Pandemonio GDR - Urban Fantasy -

Posts written by Misato Kojima

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    Benvenuto, io sono Mary XD sarà un piacere avere in giro un ingegnere....magari caotico neutrale così andrà d'accordo con la mia Phoebe XD ahahhah
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    Yeeeeee!!!! Bentornato!!!! :laugh:
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    Io sono il boss XD conosco tutti! Ma Jess noi ci siamo visti personalmente invece Elio non l'ho mai incontrato di persona XD
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    Ciao Elio!!!! Ma guarda te chi si ritrova.......benvenuto!!!
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    Ottimo ^^ non ho tantissimo tempo a disposizione ma per qualsiasi cosa sai che una mano la do volentieri se ti serve :)
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    Ben tornato ♥ mi sei mancato XD dai dai che ripopoliamo tutto, se vuoi ti mando il ink dei forum dove ho mantenuto gli spam :) (si, mentre non c'eri ho provato comunque a fare spam su altri forum per ripopolare il forum XD )
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    Game Over – Please insert coin - Parole ignoranti che feriscono -
    Vedere i bambini così contenti di giocare e di far mostra della propria abilità era qualcosa che le riempiva il cuore di felicità, non poteva immaginare la sua vita diversa da come stava andando avanti, non poteva immaginarla diversa senza quei bambini, senza le sue colleghe e senza la caccia che le permetteva anche di usare per l’orfanotrofio soldi che altrimenti non ci sarebbero. Non vedeva la cosa strana, in fondo lei ripuliva le strade della città da esseri che mettevano solo in pericolo il futuro di Dilagon, aveva smesso di lavorare per qualcuno che le faceva uccidere innocenti, aveva smesso da tanto tempo, dalla morte del suo amato Yuki. In effetti le sembrava che fosse passata un’intera vita mentre invece erano solo stati pochi anni.
    Annuì a Janis quando questa le disse che tutto si poteva sistemare con un po’ di riposo e nessuno meglio di lei poteva capire quanta verità ci potessero essere in quelle poche parole. La stessa guerriera non era solita a piangere sulle sue ferite, di solito cercava di curarle, ricucirsele e lasciare che il riposo facesse il resto. Ma in fondo le importava poco del braccio di quella ragazza che non le piaceva più di tanto.
    Quando Janis iniziò a fare domande sulla Hope’s House un campanello d’allarme scattò nella sua testa, la cosa era decisamente normale dal momento che avevano dovuto ricostruire tutto da capo e che ad aver messo tutti in pericolo era stata proprio lei con il suo passato travagliato.

    «Sono una dozzina e lavoro insieme ad alcune ragazze con le quali mi divido i turni. Di recente abbiamo assunto un’altra educatrice.»


    Disse alla fine con grande calma. In fondo quella ragazzina, anche se avesse voluto, non avrebbe potuto fare proprio niente contro l’orfanotrofio perché, in quel caso, Jesper non glielo avrebbe mai perdonato e ormai aveva capito quanto il rosso avesse ascendente su di lei.

    «La Hope’s House si trova a Neolock nei quartieri vecchi se volessi venire a farti un giro.»


    Continuò facendo spallucce e spostando lo sguardo sui bambini che avevano terminato la prima canzone e stavano discutendo insieme sulla scelta della seconda. Di solito partivano sempre dei litigi fra i due ma alla fine Eithan lasciava sempre che fosse la gemella a fare la scelta finale, non per debolezza ma perché la vedeva tanto piccola rispetto a lui che si sentiva più grande, cresciuto troppo in fretta e che si sentiva responsabile di Burilda che ai suoi occhi appariva tanto candida.

    «Non solo una di loro?»


    Sussurrò con profonda calma ma dentro di lei una tempesta si stava alzando, come poteva una ragazzetta di poco spessore come quella parlare con tanta disinvoltura di cose che non sconosceva?

    «Dimmi, tu come fai a dire che non sono una di loro? Quanto ne sai di me? Non abbastanza evidentemente. Non parlarmi come se mi consocessi.»


    Nonostante il suo desiderio primario fosse quello di girarsi verso di lei per tagliarle la testa le parole erano ben pesate, calme, come un lago dalla superficie liscia.

    «Loro hanno bisogno di me e finché il mio aiuto e i miei servigi saranno richiesti io non li abbonderò. Non lo farei nemmeno se mi attaccassero se proprio devo dirla tutta. Hanno paura, soffrono e sono soli. Hanno bisogno di un briciolo di felicità e in un mondo di merda come questo voglio dare loro tutta la serenità che meritano.»


    Ogni tanto ripensa a quello che è stato il suo passato e spesso si ritrova a pensare che, forse, se accanto a lei ci fosse stata una guida in grado di capire la sua indole, la sua pericolosità, forse l’avrebbe aiutata a capire meglio il mondo evitandole di diventare solo un’arma in mano a gente senza scrupoli. E per quei bambini voleva evitare una cosa del genere, li voleva liberi, felici, in grado di fare le proprie scelte da soli.


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    -GdrOff-

    CITAZIONE
    Scusa per il ritardo XD sei riuscita a creare dal tool l’avversario? Fammi sapere 

    -GdrOn-
  8. .


    Operazione salvataggio

    Entrata del magazzino

    L’esplosione della facciata aveva dato il via a tutto quanto e questo non poteva che rendere felice chi, come Sophì, non vedeva l’ora che tutto terminasse. Ora però dovevano cercare di far fuori quelle persone che stavano loro bloccando il passaggio. Tre di quelle creature cercarono di buttarsi addosso a Isabelle, uno alla volta, il primo cercò di colpirla al viso con un pugno, il secondo con un calcio al fianco mentre il terzo con un pugno in pieno stomaco ma la giovane spiritualista riuscì a schivare tutto gli attacchi rimanendo poi ferma di fronte all’ultima creatura che aveva provato a ferirla per fissarla dritta negli occhi bloccandola per qualche istante. Provò a penetrare la sua mente per sconvolgerla per provare a distruggerla ma la confusione era tale che non riuscì a toccarla, a sfiorarla, quindi si ritrovò a doversi allontanare di qualche passo da quelli che erano i tre nemici che avevano deciso di ingaggiare il combattimento con lei.
    Anche Sophì si ritrovò a fronteggiare tre di quelle creature disgustose. Sebbene potesse sembrare leggermente spaventata, l’arcanista conosceva il fatto suo e non si sarebbe fatta di certo uccidere da tre creature di così infimo livello.

    «Forza bei pupazzini….fatevi sotto!»


    Disse mentre i suoi occhi prese a brillare di una strana luce arancione mentre qualcosa di invisibile sembrò crearsi intorno a lei, come un vestito fatto su misura, come un’armatura in grado di proteggerla. Mentre la luce avvolgeva la ragazza le creature non si fecero attendere e si buttarono in tre su di lei provando a colpirla contemporaneamente con tre pugni, uno allo stomaco, uno al viso e uno da dietro alla schiena. Sophì riuscì ad abbassarsi e scivolare in mezzo alle gambe della creatura che aveva davanti per poi ritrovarsi alle sue spalle, rialzarsi e convogliare tutta la sua energia magica sul palmo della mano destra fino a formare un globo di luce che scagliò contro uno dei tre nemici senza fare troppa distinzione. Il colpo andò a segno e la creatura colpito andò letteralmente a terra come un sacco di patate ma questo non la indebolì particolarmente, la rese semplicemente più furiosa come le sue due compagne.
    Altre due si avvicinarono a Lester provando a colpirlo entrambi allo stomaco con un doppio calcio, provando a prenderlo di sorpresa, mentre per quanto riguarda August, due di quelle altre creature cercarono di saltargli sulla schiena per prenderlo al collo e strozzarlo, subito, velocemente.
    Quando Baltor arrivò questo era lo spettacolo che gli si prospettò davanti.



    Dentro il magazzino

    Prima di entrare in azione Lucy benedì anche tutte le armi dei suoi compagni di viaggio.

    CITAZIONE
    Misato ottiene:
      Benedizione: +11 danno per 10 ore
      Arma Sacra: +15 danni alle armi
    Jesper ottiene:
      Arma sacra: +15 danni alle armi

    Ora potevano finalmente essere pronti. Misato si portò davanti al gruppo cercando di scivolare dentro facendo cenno a Jesper di seguirla per nascondersi entrambi dietro gli scaffali che avrebbero potuto nasconderli. La guerriera attese che anche Lucy e Yuki entrassero per nascondersi accanto a loro. Lasciò al gruppo il tempo di adocchiare non solo i propri obiettivi ma anche la strada per raggiungerle. Misato era vicinissima ad Erik e il suo subordinato mentre per Jesper e Yuki sarebbe stata più lunga, avrebbero dovuto trovare un modo di coprire il proprio attacco mentre salivano le scale per raggiungere gli arcieri che tenevano lo sguardo su tutto il magazzino per poter entrare in azione al primo segnale di pericolo: sarebbe stato difficile passare inosservati una volta usciti dai loro nascondigli.

    «Quando siete pronti….andiamo.»


    Misato aveva già preso in mano il proprio arco e aveva anche incoccato una freccia, pronta a partire all’attacco, pronta a quella che sarebbe stata la resa dei conti sia per lei che per Lucy.


    DATI DI GIOCO



    »Isabelle«
      Si difende dagli attacchi di Pesce piccolo 1,2,3
      Vita: 104/104
      Difesa: 37/64
      Usa Potere Psionico su Pesce piccolo 3
      Danno: 15
      Punti difesa neccessari a schivare: 5

    Sophì
      Schiva gli attacchi di Pesce Piccolo 4,5,6
      Vita: 78/78
      Difesa: 32/53
      Attiva Magia della Terra e colpisce Pesce Piccolo 4 con Potere Ki.
      Magia della Terra
        Ore utilizzo: 7
        Punti di danno da ignorare: 2
      Danno: 20
      Punti difesa necessari a schivare: 7

    Pesce Piccolo 1
      Vita: 105/105
      Difesa: 5/5
      Cerca di colpire Isabelle con un pugno sul viso.
      Danno: 11
      Punti difesa necessari a schivare: 7

    Pesce Piccolo 2
      Vita: 105/105
      Difesa: 5/5
      Cerca di colpire Isabelle con un calcio al fianco.
      Danno: 11
      Punti difesa necessari a schivare: 7

    Pesce Piccolo 3
      Evita Potere Psionico di Isabelle
      Vita: 105/105
      Difesa: 0/5
      Cerca di colpire Isabelle con un pugno allo stomaco.
      Danno: 11
      Punti difesa necessari a schivare: 7

    Pesce Piccolo 4
      Viene colpito da Potere Ki di Sophì.
      Vita: 86/105
      Difesa: 5/5
      Cerca di colpire Sophì con un pugno.
      Danno: 11
      Punti difesa necessari a schivare: 7

    Pesce Piccolo 5
      Vita: 105/105
      Difesa: 5/5
      Cerca di colpire Sophì con un pugno.
      Danno: 11
      Punti difesa necessari a schivare: 7

    Pesce Piccolo 6
      Vita: 105/105
      Difesa: 5/5
      Cerca di colpire Sophì con un pugno.
      Danno: 11
      Punti difesa necessari a schivare: 7

    Pesce Piccolo 7
      Vita: 105/105
      Difesa: 5/5
      Cerca di colpire Lester allo stomaco con un calcio.
      Danno: 11
      Punti difesa necessari a schivare: 7

    Pesce Piccolo 8
      Vita: 105/105
      Difesa: 5/5
      Cerca di colpire Lester allo stomaco con un calcio.
      Danno: 11
      Punti difesa necessari a schivare: 7

    Pesce Piccolo 9
      Vita: 105/105
      Difesa: 5/5
      Cerca di strozzare August
      Danno: 11
      Punti difesa necessari a schivare: 7

    Pesce Piccolo 10
      Vita: 105/105
      Difesa: 5/5
      Cerca di strozzare August
      Danno: 11
      Punti difesa necessari a schivare: 7


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  9. .


    Operazione salvataggio - -
    Effettivamente non aveva ancora provato quelle armi micidiali ma le sembrava il momento giusto per mettere in pratica il tutto. Osservò attentamente quelle che fece Jesper per poterle mettere in condizione di funzionare e quando finalmente il display sembrò a posto la giovane guerriera sorrise.

    «Bravo tesorino. Direi che per far esplodere un’intera facciata vada più che bene. Mi raccomando voi attiratene fuori il più possibile. Appena abbiamo liberato Michele arriviamo.»


    Si sentiva come ai vecchi temi, le mancavano quelle emozioni. Sentire dentro di lei il cuore che batteva regolarmente, l’adrenalina nel corpo e il pensiero del sangue, di dimostrare che la migliore, nonostante tutto, era ancora lei, che alla freccia d’Argento nessuno era in grado di competere con lei. Fece scivolare il suo sguardo su tutti i presenti chiedendosi se davvero fossero pronti ad una guerra del genere.

    «Mi raccomando, restate tutti vivi.»


    Non disse altro. I gemelli rimasero al furgoncino con il ghoul; Lucy salì in groppa a Yuki e lo stesso fece Misato con Jesper appena fu pronto e insieme partirono lasciando Isabelle e Sophì con gli altri di Jesper ad occuparsi dell’entrata.



    Entrata del magazzino

    <bockquote>Isabelle e Sophì erano pronte ad entrare in azione. Si nascosero dietro ad un cespuglio in attesa che qualcuna di quelle creature passasse lì accanto. Appena successe, Isabelle lo prese di sorpresa usando su di lui il proprio Charme.

    «Ora vai verso l’entrata e attaccata tutti quelli che ti capitano a tiro…lo farai finchè il tuo cuore non si fermerà.»


    Obbediente la creatura annuì andando verso l’entrata del magazzino e iniziando il finimondo facendo in modo che alcune delle persone all’interno uscissero per poter sistemare la faccenda o almeno capire cosa stesse succedendo. Allora Sophì mandò un messaggio sul telefono di Misato.
    La loro marionetta venne uccisa in breve tempo e all’esterno potevano contare quattordici avversari.



    Retro del magazzino

    La squadra di Misato e Jesper arrivarono in fretta e quasi subito la guerriera ricevette il messaggio di Sophì.

    «Il gioco ha inizio…»


    Ridacchiò sottovoce preparando a scoccare la freccia lasciando poi cadere l’arco per guidarla con il piccolo display. Non sarebbe mai riuscita a fare un colpo preciso ma per fortuna il suo obiettivo era grande e grosso. Riuscì a malapena a far virare la freccia giusto giusto per colpire la parte superiore dell’entrata. L’esplosione però fu bella grossa e avrebbe reso difficile entrare o uscire se non dalle finestre.

    «Bene….saltiamo.»


    Appena Jesper e Baltor fossero stati pronti sarebbero saltati tutti dalla parte opposta della rete, tranne per il colosso che avrebbe raggiunto quelli all’entrata per dare loro una mano.
    Misato cercò subito di guardare attraverso una finestra cercando di non farsi vedere. In alcuni punti, addossati alle parti, c’erano dei grossi scaffali che avrebbero potuto nascondere facilmente almeno un paio di loro. All’interno c’era Michele, seduto proprio al centro della stanza e legato come un salame, davanti a lui stava un uomo, muscoloso e ben piazzato, con una spazzola bionda sulla testa e una grossa cicatrice che passava da parte a parte il suo viso. Uno dei suoi stava parlando con lui ma l’uomo sembrò infuriarsi. Era difficile capire cosa stessero dicendo.

    «Quello è Erik: lui è mio, ricordatevelo. Lo devo uccidere io. Ad occhio e croce credo che siano dentro in quattro o cinque. Due o tre staranno sicuramente sul soppalco, saranno arcieri. Come ce lo dividiamo? La priorità è liberare Michele e fare in modo che si svegli e combatta con noi. Se per voi va bene io terrò occupato Erik e il suo amichetto, Yuki e Jesper voi potete pensare a quelli sul soppalco mentre Lucy sveglierà Michele. Curalo e, soprattutto, convincilo a combattere. Tu puoi farlo.»


    Lucy annuì severamente.

    «Prima di entrare in azione lasciate che vi benedica…»


    Disse toccando sia Misato che Jesper che avrebbero sentito un grande calore che partiva dal punto di contatto fino a espandersi per tutto il corpo.

    «Ora le vostre armi, avremo bisogno di tutto l’aiuto possibile.»


    Disse rimanendo in attesa che entrambi mettessero tutte le loro armi vicine affinchè lei potesse aumentare il danno.



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    -GdrOff-
    CITAZIONE
    Jess dato che hai un demone dentro di te vedi tu se può benedirti o meno XD

    +11 punti danno

    -GdrOn-
  10. .


    Caccia grossa - Come te la cavi? -
    In quel periodo nella sua vita era successo davvero di tutto, cose che le avevano fatto tremare la terra sotto i piedi. Proprio quando pensava di aver finalmente preso una decisione giusta e di essere riuscita ad andare incontro al suo fidanzato dimostrandosi matura, ecco comparire una vecchiaccia, perché di questo si trattava, che in tutta la sua immaturità credeva di poter prendere il suo posto. Questo la faceva imbestialire. Quando aveva conosciuto Jesper questo non era niente di più niente di meno che una bestia sanguinaria esattamente come lei, con solo due obiettivi nella sua vita. In qualche modo si erano trovati, insieme erano cresciuti tanto e ora quella donnaccia credeva di poter arrivare, fare i propri comodi con i frutti di quelli che erano stati anche i suoi sforzi e farla fuori? Beh, aveva capito male.
    Era ferma, con sguardo malinconico, a fissare il fondo della birra dorata e di tanto in tanto buttava già qualche sorso fresco che sembrava quasi farla tornare in vita. Il suo animo era una tempesta in tumulto e spesso la paura le ghermiva il cuore ma con quel nettare degli dei fra le mani qualsiasi ansia sembrava dissolversi e sciogliersi come neve al sole. Alzò il capo fino a far scivolare il proprio sguardo sul soffitto mentre al suo fianco Gregor chiese da bere al barista prima di palesare il suo interesse verso quel “lavoro speciale”.
    La guerriera spostò i propri occhi sull’uomo, osservandolo bene da capo a piedi. Era un uomo piuttosto carino, ad occhio e croce sulla trentina…anche se aveva la faccia da pesce lesso?

    ”Dovrei lavorare con questo tonto?”


    Pensò sorseggiando un altro po’ di birra e continuando a soppesare la possibile capacità che quell’uomo potesse mostrare in battaglia. Esatto, stava proprio giudicando dalle apparenze sebbene nessuno meglio di lei poteva sapere che un libro non andava mai giudicato dalla copertina. Se lo avesse fatto, i gemelli non sarebbero mai usciti dall’orfanotrofio e invece lei li aveva fatti combattere, con anche degli ottimi risultati sebbene ne avessero prese tante.
    Alla fine lasciò il bicchiere, ormai vuoto a metà, sul bancone.

    «Come te la cavi con quelle?»


    Chiese la guerriera indicando le armi visibili alla sua vista e sotto gli occhi vigili del barista che sembrava davvero interessato a capire se quella coppia avrebbe potuto funzionare oppure no.


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  11. .


    Operazione salvataggio - Un piano…esplosivo? -
    Quando Jesper alzò la mano tutti i presenti lo guardarono un po’ perplessi prima di sentirlo parlare. Nessuno aveva dei dubbi sulla sua utilità in battaglia e sulle sue doti strategiche ma quell’accenno di ironia in un momento in cui tutti stavano vivendo con l’ansia addosso era decisamente fuori luogo. Isabelle però ascoltò con molta attenzione e continuò a fissare la mappa cercando di immaginarsi letteralmente un’entrata in scena del genere.

    «Il recinto dovrebbe essere alto circa tre metri quindi…si potrebbe fare. Misato, secondo te potrebbe esserci qualche entrata secondaria aperta?»


    Chiese dando ovviamente agio al fatto che Jesper e almeno un’altra persona avrebbero potuto saltare oltre la recinzione.

    «No…e dubito che ci sia qualche finestra senza qualcuno a controllarla. Si potrebbe anche intraprendere un’azione del genere ma questo significherebbe o cercare di passare inosservati per guadagnarsi l’entrata del capannone oppure entrare attraverso una finestra. Seguendo questa seconda ipotesi però significa che le due persone entrate avranno addosso in pochi secondi almeno cinque o sei tra i più feroci assassini della zona…perché di questo si sarà circondato di Erik: ha una paura fottuta di me. E questo significa che le due persone all’interno dovranno resistere fino all’arrivo del resto della squadra...ipotesi. Io e Jesper entriamo in questa maniera, una volta dentro dovremo resistere fino all’arrivo di Lucy e Yuki….e in ogni caso non saremmo vicini e non potremmo coprirci le spalle a vicenda, vuol dire intraprendere lotte in singolare o in coppia…»


    Rimase per un attimo in silenzio continuando a fissare la mappa con aria riflessiva. Poteva essere il modo migliore per entrare? Oppure potrebbe esserci un modo affinchè quell’entrata a sorpresa potesse essere fattibile?
    Improvvisamente gli occhi della guerriera si illuminarono, per un secondo si guardò intorno come se fosse totalmente inconsapevole di ciò che stava realmente accadendo e, senza dire una parola, saltò sul furgoncino iniziando ad imprecare al buio contro qualcosa prima di uscire con aria vittoriosa e trionfante. In mano teneva una scatolina che Jesper avrebbe potuto riconoscere senza troppi problemi.

    «Ecco il diversivo: le frecce che mi hai regalato per il mio compleanno. Non le ho ancora usate a questo potrebbe essere il momento. Posso pilotare una freccia esplosiva con il tuo marchingegno fino a colpire la facciata del magazzino? Insomma un’esplosione del genere li attirerebbe eccome verso l’esterno in maniera tale da lasciare libero l’interno o comunque con poche persone a controllare….in modo tale da far entrare la piccola squadra di soppiatto…potrebbe essere un’idea? Se Baltor facesse da trampolino anche Yuki lui tre metri con Lucy in spalla lo salterebbe tranquillamente…e ci dovrebbe essere qualche finestra abbastanza bassa per farci entrare tutti…cosa ne pensate?»


    Chiese alla fine guardando soprattutto Jesper, con un sorriso, si fidava ciecamente di lui e avrebbe soltanto dato agio a qualche proposta che avrebbe ritenuto sensata e quella, a suo parere, era davvero ottima.



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  12. .


    Operazione salvataggio - Fame -
    Si sentì sollevata dal fatto che alla fine era riuscita a giungere ad un accordo con il rosso, in fondo la sua opinione per lei era importante, in fondo aveva deciso di non fare sempre di testa sua ma i gemelli la sapevano davvero lunga e se ne fossero usciti tutti vivi avrebbe trovato il modo per dimostrarlo che Burilda ed Eithan valevano tanto quanto, se non di più, i sottoposti del rosso.

    «Bene…siamo d’accordo. Isabelle…la mappa.»


    Senza dire nulla la direttrice annuì prima di salire sul furgoncino e tornare in pochi secondi con in mano una piccola mappa che evidentemente avevano stampato direttamente dal suo ufficio.

    «Siamo a circa trecento metri dal magazzino. Noi ci avvicineremo al cancello principale e un volta che saremo lì la squadra di Misato e Jesper entreranno senza guardarsi indietro, fuori ci pensiamo noi.»


    Disse indicando il punto dei parcheggi nel quale si trovavano loro fino ad arrivare ad un magazzino che era circondato da una recinzione con il filo spinato.

    «Voi tenete il telefono sotto controllo, alla prima chiamata di Sophì o di Misato correte sul campo ad aiutarci.»


    Ricordò un’ultima volta verso i vampiri. A quel richiamo Eithan annuì con aria seria, capiva fin troppo bene cosa stesse accadendo, mentre Burilda si limitava a battere le mani tutta contenta senza nascondere l’eccitazione di entrare in battaglia, da catturare la propria preda e di mangiarla.

    «Nel caso non dovessimo intervenire ricordatevi di portarci qualcosa da mangiare!»


    In effetti i gemelli stavano letteralmente morendo di fame e sentivano l’odore del sangue di Michele da quella distanza e, oltre al suo, sentivano anche il vitale liquido rosso scorrere nelle vene di tutti i presenti, cosa che rendeva il loro odore terribilmente invitante ma cercarono di trattenersi, erano abituati a questo generi di allenamenti altrimenti avrebbero già ucciso tutti i bambini dell’orfanotrofio.

    «Tranquilli cuccioli, avrete tutto il cibo che vorrete.»


    Annuì Misato con aria decisa prima di volgere lo sguardo su tutti i suoi compagni.

    «Muoviamoci, a meno che qualcuno non abbia qualche altra domanda da fare…»


    Nel caso fossero stati tutti d’accordo insieme avrebbero percorso quei trecento metri che ancora li separava da Michele.



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  13. .


    Operazione salvataggio - Cambio di squadre -
    Già, Misato sapeva fin troppo bene quanti preconcetti ci potevano essere su Lucy, Eithan e Burilda ma lei si fidava più della loro forza che di quella degli scagnozzi di Jesper. Non che temesse che potessero tradirli o altro ma sapeva quanto quei tre “cuccioli” potessero essere pericolosi.

    «Questi tre mocciosi potrebbero spaccarvi il culo in qualsiasi momento…la sfida è sempre aperta se ne usciremo vivi.»


    Anche Jesper sembrava essere contro quel piano che Isabelle aveva preparato, nessuno di loro avrebbe messo in pericolo i bambini se non fossero sicuri delle loro capacità.

    «Vorrei che fosse chiara una cosa: questi sono vampiri e avranno questo aspetto per sempre. Letteralmente. Li sto addestrando personalmente e da questa sera fanno parte della “squadra si sicurezza dell’orfanotrofio”. Sono furbi e sono forti…sicuramente più di lui.»


    Disse indicando Lester che prima aveva avuto il coraggio di aprire la sua boccaccia parlando senza avere la minima idea di ciò che stava dicendo. Però su una cosa Jesper aveva ragione: una squadra nelle retrovie in grado di intervenire in caso di necessità poteva tornare utile.

    «E va bene. Isabelle dai il tuo telefono ad Eithan, se dovessimo avere bisogno di aiuto lo chiamami e lui Burilda e Terry interverranno. Ma Lucy viene con noi e mi spiace ma su questo non transigo. Sophì non è abbastanza forte, ho bisogno di qualcuno che sappia combattere. Un’arcanista che si fa mettere k.o. dopo due minuti non mi serve e lei non resisterebbe.»


    Disse infilandosi l’auricolare all’orecchio e prendendo il telefono per impostare il numero di Isabelle come chiamata veloce mentre la direttrice dava il proprio ad Eithan che aveva la stessa espressione di un condottiero.

    «Ovviamente…senza offesa Sophì!»


    L’arcanista sorrise scuotendo la testa.

    «Tranquilla, non ti devi scusare. Lei mi ha battuto più di una volta…sempre in effetti…vi raggiungerò appena avremo pulito fuori.»


    Annuì tutta contenta. In effetti Misato era stata piuttosto contraria all’idea di portare dietro anche Sophì in una situazione come quella, avrebbe preferito lasciarla a casa ma Isabelle aveva insistito usando anche il pugno di ferro che il suo ruolo imponeva.
    Alla fine guardò Jesper in attesa di una risposta.

    «Per te può andare bene?»


    Chiese alla fine sperando che non avesse altro da ridire ma, soprattutto, che non continuasse con quel suo spirito di sfiducia verso combattenti che avrebbero potuto essere elementi molto utili.



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    -GdrOff-

    CITAZIONE
    <bockquote>Scusa ma nel primo post ho editato il livello di Lucy perché effettivamente è al livello 11 non 7. Me ne ero completamente dimenticata!

    -GdrOn-
  14. .


    Operazione salvataggio - Un piano -
    Lei conosceva bene loro così come Erik conosceva bene lei e sapeva che sarebbe arrivata preparata e con degli alleati anche se non poteva immaginare quanti fossero. Sperava davvero di aver portato un numero di collaboratori maggiori rispetto a quelli presenti.

    «Sicuramente si aspettano che porti qualcuno con me ma spero di sorprenderli con il numero di collaboratori…»


    Sperava solo che Michele per ora fosse al sicuro. Se quella era davvero solo una trappola era possibile che provassero ad ucciderlo appena la combattente avesse fatto irruzione oppure avrebbero provato a fare uno scambio: l’angelo per lei.

    «Non lo so…io dubito che stiano facendo altri esperimenti, prima di tutto perché sembra essere stato incredibilmente fallimentare e poi perché sarebbe sempre un collaboratore in fuga quindi non so quanto possa essergli utile. Per loro sarebbe molto più comodo provare a crearne un altro. È possibile che provino a proporre uno scambio tra me e Michele…scambio che dovrete accettare. Lui da solo non ce la può fare ma io si.»


    Sembrava piuttosto decisa nel voler riportare indietro l’angelo tutto intero.

    «Bene…seguitemi!»


    Disse infilandosi il casco e salendo sulla moto in attesa che anche la squadra di Jesper fosse pronta. Yuki, dal canto suo, provò a salire sul furgone proprio dietro ad August, per non rimanere a terra e doversi fare di nuovo tutto di corsa, la battaglia sarebbe stata lunga quindi aveva bisogno di tutte le energie possibili.
    Quando li vide pronti sgasò e partì per le oscure strade di Dilagon lasciando che fossero le ombre a guidarla fino alla zona industriale. Una volta raggiunte le Chemicals adocchiò immediatamente il furgoncino nero dell’orfanotrofio e si fermò proprio dietro facendo cenno a Jesper di parcheggiare lì accanto. Posteggiò e smontò togliendosi il casco prima di bussare tre volte sul retro del furgoncino. Quando i portelloni si aprirono Burilda saltò giù per appendersi al collo della guerriera ridacchiando tutta felice.

    «Che bello, andiamo a fare uno spuntino! Sono felice, ho proprio fame!»


    Ridacchiò la ragazzina prima che Sophì la prendesse per i fianchi tirandola giù a facendola tornare a terra. Misato continuava a non essere sicura che potesse essere una buona idea ma Isabelle era stata chiara: o venivano anche loro o sarebbero rimasti tutti a casa.

    «Bene…ci mettiamo d’accordo su come agire? Io avrei un’idea.»


    Disse Isabelle scendendo dal furgoncino e attendendo anche Jesper e il suo gruppo per poter vedere quante persone avevano a disposizione.

    «Io credo che dovremmo dare a Misato, Yuki, Lucy e Jesper di entrare nel capannone. Se Misato ha ragione e davvero ci sono dei pesci piccoli a controllare tutto il perimetro allora dovremo dividerci in due squadre. La prima che sarà composta da me, Sophì, Eithan, Burilda e i quattro amici di Jesper puliremo tutto ciò che troveremo fuori lasciando così la possibilità alla vostra squadra di entrare…»


    Disse facendo un cenno alla guerriera e al rosso.

    «Voi non vi voltate, entrate dentro e appena noi finiamo di pulire vi seguiamo vi aiutiamo…cosa ne pensate? Vi può andare bene? A me sembra piuttosto pulito come piano e voi siete i più forti quindi dovreste entrare immediatamente secondo me.»


    Concluse incrociando le braccia sul petto in attesa di un’opinione o di qualcuno che avesse qualcosa da ridire. Intanto Burilda saltò giù dal furgoncino tutta eccitata e seguita da Sophì, Eithan e Lucy.

    «Noi ci possiamo chiamare la squadra “Canidi” e voi “Felini”! Insomma avete Yuki quindi siete dei felini.»


    «Insomma la vuoi smettere? Michele è in pericolo e tu dici cose stupide. Pensiamo a concentrarci per salvare il nostro amico. In questa maniera ti fai solo vedere che sei una stupidina.»


    Annuì Eithan tutto serio rimproverando la gemella che abbassò la testa tutta triste e lasciando che gli adulti pensassero al piano per poter entrare.



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  15. .


    Operazione salvataggio - Un’avventura pericolosa -
    Insieme ai ghoul arrivò anche la pantera che li fissò per un lungo istante prima di affiancarsi alla sua compagna di battaglia. Non si poteva dire che a Yuki loro non piacessero ma per quanto lo riguardava riteneva che avessero tutti un odore troppo strano. La guerriera però sorrise al complimento di Lester facendo un cenno del capo tornando però seria nel sentirsi sollecitata a spiegare la situazione.

    «Beh…non so se ve l’ho mai detto ma Michele era…diciamo un esperimento di una parte del clero. Stavano cercando di creare l’arma perfetta, un vero angelo. La madre morì e io lo trovai durante uno dei miei attacchi, c’era anche Stefano con me quella notte. Io non so cosa gli sia successo ma ieri notte Lucy mi ha detto che era sparito e che di lui non c’era più traccia. Mi ha detto di averlo visto triste e abbattuto nei giorni precedenti ma pensava solo che fosse un momento buio…tutti ne abbiamo. Comunque ho mandato in missione Lucy e Yuki a cercarlo e hanno malmenato un prete finchè non gli ha riferito la posizione. Si trovano in un vecchio magazzino a Chemicals dove spesso facevamo degli esperimenti o dove semplicemente torturavamo quelli che catturavamo per farli parlare. Se davvero si trova lì dobbiamo essere veloci perché è peggio dell’inferno.»


    Il suo volto era seriamente preoccupato e difficilmente la guerriera sosteneva che qualcosa fosse pericoloso o difficile da affrontare questo significava che la situazione era davvero, davvero, davvero allarmante.

    «Io non credo che però ci sia il clero dietro a tutto questo. L’ha preso la Freccia D’Argento…io credo che dietro a tutto ci sia Erik, il capo indiscusso della divisione. Ha un conto in sospeso con me e vuole concludere ciò che ha iniziato. Non dobbiamo andarcene senza averlo ucciso. Stasera Erik deve morire.»


    Purtroppo trovava la cosa alquanto improbabile, in fondo era un uomo furbo e aveva sempre una via di fuga pronta. Per lui non esisteva alcun tipo di cameratismo: di mercenari fanatici ne era pieno il mondo e per lui erano tutte pedine sacrificabili, soltanto la sua vita era davvero importante.

    «Di solito si fa aiutare dai delinquenti del posto quindi è possibile che all’esterno ci siano un sacco di pesci piccoli e che la squadra all’interno sia al completo. Se stanno facendo delle ricerche gli scienziati fuggiranno, per noi non saranno un problema ma a squadra dei mercenari di solito è composta dalle cinque alle dodici persone. Lucy è stata talmente furba da dirgli che io e lei saremmo arrivate quindi io non so quanti ne dovremmo affrontare. Potrebbe essere una cosa estremamente lunga e rischiosa…io mi rendo conto che vi sto chiedendo tanto. La mia squadra ci sta già aspettando sul posto, la strategia d’entrata la decideremo una volta che saremo tutti insieme.»


    Eh già, la guerriera aveva davvero paura che quella notte potesse essere la fine di qualcuno.

    «È molto rischioso quindi se volete tirarvi indietro fatelo ora, prima di uscire allo scoperto. Non avrò alcun tipo di rancore, capirò perfettamente.»


    Doveva essere una loro scelta, non voleva averli sulla coscienza se qualcosa fosse andato storto.



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