre questi nobili pensieri gli attraversavano la mente Bora ebbe modo di aver ragione dei suoi pensieri riguardo agli abitanti della città: il primo indizio furono i suoni, soffocati, sordi, ma forti e ritmati; rumori che l'uomo riconduceva ad un'infanzia in cui estorsione e minacce erano all'ordine del giorno. Infine, il puzzo di sangue fresco che fuoriuscì dal vicolo gli tolse ogni dubbio, convincendolo a procedere di pochi passi oltre il vicolo, come se avesse scelto di ignorare il probabile pestaggio in corso: invece si appoggiò contro il muro, facendo un paio di respiri profondi per evitare che il pensiero di intervenire lo rendesse troppo incauto, se voleva aiutare la vittima doveva rimanere calmo e concentrato.
A calmare Bora contribuì anche l'ormai familiare peso della sua arma nella fondina, sfilata e presa in mano mentre si sporgeva per scrutare le ombre dei due uomini, che sembravano troppo impegnati per notare la sua presenza, almeno per il momento: cominciò quindi a spostarsi lungo il vicolo, stavolta non strisciando rumorosamente le suole ma cercando di rimanere il più nascosto possibile, mantenendo il revolver puntato contro la schiena dell'uomo mentre faticava a tenere calmo il respiro in mezzo a quel forte odore di sangue e i rumori del pestaggio che si intensificavano, cercando di avvicinarsi fin dietro il grosso tirapiedi che gli dava le spalle, sperando che la differenza di stazza e il suo muoversi defilato lo nascondessero all'altro impegnato nel pestaggio.
Arrivato alla giusta distanza, avrebbe poi stretto con forza il calcio della pistola, alzandosi dalla posizione acquattata e stoccando la canna del revolver alla base della schiena del mulatto «Ragazzi.» Un esordio dalla voce bassa e tranquilla, cercando di convincere gli assalitori e anche sé stesso che era Bora ad avere il controllo della situazione «Perché non iniziate a darmi un buon motivo per cui non debba ridurvi entrambi a larve paraplegiche? Smettere di pestare a sangue questo tipo potrebbe essere uno.» Se il piano fosse andato a buon fine, avrebbe fatto anche scattare il cane dell'arma dopo le sue parole, lasciando così che lo schiocco tintinnante del metallo chiarisse che non stava bluffando a vuoto.. -
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//Se vuoi sparare, devi dichiararlo nello stesso post. Non puoi dichiarare azioni intenzionali, o meglio, se lo fai (ma di fatto senza attaccare) chi risponde dopo di te agirà comunque prima di te. In questo caso non ho capito se intendevi già sparare o meno. La intendo come una intenzione di attesa per vedere gli sviluppi della scena.
Entrambi gli uomini si voltarono in direzione dell'intruso, squadrandolo per qualche secondo. Si scambiarono uno sguardo d'intesa, dopodiché il magro dei due rifilò un ultimo pestone alla sua vittima prima di dedicarsi completamente al nuovo arrivato. Ora che i due uomini si erano spostati, Bora poté osservare meglio la fine del vicolo, una strada senza uscita sul fondo della quale un fagotto di vestiti insanguinati stava contorcendosi sforzandosi per riuscire a respirare. Pareva essere un vecchio, dall'aspetto abbastanza distinto per dei paraggi tanto infimi.
Andresti gentilmente a farti i cazzi tuoi da qualche altra parte?
Fu l'impulsiva risposta da parte del più grosso dei due, che pareva portoricano ed era di dieci centimetri buoni più alto di Bora, ed almeno di venti chili più massiccio. La vista dell'arma da fuoco, anche se non aveva avuto l'effetto desiderato, aveva quantomeno fatto ben riflettere i due sgherri dall'avvicinarsi impulsivamente. L'altro uomo appoggiò una mano sulla spalla di quello che aveva parlato, come a trattenerlo.
Ehi, amico -disse, apparentemente calmo mentre faceva risuonare le ossa delle dita- Conosci il vecchio Carlson, non è vero? Forse potrai pagare il debito al posto suo, che ne dici?
Chiese, con occhi che brillavano di desiderio di violenza.. -
Haunpet.
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//Scusa se sono stato poco chiaro, comunque non intendevo sparare, come hai ben inteso mi interessava osservare lo sviluppo della scena e intimidire i png. Cercherò di essere più chiaro//
La vista dell'arma puntata non era stato sufficiente a intimorire i due uomini, ma aveva ottenuto parte dell'effetto sperato scivolando verso uno stallo dove Bora per ora teneva ancora la mano vincente. "posso essere in inferiorità numerica, ma loro non hanno vie di fuga se non il venirmi addosso e posso sparare almeno a uno prima che l'altro mi sia addosso. Devo solo scegliere bene il bersaglio e rimanere calmo."
Ma, nonostante i suoi propositi, l'uomo doveva spendere molte energie nel mantenere una faccia inespressiva ed il respiro regolare davanti al gorilla che gli aveva sbraitato contro la prima risposta: Bora sentiva il dito tremare nervosamente sul grilletto, ma involontariamente il secondo criminale gli venne in aiuto, cominciando a proporre un qualche tipo di accordo e, senza saperlo, rafforzando in Bora il già considerevole disprezzo che provava per loro.
«Un debito eh? Strozzini, avrei dovuto capirlo prima. Quale altro codardo potrebbe pestare un poveraccio in un vicolo oscuro se non delle sanguisughe affamate? E in effetti questo lezzo di sangue è colpa vostra. Ma non importa, non importa.» le parole gli uscivano di bocca senza alcuno sforzo, non doveva nemmeno più fingere di mostrarsi calmo, anzi, ora sul volto di Bora correva un leggero sorriso mentre continuava a discutere e a tenere la canna puntata contro il petto del mulatto. « Beh, certo, credo di essere in grado di accollarmi il suo debito senza grossi problemi. Ma questo ci porta ad un nuovo problema. Voi il vostro debito lo avete già riscosso: avete privato quell'uomo della sua salute, un bene di inestimabile valore. E quindi se ora io saldassi il "debito" sareste voi a essere in debito con me, non trovate? Ma non temete, sono un uomo generoso.» E dopo queste ultime parole, senza lasciare altro preavviso lo slavo mosse veloce un paio di passi fino a trovarsi praticamente di fronte al più grosso del due criminali, puntando la canna dell'arma poco sopra al suo mento ed esplodendo un colpo, con il lampo dello sparo ad illuminare il ghigno selvaggio che ora deformava il volto dell'uomo « Vi pagherò profumatamente con tutto il piombo che volete e non dovrete restituirmi niente.».
Introduzione per Bora |
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