Al Pentagon

Jesper - Janis - Gregor

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    "Se io devo morire, allora andrò incontro alla Tenebra come a una sposa... per stringerla tra le mie braccia."

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    QUALCHE GIORNO PRIMA - GREGOR

    "Tu sei Gregor Mckenzie, il mercenario, vero?! Ho sentito dire che accetti lavori anche per poco... io sono un semplice operaio, non dispongo di molto denaro, ma pagherò! Voglio solo riavere mia figlia. Mi sono rivolto alla polizia ma non mi hanno dato retta. Mary, è maggiorenne e dicono di non poter fare nulla. Sai, da un po di tempo si è unita a un gruppo di ragazzi, satanisti, li ha conosciuti a un concerto metal, e da allora ha iniziato ad allontanarsi sempre piu da me. Gli hanno fatto qualcosa perchè è cambiata, sembra che mi odii e passa giornate intere fuori casa, non risponde al cellulare, non capisco... l'ultima volta che l'ho vista era toranata a casa intorno alle quattro del mattino e aveva delle cicatrici sui polsi. Quando ho provato a parlarle si è arrabbiata ed è scappata via. Non la vedo piu da una settimana ormai. Gli investigatori privati hanno parcelle troppo alte e gli altri mercenari a cui mi sono rivolto mi hanno detto che non si occupano di certe cose. Ti prego aiutami, non so a chialtri rivolgermi! Mi è rimasta solo lei al mondo. Ecco tieni...
    Disse l'uomo sulla cinquantina, emaciato, capelli corti castani e abiti comuni mentre porgeva a Gregor una manciata di banconote. A una prima occhiata sembravano circa 500$.

    E' tutto quello che ho, ma se non bastano posso darti qualcos altro con lo stipendio del mese prossimo. Ti supplico ritrova la mia piccola, sono sicuro che le hanno fatto il lavaggio del cervello e la usino per le loro stronzate da pazzoidi...
    Il suo tono passò dal supplichevole al frustrato, strinse i pugni con rabbia abbassando un attimo lo sguardo. Poi riprese con piu calma.

    Una volta ho provato a seguirli e ho scoperto che frequentano alcuni locali a Jillgon di quel genere, sai metal, punk, sono tutti ragazzi come lei vestiti di nero, con piercing, tatuaggi, acconciature strane, non me ne intendo molto... ecco questa è lei.
    Tirò fuori dal portafogli la foto di Mary, una ragazza come tante: capelli castani lunghi, occhi scuri, carnagione chiara e viso tondeggiante. Nella foto accennava un sorriso che metteva in mostra le fossette sulle guance.

    L'ultima volta che l'ho vista però si era tinta i capelli di nero e aveva un anellino sulla narice sinistra. Ti prego riportamela! E se ti è possibile magari spaventa un po quei ragazzi in modo che capiscano che non devono piu avvicinarsi a lei.

    A Dilagon quel tipo di locali erano diffusi, ma nel quartiere Jillgon il numero era abbastanza ridotto per cui fu facile per Gregor cercare informazioni e rintracciare il gruppo. Scoprendo infine che avevano un luogo di ritrovo, Il Tempio, e che non erano gli unici a circuire giovani problematici come Mary da trasformare in adepti.

    Il Tempio era un semplice rudere abbandonato, una villa in gran parte consunta ma ancora in piedi nel quartiere Rooms adibita a luogo di culto, frequentato da piu gente di quanto ci si aspettasse. Per lo piu ragazzi dai sedici ai trent'anni. Molti di quelli che entravano esibivano un tatuaggio a forma di pentacolo con una fiamma al centro, oppure indossavano un cappuccio nero con lo stesso simbolo ricamato di rosso. Sembrava che quelli col cappuccio fossero trattati con reverenza. Il grande portone principale era costantemente sorvegliato da due incappucciati armati essendo l'unico punto di accesso, mentre stranamente tutte le altre porte e finestre dell'edificio risultavano murate. Molti di quelli che vi entravano restavano dentro per giorni interi, altri addirittura non si vedevano piu uscirne.

    Eventuali appostamenti di Gregor gli avrebbero suggerito che Mary era stata condotta lì e si trovava tutt'ora all'interno.

    ----------------------------------------------------------------------------------------------------

    OGGI, ORE 23.04 - JANIS

    La giovane arcanista era ormai diventata praticamente gli occhi e le orecchie di Jesper nella periferia. Ovunque ci fossero avvisaglie di rituali, magia o segreti, lei aveva il compito di raccogliere informazioni. Curiosare e passare inosservata erano senza dubbio due delle sue qualità migliori e riusciva a metterle a frutto senza difficoltà. Guardandola chiunque avrebbe pensato che fosse una semplice ragazzina esile e fragile, per nulla una minaccia, del tutto innocua, cosa che le tornava sempre comodo per agire indisturbata. Il potere che nascondeva dentro di se naturalmente era di tutt'altra natura, e permetteva a Jesper di stare un po piu tranquillo, sapendo che in fin dei conti Janis sapeva badare a se stessa.

    Quella sera si stava dirigendo a Room, al Tempio. Qualche giorno prima aveva subito un tentativo di stupro da parte di un grassone nel retro di una discoteca goth. Nel cercare di mettere in fuga il balordo aveva innavertitamente usato i suoi poteri proprio mentre era giunto in suo soccorso un ragazzo punk dall'aria piuttosto avvente, di nome Mark, capelli corti neri, fisico asciutto e allenato, il quale per nulla sorpreso dalla performance, aveva semplicemente rivelato all'arcanista di essere in possesso delle stesse doti e con fare sibillino l'aveva invitata a incontrarlo presso il Tempio l'indomani a mezzanotte in punto se avesse voluto saperne di piu.
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    La villa si affaccia su una strada al di la della quale vi è una zona alberata usata come parcheggio, non è sorvegliato. L'edificio è circondato da un muretto di circa due metri oltre il quale vi sono altri edifici abbandonati. Anche intorno al parco alberato vi sono edifici diroccati. Anche lungo la strada ci sono varie auto parcheggiate.

    CITAZIONE
    Ok, entrambi descrivete l'equipaggiamento, il come e il dove arrivate. Potete incontrarvi fuori oppure decidere separatamente il da farsi. Il vostro obbiettivo è riuscire entrare. Janis decidi tu se hai avvisato Jesper in precedenza, o se vuoi farlo dopo.
     
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  2. Fantasi Lando
     
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    Proprio quando le speranze di trovare il suo maestro ormai scomparso erano scemate, ecco che attraverso una aggressione si apre uno spiraglio, ma Janis sa che non deve illudersi. L’incontro con Mark anche se in minima parte ha riacceso le speranze, senza un reale motivo a dire il vero. Non è detto che Mark lo abbia mai conosciuto o conosca altri arcanisti che potrebbero essere entrati in contatto con lui. Ma ogni volta che la magia esterna la sfiora, quel pensiero vola al maestro, a tutte quelle domande che non hanno risposta, prima fra tutte se sta bene.

    Il suo turbamento di certo è noto a Jesper, perché se Janis sa adattarsi alle differenti situazioni, o almeno ci prova, è proprio in quelle pareti che invece è se stessa e se non fosse per un determinato sentimento che custodisce privatamente, non ci sono segreti per Jesper, che non solo sarà stato informato del tentativo di stupro, ma dell’uso della magia e dell’incontro con Mark.

    Come al solito, quando lascia la struttura lascia un biglietto sul proprio letto per comunicare i suoi spostamenti tanto più se questi hanno a che vedere con tutto quello che è il suo mondo e questa volta non fa eccezione. Un foglietto e poche righe “mi vedo con Mark al Tempio” di cui Jesper sarà stato preventivamente informato della dislocazione.

    Seppur Janis abbia iniziato una sorta di addestramento con le armi non è ancora avvezza all’impiego di queste pertanto non rientrano nel suo equipaggiamento normale.

    Raggiunge il luogo con i mezzi pubblici per poi continuare a piedi fino al luogo dell’incontro. La ragazzetta indossa dei leggins neri aderenti che mettono in evidenza il suo corpo esile, non particolarmente in carne o muscoloso, un fisico asciutto quasi adolescenziale. Una minigonna di tartan scozzese rosso con righe nere e bianche, un maglioncino di lana rigorosamente nero a collo alto che sborda da sopra il giubbotto di pelle nera stretto al torace con le cuciture rosso fuoco. I lunghi capelli corvini sono sciolti e due ciocche laterali rosso acceso spuntano dal berretto di lana che le schiaccia la frangia perfettamente tagliata orizzontalmente e che si mostra come un merletto del cappello. Anfibi neri allacciati solo per metà, con una para di gomma sottostante massiccia che le dona 5cm di altezza in più. Alle mani guanti senza dita di pelle con borchiette di metallo. Smalto nero che richiama la linea di eyeliner degli occhi seppur questa risalti in modo evidente sull’ombretto rosso fuoco. Un trucco eccessivo che evidenzia e contorna in modo netto e deciso, a tratti orientale, quegli occhi peculiari, quasi bianchi, nemmeno fosse albina la ragazzetta, che di certo ha uno stile tutto punk rock.
    Nelle tasche oltre al cellulare, un pacchetto di chewingum e qualche elastico per i capelli florescente, nulla di che, qualche moneta.. nulla di particolarmente utile o interessante.

    Raggiunta la villa si osserva attorno per comprendere come superare quel muretto e inizialmente fa un giro di perlustrazione alla ricerca di qualche varco di accesso, fa attenzione a verificare se ci sono telecamere, seppur le premesse dovrebbero dire che non ne trovi, ma la sua allerta nel non dare nulla per scontato, soprattutto dopo l’incontro con i rivendicatori è sempre in agguato.

    Janis
    Punti Vita 48
    Punti difesa 43
    Bonus ai punti difesa per schivare 2

    Maestria a Mani nude
    Danno 14
    Punti difesa necessari a schivare 7

    Maestria con le armi bianche
    Danno: arma usata +1
    Punti difesa necessari a schivare: 5

    Maestria con le armi da fuoco
    Danno: arma usata +1
    Punti difesa necessari a schivare: 5

    Potere KI
    Danno: 29
    +10 se il Potere è di Aria
    +10 danni se il Potere è di fuoco
    Punti difesa necessari a schivare: 11
    +2 se il Potere è di Aria


    Edited by Fantasi Lando - 13/5/2019, 10:40
     
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    Seduto sulla sella della moto, Gregor tirò un altro paio di volte dal mozzicone di sigaretta osservando la strada che ormai conosceva a memoria in ogni suo punto, buche e crepe comprese.
    Non era la prima operazione di “salvataggio”, se così poteva definirsi, che si ritrovava a compiere da quando aveva iniziato la propria attività di mercenario anche se raramente gli era successo di dover recuperare una figlia che per sua scelta aveva deciso di allontanarsi dal padre, o quando succedeva di solito era arrivato sul posto con la “vittima” che già s’era pentita della sua scelta.
    Diede un’ultima controllata alle proprie armi, le due pistole cariche vennero accuratamente celate sotto la giacca di pelle nera nelle proprie fondine, il pugnale assicurato alla cinta. Sembrava tutto pronto, quando con la mano sinistra si avvicinò al baule della moto, fermandosi prima di aprirlo. Forse assemblare e portarsi dietro un fucile semiautomatico era esagerato, si ritrovò a pensare, se doveva realmente vedersela solo con qualche invasato satanista, ma chi poteva dire cosa avrebbe trovato dentro al Tempio? Anche in passato gli era capitato di dover confrontarsi con un qualche culto a lui sconosciuto, il giorno che aveva conosciuto Angelus e Noctis, e con solo una pistola si era ritrovato ad assistere all’evocazione di un demone che per poco non l’aveva fatto secco. Era sempre così quando ci si ritrovava a confrontarsi con simili cose, ormai l’esperienza glielo aveva insegnato, e differentemente dai lupi mannari che contro cui si era anche ritrovato a battersi non sapere cosa avrebbe realmente trovato lì dentro gli metteva addosso una certa ansia di cui avrebbe volentieri fatto a meno. Non aveva paura, ma di certo rendeva più difficile la scelta dell’equipaggiamento da usare, considerando che un’arma più grande di una pistola o di un pugnale avrebbe limitato i suoi movimenti, pur garantendogli maggiore potenza di fuoco.
    “Al diavolo!” pensò ritraendo la mano e buttando la sigaretta a terra. Alla fine aveva preferito la mobilità alla potenza di fuoco.
    Lasciata la moto, posteggiata in un vicolo facilmente raggiungibile ma non visibile dall’ingresso del Tempio, che sarebbe servita come eventuale mezzo di fuga iniziò a incamminarsi verso il proprio obiettivo ripensando alla conversazione avuta qualche giorno prima. Avrebbe dovuto infatti dire al suo committente che quei 500$ sarebbero bastati, non era poi un mercenario così esigente e con gli ultimi lavori svolti anche economicamente non si trovava poi troppo male.
    Si trovava in zona ormai da diverse ore, accuratamente nascosto nei vari vicoli, per tenere d’occhio l’ingresso e raccogliere quante più informazioni possibili tra chi entrava, chi usciva, se c’erano eventuali guardie (se così potevano essere definite) e se potevano esserci persone armate. Appreso tutto quanto potesse essergli utile, aveva deciso di muoversi. Entrare sarebbe stato il primo problema, considerando che non aveva un tatuaggio come quelli dei membri di quella setta e senza sapere cosa accadeva al suo interno un assalto frontale era fuori discussione, ma ciò non lo demoralizzò. Non era la prima volta che si trovava a dover cercare eventuali entrate secondarie come una qualche finestra o porte meno presidiate intorno agli edifici, cosa che iniziò a fare anche per il Tempio.
    Senza alcun supporto tecnologico anche sistemi di allarme o telecamere potevano essere problematiche per un’infiltrazione, ma ciò non l’avrebbe fermato. Nel bene o nel male, Gregor non aveva mai lasciato un incarico a metà e quel caso non faceva eccezione. Quante volte gli era capitato di trovarsi in inferiorità numerica? In quante occasioni aveva dovuto ingegnarsi per trovare una soluzione che apparentemente non c’era? Ormai aveva perso il conto di tutte le situazioni nelle quali s’era ritrovato sin da quanto aveva iniziato a fare il mercenario.
    Oltre alla giacca, il resto del vestiario di componeva di un paio di pantaloni neri, una t-shirt bianca e scarponcini marroni, nulla di troppo vistoso, quindi, per evitare attenzioni indesiderate. Così come il suo comportamento era volto a sembrare il più naturale possibile, non limitandosi a guardare il Tempio ma facendo scorrere lo sguardo anche su altri posti come un normale passante avrebbe potuto fare.

    Gregor
    Punti Vita: 115/115
    Punti Difesa: 53/53
    Bonus ai Punti Difesa per schivare: 1 (+1 contro le armi da fuoco)

    Maestria a mani nude
    Danno: 16
    Punti Difesa necessari a schivare: 8

    Maestria con le armi bianche
    Danno: arma usata +12
    Punti Difesa necessari a schivare: 8

    Maestria con le armi da fuoco
    Danno: arma usata +16
    Punti Difesa necessari a schivare: 13

    Charme
    Punti Difesa necessari a resistere: 8 (+5 contro esseri umani)
    Punti Difesa per continuare a resistere: 3
    Bonus ai Punti Difesa contro soggetti ammaliati: 1

    EQUIPAGGIAMENTO
    Pugnale medievale
    Danno: 6

    Glock cal. 40 S.W.
    Danno: 8

    Python
    Danno: 15


    Edited by Vanclau - 10/5/2019, 14:36
     
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    Il posto non presentava sistemi di difesa o di allarme tecnologici, non all'esterno almeno. Nessuna telecamera visibile così come non vi erano porte o finestre da cui accedere, tutte erano state murate quasi che non ce ne fosse alcun bisogno.

    Gregor aveva potuto constatare nei giorni precedenti di come le guardie si dessero il cambio ogni otto ore, sempre in coppia e sempre con indosso il cappuccio. Dalla corporatura le guardie sembravano essere sempre le stesse dodici persone, sei un giorno e sei unaltro, ma le coppie formate variavano ogni volta, come se lo schema dei turni non fosse fisso o comunque gli sarebbero serviti piu giorni per individuarlo in modo completo. Ad ogni modo sapeva che le guardie arrivavano per lo piu in auto, singolarmente, parcheggiando nei paraggi prima di indossare la tunica aperta sul davanti e il cappuccio nero. Di solito erano ermati con una pistola nascosta sotto la tunica, niente di pesante. La corporatura e l'altezza delle varie guardie variava molto, dall' asciutto, al muscoloso e ve ne erano anche un paio corpulenti e molto alti. I cambi avvenivano sempre alle 07.50, alle 15.50 e alle 23.50.

    Gregor sapeva inoltre che l'ingresso al Tempio era consentito solo a chi portava il cappuccio, mentre a mezzanotte il portone del posto veniva spalancato e si lasciavano entrare anche persone "comuni" purchè mostrassero il tatuaggio o fossero accompagnate da qualcuno col tatuaggio.

    La perlustrazione di Janis non avrebbe dato i frutti sperati, ma in compenso intorno alle 23.40 avrebbe potuto riconoscere Mark nei pressi dell'entrata principale assieme a tre altri ragazzi e due ragazze. Erano tutti abbigliati in stile punk/goth e se la ridevano tanquillamente in attesa della mezzanotte.
     
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  5. Fantasi Lando
     
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    Janis osserva il luogo che per essere apparentemente abbandonato si mostra essere anche eccessivamente controllato. Il volto della ragazza appare pur sempre tranquillo e sereno, vispo per l’esattezza, prende il cellulare condividendo la sua posizione con Jesper in un semplice click, cancella dalla memoria del suo telefono l’operazione prima di lasciarlo acceso e riporlo nella tasca del giubbotto. Nemmeno c’è bisogno di dirlo Jesper non appare memorizzato nel suo telefono con nome, ma è registrato con la foto di Joker sotto il nome “Puddin” fantasie e stranezze adolescenziali.

    Una volta individuato Mark, si incammina verso di lui e i suoi compagni di serata, con voce squillante e divertito domanda è qui la festa?, la folletta che è in lei emerge. Solleva una mano in segno di saluto poi apre le mano accoppiando le dita due a due escluso il pollice “nano nano” il saluto che lascia altri presenti andando ad osservarli con aria amichevole uno alla volta.

    non pensavo ci fosse affollamento, vuoi anticiparmi qualcosa? chiede andando ad osservare gli altri presenti è stato avaro di informazioni solo con me? quasi a ricercar conferma di quanto sappiano gli altri su quell'incontro e quel posto, snocciolando un tono confidenziale verso i presenti, nemmeno fosse tutto un grande gioco.

    Ancora non nota Gregor che sembra essere più un passante che un individuo interessato ad unirsi alla serata, che per il tipo di stile dei suoi avventori esterni appare più l'incontro per un rave punk

    Edited by Fantasi Lando - 13/5/2019, 11:43
     
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    Ormai quasi arrivata la mezzanotte, Gregor sospirò. Senza altri ingressi, pur se non erano presenti telecamere visibili sarebbe comunque dovuto passare per quello principale e solo a mezzanotte poteva avere un’occasione, se trovava qualcuno con il tatuaggio che lo accompagnasse. L’altra opzione era attendere un’altra decina di minuti il cambio delle guardie e sostituirsi a una di loro stordendola e prendendone gli abiti, ma poteva risultare controproducente sia perché sembravano sempre le solite (pur cambiando gli accoppiamenti) sia perché poi avrebbe dovuto trovare un modo per allontanarsi dall’ingresso senza dare troppo nell’occhio e le sue possibilità di movimento potevano essere limitate.
    Il posto intanto iniziava ad affollarsi con il passare dei minuti e sempre più persone vestite bene o male con lo stesso stile si stavano radunando davanti l’ingresso, forse aspettando la mezzanotte per poter entrare, e tra tutti loro doveva pur esserci il suo “biglietto di ingresso” al Tempio.
    “Forse dovevo mettermi qualcosa di più punk” pensò sarcastico optando infine per l’infiltrazione con persone che avevano il tatuaggio ed essendo felice di non essersi portato appresso il fucile semiautomatico, ma solo le due pistole celate alla vista dalla giaccia di pelle. Certo non avrebbe fatto la migliore delle impressioni girando da quelle parti con un arma del genere in bella mostra!
    Sapere che Mary già si trovava all’interno aveva suscitato diversi dubbi in Gregor, considerando quanto appreso sul Tempio in quei giorni e che il portone veniva “aperto al pubblico” solo a mezzanotte.
    Avvicinandosi a un gruppetto di ragazzi (lo stesso di Janis), cercò di esibire la più curiosa delle espressioni che gli riuscivano. «Come mai tutta questa gente a quest’ora? C’è un qualche evento?» chiese semplicemente. Avendo già appreso diverse cose sul Tempio doveva fare attenzione a non far notare che sapeva pure troppo per un semplice passante incuriosito.
     
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    Il posto si stava lentamente affollando. Vari gruppetti di persone di diversa età, per lo piu giovani, attendevano l'ora stabilita chiacchierando fra loro.

    Quando Janis raggiunse Mark, quello si girò con stupore nel vederla effettivamente li, accogliendola con un gran sorriso.

    Maddai, è venuta davvero...
    Commenta sottovoce uno degli amici del ragazzo.

    Ehi ciao Janis! Temevo non saresti venuta. Ti trovo in ottima forma!
    Disse Mark scostandosi un po per lasciare che la ragazza si unisse al gruppetto.

    Visto? Che vi dicevo?! Lei è Janis. Janis, loro i miei amici: Steve, Alucard, Jeff, Morgana e Lilith. Sono i loro nick naturalmente...
    Fece indicandoli uno ad uno, mentre loro ricambiavano con un "Piacere" o un cenno di saluto.

    Da sinistra a destra, Steve era quello del commento sottovoce, bassino, rasato a eccezione di una piccola cresta nera a punta, giacca di pelle, piercing su tutta la faccia pallida, magrolino, con pantaloni larghi e anfibi. Alucard era il piu alto, con un lungo cappotto di panno nero, guanti, mascherina nela sul volto con stampate delle zanne e occhialini da sole rossi. Jeff aveva i capelli lunghi con qualche dread, mossi, castani, vestiva piu stile rock con chiodo marrone borchiato, bracciali di pelle, jeans neri scoloriti e stivali, aveva un viso squadrato abbastanza carino e barbetta incolta. Morgana era pi bassa di Janis, leggermente sovrappeso, capelli lunghi verde acido e un paio di piercing sul labbro, indossava un cappotto nero col cappuccio, maglietta rosa e nera strappata, gonna a pieghe, calze a rete e stivaletti. Lilith invece era magra e alta, con un cappotto lungo pieno di fronzoli stile lolita, corsetto nero, conna corta di pelle e calze a righe verticali, decoltè neri, il suo viso era tondo e minuto, con grandi occhi nei quali portava lenti a contato bianche, i capelli erano molto lunghi e neri con ciocche blu. Mark indossava un chiodo di pelle nero, Jeans neri, aveva i capelli scompigliati con le punte di alcune ciocche verdi stile Billie Joe e gli occhi contornati di nero, aveva lo smalto nero alle unghie così come le due ragazze.

    Si si, è qui la festa
    Rispose Steve.
    Solo che non si tratta proprio di una festa... ehmm
    Aggiunse Morgana un po impacciata lasciando la parola a Mark con un occhiata.

    Lilith e Jeff avevano l'aria un po scocciata e non dissero nulla. Il ragazzo tirò fuori un pacchetto di sigarette e se ne accese una, guardando dall'altra parte. La ragazza gliene chiese una, e i due si allontanarono dal gruppo.
    Alucard rimase impassibile, imperscrutabile dietro quella sorta di travestimento.

    Oh beh si, in effetti non si tratta proprio di una festa... vedrai una volta dentro, ma non c'è nulla di cui preoccuparsi, ti divertirai!
    Fece Mark quasi scusandosi.

    Quindi anche tu hai il dono? Ci ha detto che hai messo k.o. un bastardo l'altro giorno tutta da sola, senza nemmeno toccarlo. Non è che per caso sei della congrega delle Sorelle di Diana?
    Chiese un po arrogante Morgana, come se volesse far vedere che sapeva il fatto suo ma Lilith la interruppe subito apparentemente irritata.

    Ma che cazzo dici?! Quelle sono solo un gruppo di sfigate montate! Non fanno altro che bere intrugli e raccontarsi i sogni, io ho fatto un viaggio astrale qui, il mio gatto ha miagolato quindi succederà qualcosa, le rune mi hanno detto così, gne gne gne...
    Fece modulando la foce in segno di scherno. Sembrava avercela con loro personalmente.
    Alucard si mise a ridere. Morgana sorrise e scosse la testa verso Janis come a suggerirle di lasciar perdere la questione con lei.

    No no Mor, ti dico che lei è una vera strega, potrebbe essere persino piu potente di voi due!
    Disse riferito alle due ragazze, le quali fecero schioccare la lingua quasi all'unisono come a negare la cosa.

    Nel frattempo al gruppo si avvicinò Gregor. Lo guardarono con supponenza, ignorando le sue domande.
    Si, signore. C'è una festa per ragazzi, ma non credo sia cosa per lei.
    Rispose Morgana con finta educazione ma senza nascondere antipatia, come se lo stesse invitando ad andarsene.

    Un po distante da loro, nei pressi del portone, una drag queen fece segno con il dito a Gegor di avvicinarsi aggiungendo un occhiolino malizioso. Aveva una parrucca cotonata metà bianca e metà nera, corsetto nero di paiette con piume bianche e nere, calze a rete con autoreggenti e una voluminosa pelliccia bianca, il viso era femminile ma non abbastanza, coperto da un pesante trucco bianco e nero.
     
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  8. Fantasi Lando
     
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    Lo sguardo passa su tutti i soggetti presenti, soffermandosi appena più a lungo su Lilith quella che forse per stile le si avvicina di più o perchè ha scelto delle lenti bianche che la divertono, ricordando i suoi occhi e quel trucchetto che in realtà per lei è solo una scusante nel celare la verità. Sente i loro discorsi palleggiando gli occhi prima sugli uni e poi sugli altri. Quando sente che viene identificata come una "vera" strega continua a rimanere impassibile, ma una certa idea incomincia a balenarle in testa. I suoi sensi sono allertati, come se in qualche modo fosse pronta a percepire una sorta di solletichio, una sensazione, qualcosa che possa essere indice di reale presenza arcana. Uno stato d'animo, un semplice indizio fuori posto.

    Sente parlare delle sorelle di Diana e chiede proprio a Lilith perchè tu non prendi niente per i tuoi viaggi ancestrali? come se fosse cosa comune e abituale o volesse menttere in condinzione la ragazza di sentirsi pungolata su quel fronte, rigirandole l'accusa appena fatta ad un gruppo di estranee di cui memorizzai il nome, anche se dovessero dimostrarsi un gruppo di fanatiche.

    Quando Mark continua a sponsirizzarla ed enfatizzare il suo potere risponde con aria di insufficienza solo qualche trucchetto ben orchestrato nulla di più e strizza l'occhio come se non volesse mettersi in competizione con gli altri due che evidentemente sono sensibili a questo approccio.

    Mantiene le mani nel giubbotto e sposta il peso da una gamba all'altra nemmeno avesse freddo o forse solo impazienta non è una festa ma c'è da divertirsi.. quanto mistero poi si sporge verso Mark non sono sicura faccia per me tutto questo il tono che usa è quasi di timore e di ritrosia,a bassa voce parla, come se fosse solo per lui quel messaggio anche se è udibile a tutti, ma ricerca con lui una sorta di confidenzialità. Il tono che usa è di chi è incerto e si senta in imbarazzo, fingersi innocua e innocente le riesce abbastanza bene, il rodaggio nelle strade di Dilagon nel cercare di mantenere un basso profilo hanno fatto da scuola e indietreggia quasi di un passo come se volesse andarsene in effetti, ma è lento il movimento, atto ad offrire all'altro l'occasione di arrestarle il passo. L'arrivo tempestivo di Gregor in realtà le offre tutto il tempo per temporeggiare la sua dipartita, assiste al suo avvicinarsi e al modo in Morgana sembra voler allontanare l'uomo incuriosito. Janis segue con un interesse palesemente dichiarato, nemmeno l'accettazione o meno di quell'uomo "normale" fosse quasi motivo per lei di restare o meno, come se fosse dimostrazione di quanto quella sorta di evento possa tranquillizzarla o impaurirla.

    Solleva una mano verso la maschera di Alucard bel look sembra apprezzare quella scelta stilistica, che lo fa un pò Dracula ti ci vorrebbe un cilindro, staresti molto bene
     
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    Gregor sorrise mestamente nel sentire la risposta forse un po' troppo frettolosa, come se la giovane che aveva deciso di dedicargli quei pochi secondi avesse fretta di farlo andare via; forse era la classica adolescente un po' ribelle e che avrebbe preferito etichettarlo come "vecchio" anziché "signore" esibendosi in una finta cortesia. L'uomo comunque non era lì né per fare la paternale ai presenti né per divertirsi, dunque fece un breve cenno con il capo. «La ringrazio, signorina» disse con tono tranquillo prima di allontanarsi. Sperava di raccogliere qualche informazione in più, se non proprio un biglietto di ingresso per il Tempio, ma forse il suo abbigliamento non lo stava aiutando troppo. Sfortunatamente, anche se avesse cambiato il proprio guardaroba per quel'incarico, a fregarlo poteva essere l'età o la completa assenza di piercing, due cose a cui non poteva porre molto rimedio; oltre al non poter ovviamente ringiovanire, farsi troppi segni distintivi come piercing o tatuaggi poteva seriamente compromettere la carriera di un mercenario come lui che puntava anche sull'utilizzo di false identità per concludere i propri incarichi, se ce ne era bisogno.
    Mentre si allontanava, lo sguardo del mercenario colse il movimento di qualcuno che sembrava volesse attirare la sua attenzione, sebbene in un primo momento non fosse stato certo si stesse rivolgendo proprio a lui. Dopo aver controllato che tutti gli altri presenti in attesa di poter entrare al Tempio fossero impegnati nelle proprie conversazioni, l'uomo inizio ad avvicinarsi scrutando strana donna e chiedendosi istintivamente cosa volesse. in condizioni normali sarebbe forse stato più circospetto e prudente, ma l'orario d'ingresso si avvicinava inesorabilmente e dopo l'entrata di tutti i ragazzi sarebbe stato tutto ancor più difficile senza riuscire a confondersi tra la folla, e non avendo raccolto altre informazioni... Quella drag queen era la sua opzione più concreta.
    Avvicinatosi abbastanza, si limitò a tenersi pronto a ogni evenienza pur mostrando un atteggiamento tranquillo. «Posso aiutarla?»
     
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    La domanda di Janis provocò in Lilith l'effetto contraro a quello desiderato. Si mise a ridacchiare accostandosi a Jeff, richiamandone l'attenzione con un paio di gomitate.
    Ahaha certo come no! Come tutti i popper che mi son tirata su al compleanno di tuo cugino, ti ricordi?! Mi sa che sto ancora volando ahahah
    Fece all'amico piuttosto sguaiatamente mentre lui ricambiò la risata.

    Non farci caso, ti prende in giro...
    Disse subito Mark a Janis per evitare che la prendesse male.

    Alucard non disse nulla, limitandosi a ringraziare la ragazza per i complimenti con un mesto inchino, per poi distogliere lo sguardo, come se fosse imbarazzato.

    Mark notò poi la diffidenza di Janis poco prima che Gregor si facesse avanti. Il modo in cui Morgana lo aveva allontanato avrebbe potuto facilmente dissuadere anche Janis, perciò temendo che se ne andasse, il ragazzo la afferrò per il polso non appena Gregor si fu congedato, tirandola verso di se per fare in modo che lo guardasse e fossero piu vicini.
    Aspetta! Non te ne andare... Se sei venuta nonostante non ci conoscessimo, vuol dire che sei in cerca di risposte, non mi sembri sapere molto riguardo il tuo dono e francamente neanche io potrei dirti gran chè in merito... ma padre Nicholai sicuramente si!
    Bisbigliò lui facendo poi un cenno verso la porta d'ingresso. In quel momento, per un attimo i suoi occhi cambiarono colore diventando di un rosso vivo.
    Janis avrebbe potuto avvertire una sorta di energia provenire da lui, così come dagli altri ragazzi e da molti dei presenti, ma era una forza piuttosto debole difficilmente percepibile, e di natura differente dalla propria, piu simile a quella di Jesper in realtà.

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    Intanto la misteriosa drag queen, vedendo Gregor avvicinarsi, gli andò in contro prendendolo sottobraccio e portandolo in disparte un po lontano dalla folla.
    Ohh tesoro! Eccoti qui finalmente!
    Disse ad alta voce come se volesse farsi sentire, prima di allontanarsi e parlargli sottovoce.
    Sei una spia dei Leviathan? Dei Marduk? Fai un sopralluogo prima delle scommesse eh?! Oppure sei uno sbirro? O magari un reporter ficcanaso? Di la verità... Anzi no non me lo dire, non importa. Riconosco al primo sguardo chi non è dell'ambiente, ma tu non hai l'aria di un novellino, e... senti qua che bei muscoli.
    Sussurra rapidamente con voce ben poco femminile, soffermandosi un momento ad accarezzargli il bicipite, per poi riprendere senza nemmeno lasciargli il tempo di replicare.

    Mmm non sai quanto mi piacerebbe lasciarti entrare... oh, non sei il primo tranquillo. Hanno mandato anche me, sono qui apposta... Si mise l'indice sulle labbra come a chiedergli di non dire nulla, facendo l'occhiolino. ...Allungami un centone e ci penso io. Le guardie all'ingresso mi conoscono bene, non ti faranno storie.
    Suggerì infine, doppi sensi e palpatine a parte.
     
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