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Prosegue da QUI
Misato, Law e Noctis aveva dunque seguito il tipo che li aveva condotti fin nella zona industriale di Dilagon City, per mettersi sulle tracce di un individuo sconosciuto, che a quanto sembrava però doveva essere una persona importante. I tre infatti poche notti prima si erano imbattuti in un ragazzotto, probabilmente straniero, dall'istinto selvaggio, che proteggeva in una casa diroccata una donna, una ragazzina ed una bambina intente a svolgere una non meglio precisata magia in grado di richiamare i morti.
Per aiutarle, avevano deciso di rintracciare per loro questa persona. Qualcuno mosso soltanto dal volere aiutare il prossimo, qualcun altro invece mosso dalla promessa che ci sarebbero stati spargimenti di sangue. Quegli individui infatti se ne stavano rintananti in un luogo sperduto proprio perché parevano esserci persone sulle loro tracce, persone pronte a far loro la pelle, e considerando che tra loro c'erano una ragazzina e una bambina di appena quattro o cinque anni, la cosa doveva essere certamente seria.
I tre quindi avevano ingaggiato un uomo al Maniscalco affinché indagasse per loro, e dopo non molto tempo, questi aveva procurato loro una pista da seguire. Un tizio pescato da chissà quale sobborgo, o peggio, quale fogna, aveva riconosciuto in quelle descrizioni un uomo che aveva incontrato nella zona industriale, ed ora, li stava conducendo proprio lì.
Era ancora notte fonda, avrebbero avuto altre tre o quattro ore di buio completo. La strada era illuminata da scarsi lampioni, e molto spesso a fiancheggiare i loro passi non c'erano edifici, ma soltanto la desolazione della piana che circondava la città. Ad un certo punto arrivarono in un complesso di strutture. Molte erano vecchie e in decandenza, qualcuna però doveva essere ancora in funzione e ben tenuta. Tra quelle più cupe, il ragazzo che li stava guidando, che sembrava che da un momento all'altro venisse spazzato via da un soffio di vento, ne indicò una.
E' lì- disse, con il dito puntato- era lì che dormivamo, e c'è quella tizia di cui vi ho parlato...
Law si fermò per un attimo, come a voler contemplare la struttura da lontano nel buio della notte. Se però tutti gli altri fossero stati pronti, li avrebbe seguiti senza fiatare verso l'edificio.
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Finalmente stavano per giungere alla conclusione del loro viaggio. Era arrivati nella zona industriale, dove finalmente sarebbero potuti arrivare a capo di quella strana storia. Morti che tornano in vita e che ti parlano...ma non esiste proprio. Almeno non per un persona scettica come Miss Kojima!
Quando alla fine si fermarono, il tizio che era con loro indico che in uno dei complessi decadenti che si presentavano ai loro occhi, si trovava proprio la donna con la quale dovevano parlare.
<<che facciamo? Si entra in maniera crudele facendo irruzione e ci comportiamo da brave persone e bussiamo?>>
Chiede poco convinta e stringendo un po' di più l'arco fra le sue mani. In ogni caso comportarsi da persona civile non era proprio nel suo dna, non si sarebbe fatta ripetere due volte di uccidere qualcuno.
<<amico, rimane a te la scelta su come entrare!>>
Disse infine Misato, in tono un po' spazientito e voltandosi verso noctis. In fondo lei non era brava a fare il cervello del gruppo, non voleva avere sulla coscienza la vita di quelli che considerava compagni.. -
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Finalmente parevano essere finalmente giunti a destinazione, anche se la camminata non si fece sentire particolarmente, sia a livello fisico che mentale.
Anche se non furono proferite parole durante il tragitto, la mente del vampiro fu occupata dai più disparati pensieri.
In particolare riflettè sulle cazzate che fin'ora aveva fatto nel mentre della serata, in particolare offrire la bellezza di duemila dollari come se fossero noccioline, per un lavoro che - al massimo - valeva un quarto della somma, perlomeno alla fin fine era riuscito a tenersi l'altra metà della ricompensa promessa all'informatore, e senza spargimenti di sangue, cosa che forse era la cosa più sconsiderata di tutte, c'era il rischio di essersi procurato un nemico a vita. Certo era solo un informatore, ma certe informazioni possono valere più dei diamanti in quella città, Noctis si aspettava che lungo la sua strada si sarebbe creato molteplici nemici quindi avere una spia che ce l'aveva con lui poteva conferire un vantaggio alle sue future nemesi.
Ma d'altra parte erano solo speculazioni basate sul nulla, create dalla sua mente così che i suoi pensieri fossero occupati da altro piuttosto che dal semplice "Ma fra quanto arriviamo?" ripetuto in loop fino alla fine di ciò, meglio di niente.
Si fermò, prendendosi qualche secondo per osservare la zona circostante.
Non tanto per captare eventuali minaccie improvvise, riteneva improbabile una tale eventualità, tutt'al più per farsi un'idea generale della zona, niente che non avesse già visto in altre parti del mondo.
Un altro quartiere sotto il giogo di decadenza e povertà.
Direi di provare con le buone. Dopotutto non siamo sicuri che il tizio stia qua, perciò se dovessimo chiedere alla sua amica non sarebbe particolarmente saggio entrare sfondando la porta ad armi spianate. Dico bene, Law?
Disse semplicemente puntando con lo sguardo il complesso che il ragazzo aveva indicato ai tre combattenti.
Senza aggiungere altro si sarebbe mosso verso la struttura aspettandosi che i due compagni lo seguissero.
Una volta giunto nei pressi di questa si sarebbe fermato un attimo per dire: Ovviamente se la diplomazia fallisce... e lasciò volutamente cadere la frase.
Arrivato all'ingresso avrebbe bussato più volta con forza su qualsiasi cosa assomigliasse una porta, per poi limitarsi ad aspettare.. -
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Law si limitò ad annuire, sorridendo con un ghigno all'ultima affermazione lasciata cadere da Noctis, girandosi poi anche verso Misato, pensando che molto probabilmente l'affermazione sarebbe stata gradita anche da lei, considerata la sua sete di sangue.
Attraversarono un paio di stradine, prima di sbucare sulla strada principale, desolata e malconcia. Una recinzione a tratti sfondata circondava la grossa struttura squadrata. Poche luci, dei lampioni, contribuivano a delinearne la sagoma, oltre la quale si vedeva solo qualche parte della muratura e alcune finestre, qualcuna rotta. Alla base vi era un grosso portone di ferro scorrevole, e aperto. Probabilmente doveva trattarsi di una vecchia fabbrica in disuso. Il ragazzo che li aveva accompagnati camminava ancora accanto a loro, e sembrava avanzare senza alcun timore, segno che forse non vi sarebbero state trappole o agguati nell'immediato.
Quando furono abbastanza vicini, iniziarono a scorgere i primi individui. Subito dietro l'ingresso vi era un bidone di ferro con qualcosa che ardeva all'interno. Attorno, tre individui stretti in stracci logori, barbe lunghe e sporche e capelli scompigliati. All'interno dell'edificio, che, nonostante l'altezza e le finestre, sembrava in realtà un unica grande sala vuota, vi erano altri piccoli baluginii, ad evidenziare altre fonti di calore improvvisate.
Arrivati nei pressi del portone, la loro guida si guardò un attimo intorno, per poi posizionare lo sguardo su un lato della struttura, dove vi erano varie persone e vari focolai. Alzò timidamente un braccio, aprendo la bocca come per dire qualcosa, ma non uscì alcuna voce. Iniziò così a dirigersi in quella direzione.SPOILER (clicca per visualizzare)Scusate per la sparizione, vediamo se riusciamo a portare avanti e rendere interessanti queste storie, ripristinando la trama principale del forum. Prendetevi il tempo che vi serve per riprendere il filo e continuare;). -
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-GdrOff-SPOILER (clicca per visualizzare)Misato è “migliorata” parecchio da quando è tornata dal giappone, quindi perdonatemi ma devo riprendere un po’ la mano con questa vecchia Misato XD
-GdrOn-Misato ridacchiò appena quando sentì le affermazioni di Noctis, in fondo cosa poteva aspettarsi da un vampiro? Fosse stata lei al posto suo probabilmente avrebbe usato i suoi stessi compagni come cibo al sacco. Per un attimo rabbrividì a quel pensiero, cercando di tornare con la mente al presente e guardando davanti a sé Law che semplicemente annuì alle loro parole ridacchiando sotto i baffi. Non rispose la giovane combattente, limitandosi a tenere l’arco ben stretto e alto davanti a sé e seguendo la loro guida. Videro strani individui, focolari e finestre rotte. Di certo quello non sembrava il castello delle meraviglie e questo le faceva venire ancora più voglia di entrare. Quando finalmente si fermarono osservò per un attimo il ragazzo che aprì la bocca senza però proferire alcuna parola.
«Bene…e ora che si fa ragazzi?»
Chiese alla fine, in un leggero sussurro che solo i suoi compagni avrebbero potuto sentire, rimanendo ferma e nascosta al suo posto!
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La scorrevole porta metallica era aperta rendendo superfluo il gesto di bussare, cosa che forse sarebbe stata anche piuttosto stupida da fare.
Che bisogno c'era di allertare tutta quella gente, loro avevano bisogno solo di una persona.
Non era necessario agitare quella massa di senza tetto.
Meglio così...
Così, in silenzio, il gruppetto entrò dentro quella vecchia fabbrica, ora utilizzata come rifugio per i senzatetto.
Sentì la voce di Misato, non comprendendo appieno la domanda.
Beh, non penso che stiano tendendo un'imboscata... Perciò tutto ciò che dobbiamo fare per ora è seguire la nostra guida fino alla donna che dovrebbe portarci da Ulgamer, o perlomeno ci fornirà informazioni sul suo conto.
Continuò a camminare seguendo il ragazzo verso quell'agglomerato di persone disperate e focolai.
Sempre se riusciamo a convincerla a parlare, preferirei non dover ricorrere alla violenza..
Si guardò in giro sospirando.
Fare casino in mezzo a tutta questa gente... potrebbe essere un problema.
Prima con l'informatore erano solo loro tre più quei due, se avessero ucciso il vecchio porco dubitava ci sarebbero stati dei problemi in futuro, ma non era sicuro riguardo a come avrebbe reagito quella massa di miserabili vedendo un trio di sconosciuti entrare e iniziare a minacciare qualcuno di loro conoscenza.
Nella peggiore delle ipotesi quella gente si sarebbe scagliata contro di loro portando ad un massacro, considerato che Misato sembrava non dare il minimo valore alla vita umana e anche Law sembrava stranamente più incline alla violenza rispetto all'ultima volta, qualcuno probabilmente sarebbe riuscito a fuggire riferendo la cosa a qualcuno causando chi sa quale ritorsione inaspettata in un futuro più o meno prossimo.
Certe volte penso troppo, speriamo bene.... -
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I tre, subito dietro il ragazzo che li aveva accompagnati, attraversarono quell'enorme costruzione buia ma viva di bagliori e respiri infreddoliti. Qualcuno dormiva avvolto solo da cartoni lerci, altri erano accovacciati a discutere di chissà cosa, saettando lo sguardo sui nuovi arrivati quando questi si avvicinavano troppo, per poi distogliere l'attenzione una volta allontanati.
Il giovane era arrivato nei pressi di uno dei bidoni dove alcune persone erano intente a scaldarsi ma, con toni meno deprimenti e più "normali", a chiacchierare scherzando tra loro. Vi erano due ragazzi sulla ventina, abbastanza alti, dai capelli scuri e dal volto rasato. Altri due uomini alle loro spalle, che più che partecipare alla conversazione sembravano solo star lì a scaldarsi e ad ascoltare, abbozzando un sorriso di tanto in tanto, e infine vi era una ragazza, dimostrava meno di venti anni, ma era difficile capire quanti ne avesse di preciso. Sembrava non temere tantissimo il freddo, a giudicare dalla sola canotta indossata sul busto. Anche lei doveva appartenere a quei luoghi, vista la pelle non così linda e gli abiti logori. Portava un paio di pantaloni di una decina di taglie più grandi di lei e stretto in vita con una grossa cintura. Aveva i capelli corti anche lei, scuri, e a risaltare sul suo volto erano due occhi verdi molto chiari.
Quando Law, Misato e Noctis furono abbastanza vicini da far intuire che si stessero dirigendo verso di loro, il gruppetto attorno al focolare smise di chiacchierare, anche se mantenne il tono allegro. Si voltarono verso di loro. Come un demente, il ragazzo che li aveva scortati aveva ancora il braccio alzato puntato contro la ragazza, che gli sorrise con fare benevolo anche se poi, senza preoccuparsi troppo, gli assestò un paio di calci su un fianco, cacciandolo via di lato.
Si si! Hanno capito! Bravo! E adesso per cosa siete venuti fin qui!?
Disse, rivolgendo l'ultima domanda ai tre, osservandoli brevemente uno ad uno. Mentre attorno a loro nessuno degli altri gruppi presenti nella zona sembrava interessarsi a ciò che stava accadendo.. -
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Effettivamente la sua domanda era stata estremamente stupida e fuori luogo. Ma cosa diavolo le era venuto in mente? Ad ogni modo continuò a seguire i suoi improbabili compagni di viaggio oltre la porta metallica, fino a quello che sembrava un accampamento di barboni, almeno nella sua distorta visione del mondo. Alle parole del vampiro sorrise appena, effettivamente delle sane botte non le sarebbero dispiaciute per niente. Ad ogni modo continuò a camminare tranquillamente dietro gli altri, con l’arco alzato pronta a coprire eventuali attacchi come una brava arciera, finchè finalmente la loro guida non trovò quella ragazza che stavano cercando. Come un perfetto idiota li condusse fino da lei con il dito alzato, pronto ad indicare a loro meta finale. Il calcio che quella ragazza gli assestò sui fianchi erano soltanto quello che si meritava per come aveva trattato la faccenda in quel momento.
«Stiamo cercando Ulgamer….o anche solo delle informazioni su di lui!»
Disse in maniera molto diretta, prima di rendersi conto che forse non avrebbe dovuto essere così impulsiva. Senza dire molto si guardò in giro perplessa, facendo scivolare i suoi occhi di ghiaccio tra Law a Noctis.
«Troppo diretta ragazzi? Avevate intenzione di essere più misteriosi?»
Chiese alla fine, con un’alzata di spalle ma tenendo arco e freccia ben piantate nelle sue mani, in caso quella tranquilla chiacchierata fosse degenerata…ed era quasi sicura che sarebbe successo presto.
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Quando finalmente arrivarono nelle vicinanze del gruppo in cui doveva trovarsi la ragazza che avrebbe dovuto dar loro le informazioni sulla posizione di Ulgamer, il vampiro percepì, probabilmente un po' prima degli altri, la variazione di tono presente in quel gruppetto cosa che lo portò a rilassare un poco le menengi che altrimenti si sarebbero fuse prima di poter anche solo parlare con la donna, a furia di pensare a ogni possibile conclusione di quell'incontro, a possibili imprevisti o anche solo pensando alle conseguenze future. Il solo fatto che quelle persone erano capaci di ridere e scherzare malgrado tutto, lo aiutò a credere più probabile una conclusione positiva a quell'incontro, rispetto a quello precedente.
Essendo entrato subito dopo la guida, era poco più avant degli altri due compagni di viaggio e non avendo particolari ragioni per guardarsi le spalle, non notò il fatto che Misato aveva in mano il suo arco altrimenti le avrebbe detto qualcosa al riguardo.
In poco tempo giunsero a destinazione, con la guida che come un'ebete se ne stava con il braccio alzato e il dito puntato contro l'unica ragazza del gruppo, che in risposta gli assestò un paio di calci. Noctis osservò la scenetta con fare piuttosto divertito e quando la ragazza chiese la fatidica domanda il caro succhiasangue era già pronto a rispondere ma venne preceduto dall'arciera, cosa che, onestamente, lo sorprese portandolo a girarsi verso di lei osservando solo ora il fatto che lei da quando erano entrati in quel posto se ne stava con arco in mano e freccia incoccata, Ma che cazzo le passa per la testa!? pensò in un moto di rabbia facilmente nascosto grazie a trecento anni d'esperienza, ma quando la ragazza chiese se era stata troppo diretta decise di dire la sua.
Posso comprendere il tuo amore per la sana violenza, ma perché devi aumentare la probabilità di mandare tutto in vacca? Con proviamo con le buone non intendevo "minacciamoli per farci dare le informazioni e in caso di responso negativo li pestiamo", e ora per piacere abbassa l'arco. tono lievemente alterato, non alto, più che altro sperava che Misato non la prendesse a male e capisse le sue intenzioni.
Dopodiché si voltò verso la donna per cui avevano fatto tutta quella strada a piedi.
Ciò che ha detto la mia... Collaboratrice, è vero. Cerchiamo Ulgamer, o qualcosa che ci aiuti a trovarlo e, malgrado le nostre apparenze, ti assicuro che non abbiamo cattive intenzioni nei suoi confronti.
Decise di dire la verità sul perché della loro ricerca, ora l'importante era capire in quali dosi, cos'era necessario per portare a termine quell'operazione, cos'era superfluo, cos'avrebbe potuto portare ad ulteriori complicazioni... Riflettendo su quanta verità dirle, si rese conto che dopotutto nemmeno loro sapevano poi molto di quella storia.
Non sapevano perché quelle donne erano ricercate, perché serviva loro ulgamer, perché quelle due ragazzine erano assieme a Mea e Andy... Così tante domande. Alcune persone lo hanno incontrato un mese fa circa, lui stava aiutando questa gente, ci sono state delle complicazioni e si sono dovuti separare, ora avrebbero ancora bisogno del suo aiuto. Per caso noi abbiamo incontrato queste persone e ci siamo trovati ad offrir loro una mano per trovare Ulgamer. Parlò serio, calmo, sincero guardando la ragazza sempre negli occhi, forse omise qualche informazione, ma far sapere che Ulgamer si era separato da Mea e le altre in seguito ad un attacco probabilmente sarebbe stato controproducente, e tutte le altre informazioni rilevanti le aveva appena condivise. Ciò che poteva fare per ora lo aveva fatto, non restava che attendere la risposta della donna.. -
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L'arco puntato di Misato non passò inosservato. Le persone attorno a lei, durante tutto il percorso per avvicinarsi al luogo dell'incontro, avevano preso a guardare gli sconosciuti con fare più inquieto. Lo stesso aveva fatto la ragazza che aveva parlato, non sembravano aver fatto una buona impressione. Il botta e risposta tra l'arciera ed il vampiro venne ascoltato in silenzio dal gruppetto a cui si erano avvicinati, che comunque non sembravano divertiti dalla scenetta, ma in qualche modo nemmeno troppo spaventati, forse grazie alle parole di Noctis.
Lo ascoltarono attentamente, soprattutto la ragazza, mentre lo sguardo degli altri, a parte che sull'arco di Misato, era molto preso anche dall'aspetto di Law. Probabilmente non riuscivano a capire se indossasse un qualche trucco o fosse semplicemente un tipo bizzarro. Dopotutto in quel luogo doveva essere pieno di persone con qualche rotella fuori posto. Lo stesso Law non disse nulla, rimase con le braccia incrociate in attesa dello svolgersi degli eventi.
Ulgamer eh? Beh inutile negare che sia passato di qui, dopotutto quel coglione-indirizzando uno sguardo al giovane che aveva allontanato a calci-vi ha già portato qui, per cui... Si è stato qui, ma non so dirvi nulla di più, ha semplicemente dormito come tanti altri, una stretta di mano, presentazioni, e poi ognuno per la propria strada. Qui ognuno si fa i fatti propri.
La ragazza si girò per metà, probabilmente per lei non c'era più nulla da dire. Il suo tono era leggermente cambiato rispetto all'inizio della conversazione, e se loro non avessero avuto null'altro da dire, sarebbe tornata agli affari suoi.. -
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Ovviamente una reazione sana e matura da parte di quella ragazza era oltre l'impossibile, continuare quel litigio da tredicienni non avrebbe portato alcun beneficio.
In trecento anni di non-vita si potrebbe pensare che la mente di una persona matura abbastanza da riuscire a passare sopra a certe sparate senza problemi, in parte è vero in parte dal punto di vista di una persona orgogliosa come Noctis è richiesta una buona forza di volontà per assecondare le parole di una pazza, e per ignorare il desiderio di tagliarle la gola per berne il suo sangue. Alla fine riuscì a dire con tono rilassato, anche lievemente divertito: Dopo potrai fare quello che vuoi, possiamo combattere o puoi anche piantarmi un coltello in gola per quel chi mi riguarda eheh... Ma ora stiamo lavorando, cerchiamo di limitare le stronzate.
Conclusosi quel quadretto poco simpatico, ascoltò le parole della donna per cui avevano percorso tutta quella strada.
Non si fidava particolarmente delle sue parole, dopotutto è stata costretta dalle circostanze a ammettere che Ulgamer era stato in quel luogo ma ciò non la costringeva a dire tutta la verità sul tipo di informazioni aveva sul conto dell'uomo.
Poteva essere davvero così, si erano solo presentati, una notte in quel posto e poi basta.
Ma non ci credeva, non voleva crederci. Probabilmente il notturno sperava di non aver buttato in nulla mille dollari, ma oltre a ciò c'era una sensazione... Un presentimento, raramente quella città lasciava i suoi abitanti a bocca asciutta in quel modo.
Ovviamente però per ottenere ciò che si vuole bisogna faticare.
Sperava solo che il tempo speso in quel posto non fosse tempo perso.
Per favore, disse cominciando a parlare dopo Misato qualunque tipo di informazioni potrebbe esserci utile, che so altri posti che frequentava spesso... Qualunque cosa, ne abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di Ulgamer, perciò qualsiasi cosa ti venga in mente che possa aiutarci, per favore, diccela.
Il vampiro si mostrò più umile del solito mettendo da parte il suo orgoglio, che di norma gli avrebbe impedito di chiedere in quel modo un favore ad uno sconosciuto.
Pensava che ancora c'era spazio per la diplomazia, e finché non c'era sicurezza di guadagnarci qualcosa sarebbe stato stupido e probabilmente inutile passare a modi più... Drastici.. -
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La ragazza stava per scrollare le spalle alla domanda di Misato, lasciando probabilmente intendere che non aveva idea di cosa avesse intenzione di fare Ulgamer. La guardava senza interesse, come se non volesse avere nulla a che fare con lei. Di tanto in tanto portava lo sguardo sull'arco, che ora era stato messo da parte. Stava quasi per salutarli, poi le parole di Noctis la costrinsero di nuovo a voltarsi. Erano supplichevoli, e sembravano sincere. Sorrise, parlando di nuovo con ironia.
Cavoli, se avessi saputo che quel tipo valeva così tanto me lo sarei tenuto stretto!
Ridacchiò, e sembrò per un attimo pensierosa.
E perché mai ne avete così tanto bisogno? Da quello che ricordo quel tipo non sembrava molto socievole, e nemmeno aveva una bella faccia, se fosse qui probabilmente non avrebbe alcuna voglia di vedere nessuno!
Rimase quindi a guardare il vampiro e Misato. Dietro di loro, Law era rimasto in silenzio. La sua era davvero una brutta faccia. Se ne stava con le braccia incrociate, sicuramente annoiato da tutte quelle chiacchiere. Al pari di Misato desiderava di più un bello scontro a sangue. Evitò quindi di parlare, anche se bastava incrociare il suo sguardo per non fare sicuramente un buon effetto su chi incontravano. Tuttavia adesso la ragazza appena incontrata sembrava essere meno schiva e più interessata alle loro parole.. -
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Ecco... Quella era proprio una bella domanda!
Cos'è che Mea e le altre ragazze, che quel bizzarro trio aveva deciso di aiutare, volevano da Ulgamer?
Avevano detto loro che il ritrovamento di quest'uomo avrebbe segnato un punto di svolta... ma in che senso?
Per trovare un rifugio? Per portare a termine i loro riti esoterici?
Mea aveva detto che questa persona avrebbe potuto fornire loro delle spiegazioni, in merito a cosa? Al perché c'erano delle persone che volevano la loro testa?
Forse era stato davvero stupido accettare un simile lavoro senza sapere più della metà della roba.
Diamine... ci sono così tanti buchi di informazioni in tutta questa storia.
Oltretutto il vampiro non si vide concesso nemmeno qualche istante per pensare visto che la donna assetata di sangue non perse tempo per sputare fuori un'altra delle sue cazzate che nulla aveva a che fare con tutto quello che avevano detto loro fino a quel momento.
Guardò immediatamente stranito Misato con uno sguardo che aveva scritto in faccia a caratteri cubitali: "MA PERCHE'!?"
La ragazza gli lanciò di rimando uno sguardo supplichevole, di rimando il succhiasangue sbuffò, tornando a guardare la donna che, forse, poteva portarli un passo più vicini ad Ulgamer.
Cosa doveva dire?
Vista la sua mancanza di informazioni specifiche, forse la cosa migliore era mentire.
Già... In questo caso non sarebbe stato troppo saggio chiamare Mea, mostrando che non avevano proprio un'idea chiara di ciò che stavano facendo, inoltre era possibile che anche se la ragazza gli avesse fornito spiegazioni si sarebbe potuto trattare di cose che era meglio non dire ad altri.
Si... Certo... andando avanti...
Disse tossendo un attimo, a voler fare intendere che era meglio ignorare quell'ultima uscita della compagna.
A quanto pare le persone che stiamo aiutando si fidano di Ulgamer, socievole o meno che sia.
Iniziò a parlare, in modo calmo e rilassato, mantenendo lo sguardo sull'interlocutrice, mostrando sicurezza sia nell'espressione verbale che con il linguaggio corporeo, tutte cose che avrebbero dato maggior valore alla mezza bugia che stava per dire.
Come ho già detto siamo qua per conto di alcune persone, che avevano avuto contatti con Ulgamer in passato. Ora queste persone non si trovano in una condizione proprio... Ottimale, ed hanno bisogno del suo aiuto per cercare un rifugio sicuro.
Non era proprio mentire alla fin fine, per quel che ne sapeva poteva anche essere la verita.
Concluse dicendo: Per questo lui ci serve. Non abbiamo cattive intenzioni, stiamo cercando di aiutare delle persone in difficoltà, e per far ciò abbiamo bisogno di Ulgamer..
Sulle tracce di uno sconosciuto |
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